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Nayeon continuava a sorridere con le gote rosse e Sana e Tzuyu la stava osservando aspettando che dicesse qualcosa.

-Sei adorabile con le guance che sembrano due mele, ma vuoi dirci che caz*o sorridi come un'idiota!?- domandò curiosa la sua amica.

-Okay... Okay... Lei... Ed io...

-Ah ah...

-Forse... Okay! Ci siamo baciate!

-Era ora!- esclamò la latina. -Quindi? Siete tornate insieme?

-No, non ne abbiamo parlato. Però... Direi di sì. E poi non ci siamo mai lasciate tecnicamente, no?

-Beh... Più o meno.- disse Sana mentre dava da mangiare a Chaeyoung.

-Posso mandare un messaggio anonimo a Mina in cui glielo dico?- domandò la latina con un ghigno.

-Magari...- disse Nayeon ridendo.

-Guarda che io lo faccio!

-Tzuyu, non provocare problemi.

-Noiosa.- disse alla sua fidanzata.

-Sai qual è il prossimo passo, Nay?- domandò la latina con un sorrisetto.

-Tzuyu!- la rimproverò Nayeon completamente rossa.

-Prima o poi dovrà succedere. Dimmi, non hai voglia di provare quanto è brava? Non volete dare a Chaeyoung un fratellino?

-Un'altra fecondazione artificiale? Non siamo neanche tornate insieme. Con calma, Tzu.

Così le due fidanzate capirono che Jeongyeon non le aveva ancora detto la verità. Tuzyu pensava che fosse un'idiota per non averglielo detto subito, anche se riconosceva che Nayeon appena risvegliata dal coma non era la persona più carina del mondo.

***

-Perché così felice, Jeong?- domandò Mina senza ormai più nessuna speranza.

-Felice? Sono come al solito.

-No, non smetti di sorridere e l'ultima volta che l'hai fatto è stato quando è nata tua figlia.

Jeongyeon sorrise di più ripensando a quel giorno.

-Okay... Te lo dico... Io e Nayeon ci siamo baciate.

-Ah...

-Mina, sei una carissima amica per me, ma nulla di più. Io amavo, amo e amerò sempre la mia compagna. Capiscimi, la amo tanto, abbiamo una figlia insieme-

-Jeongyeon, lo capisco, non sto dicendo nulla. Ormai ci ho rinunciato. È impossibile competere con quella donna perché la ami, anche se è più grande di me e ha mille difetti.

-Non ha mille difetti.

-Come dici tu.

-Mina, non parlare così di lei, per favore.

-Va bene.

"Non sul posto di lavoro." pensò la giapponese.

-Jeongyeon, ascoltami.- iniziò la giapponese. -Io la smetto di importunare te e la tua famiglia, ma tu mi devi fare il favore di non parlare di Nayeon davanti a me.

Jeongyeon annuì. -Certo, nessun problema.- Le sorrise.

Quel bel sorriso... Quel bel sorriso che non sarebbe mai stato suo. Povera Mina, non era uno stinco di santo, ma la sua unica colpa era amare. Beh... Quasi. Forse aveva fatto anche qualche altra piccola cosa.

***

Jeongyeon tanto quanto Nayeon non vedevano l'ora di andare a casa. Minhyuk si era dichiarato sinceramente felice per la sua ex e, per quanto odiasse Jeongyeon, sapeva che se c'era una cosa su cui erano d'accordo era che Nayeon veniva prima di tutto e meritava tutta la felicità del mondo, ed entrambi gliel'avrebbero data. Certo, in segreto sperava che si lasciassero e Nayeon tornasse da lui, ma come dargli torto? Chiunque l'avrebbe fatto nella sua posizione. Intanto non poteva fare altro che essere l'amabile zio Minhyuk, se l'avvocatessa gliel'avesse permesso.

Quando sentì il rumore delle chiavi, Nayeon quasi esplose dentro. Cosa avrebbero fatto? Ci sarebbe stato un clima imbarazzante? Ne avrebbero parlato? Si sarebbero ignorate? No, Jeongyeon non l'avrebbe mai fatto. La porta si aprì e rivelò quella bella figura ben proporzionata e, anche se fosse stata sproporzionata, a Nayeon avrebbe fatto battere forte il cuore comunque.

-Hey.- la salutò la ragazza con i capelli più corti sorridendo come se avesse visto la cosa più preziosa che aveva. Perché era così.

-Hey, com'è andata a lavoro?

-Come al solito. C'è ancora quella cliente che continua a mandare messaggi a qualsiasi ora.

-Non sarà che ci sta provando? Anch'io lo farei se avessi un'avvocato come te.

-Ma tu non hai bisogno di un'avvocato come me quando hai l'originale.- le disse per poi farle l'occhiolino.

Nayeon quasi urlò internamente per quanto era attraente la donna davanti a lei e si rimproverò per quasi farsela scappare. No, non farsela scappare, perché Jeongyeon non sarebbe andata da nessuna parte; era lei ad essere scappata. E se Mina avesse avuto la meglio? Ma in quel momento Jeongyeon era con lei, che la guardava come Romeo guardava Giulietta, come Tzuyu guardava Sana, come Nayeon aveva iniziato a guardare Jeongyeon.

-Chae?- domandò risvegliandola dal suo mondo dei pensieri, che non era poi tanto bello da quando aveva la ragazza dei suoi sogni accanto a lei.

Se le avessero detto che sarebbe stata con una donna non ci avrebbe mai creduto, ed invece eccola qui. Quella bella donna che aveva fatto un'operazione pur di stare con lei. Ah... Se Nayeon sapesse. Jeongyeon, non pensi sia ora di dirglielo?

-Sta dormendo, finalmente. Momo ha detto che non ha fatto altro che piangere mentre ero a lavoro. Vuoi mangiare?

-Chiaramente. Faccio una doccia, ti dispiace?

Le stava chiedendo di accompagnarla? Certo che no! Le stava chiedendo se potesse lasciarla sola mentre cucinava! Nayeon quasi arrossì al suo stesso pensiero.

-Certo, vai, ti aspetto in cucina.

E così presero ognuna la propria strada, ma solo quella sera, non per il resto della vita.

iniziamo questo anno nella speranza che riesca a pubblicare libri interessanti (come se poi dal 31 all'1 cambiasse davvero qualcosa)

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora