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Nayeon osservò Minhyuk parlare al telefono, in attesa di segnare i suoi prossimi appuntamenti. Si sentiva improvvisamente in colpa sia nei confronti del ragazzo che della ragazza. Aveva illuso Minhyuk ma allo stesso tempo aveva distrutto Jeongyeon. In quel momento era semplicemente confusa.

-Nayeon?- la chiamò Minhyuk, facendola risvegliare dal suo stato di trance. -È tutto risolto, non devo andare.

-Oh bene.

-È tutto a posto?

-Sì.

-Problemi? Hai bisogno di andartene prima?

-No, è tutto okay.

-Mh... D'accordo. Allora possiamo ritornare a lavorare.

***

Jeongyeon si trovava a casa con Chaeyoung, la quale non ne voleva sapere del biberon. -Dai, mamma tornerà alle sette.- Guardò l'orologio in cucina. -Credo...

Fortunatamente per lei Nayeon tornò all'ora giusta. Jeongyeon tirava un sospiro di sollievo ogni volta che la vedeva tornare in tempo e, segretamente, studiava il suo corpo per cercare qualche segno di "tradimento" ma non me trovava mai nessuno. Tzuyu sicuramente gliel'avrebbe detto.

-Hey, falla mangiare. Proprio non ne vuole sapere del biberon.

Nayeon lasciò cadere la borsa sul divano e portò Chaeyoung in camera sua per farla mangiare. Jeongyeon era felice di vedere le donne più importanti della sua vita insieme.

-Jeongyeon! Mi prenderesti il telefono? È nella borsa.

-Sì!

La ragazza prese il telefono ma notò subito un messaggio da parte di Minhyuk, il quale la invitava a cena fuori il giorno dopo. Fece finta di nulla e portò il telefono all'altra.

-Grazie.- le disse sorridendo.

Jeongyeon si sedette accanto a lei osservando ogni suo minimo cambiamento di espressione facciale, ma non ne notò alcuno. "Probabilmente avrà accettato" è l'unica cosa a cui poteva pensare. In fin dei conti si stavano ancora conoscendo, Nayeon aveva tutto il diritto di accettare di uscire con Minhyuk, almeno questo era quello che pensava la parte razionale di Jeongyeon, ma quella non era solita prevalere.

-Pensavo... Domani finisco prima, ti andrebbe di fare qualcosa?- propose Jeongyeon di botto, senza neanche rendersene conto.

Nayeon posò il telefono di lato e la guardò. -Tipo?

-Non so... Una passeggiata con Chae. Sai... Non le fa bene stare chiusa in casa.

-Sì... A che ora finisci?

-Torno per le sette.

-Va bene.

Il cuore di Jeongyeon si sentì sollevato. Ma se Nayeon avesse spostato l'appuntamento con Minhyuk a pranzo?

-A che ora torni domani?

-All'una, come sempre.

-Bene perché Momo ha un appuntamento all'una e mezza.

-Sarò puntuale, non preo- Si fermò all'improvviso e la osservò per qualche secondo. -Hai visto il messaggio?- Non sembrava arrabbiata, almeno in quel momento.

-Messaggio?

-Jeongyeon, non devi usare Chaeyoung come scusa per tenermi lontana da Minhyuk. Per me Chae viene al primo posto sempre. Ti ho già detto che darò la priorità a te e poi a lui, infatti gli ho già detto che non uscirò con lui. Tu però devi fidarti di me.

-È difficile quando neanche mi conosci e sei già stata con lui...

-Per questo mi dispiace, non mi sono accorta di quanto ti abbia fatto male. Sei sempre così gentile con me e ti voglio bene per questo.

Nayeon voleva dire che era un'ottima amica ma le sembrava che più che farle del bene, l'avrebbe potuta far rattristire.

-Va bene, la smetto, mi dispiace. Ma usciamo comunque domani?

-Per far prendere aria a Chae?- domandò con un sopracciglio alzato ed un sorriso dolce.

-Sì, per quello, davvero.

-Sì, usciamo.

***

Il giorno dopo Minhyuk si dimostrò molto freddo con Nayeon perché aveva rifiutato il suo invito a cena. Pensava che la ragazza non ne volesse più sapere della compagna, invece si ritrovava di nuovo nella stessa situazione di tre anni prima: Nayeon preferiva Jeongyeon a lui. Ma perché? Cos'aveva che lui non aveva?

Quando Jeongyeon tornò a casa, sembrava emozionata come al primo appuntamento. Prese subito la carrozzina e si propose di portarla lei per non far stancare troppo Nayeon. Cominciarono a camminare per il loro quartiere, arrivando poi ad un parchetto lì vicino. Si sedettero su una panchina, sotto un grande albero quasi spoglio.

-È un bel posto.- affermò Nayeon chiudendo gli occhi, sentendo il vento tra i capelli. Quando non sentì nessuna risposta da Jeongyeon, aprì gli occhi e la guardò. -Jeongyeon?

La ragazza si risvegliò dal suo stato di trance. -Sì?

-A che pensi?

-No, nulla.

-Non è nulla. C'è qualcosa che non va?

La ragazza sorrise e scosse il capo. -Tutt'altro.

-Cos'è?

-Non posso dirtelo.- disse imbarazzata.

-Dai, ora sono curiosa! Dai Jeongyeon!

-Okay... Qui... Su questa panchina... Ci siamo date il primo bacio. Sai... Quando credevi che fossi un ragazzo.

-Oh...- disse Nayeon guardandosi le scarpe. -E com'è stato?- le domandò rialzando lo sguardo.

-Era la mia prima volta... Non sapevo baciare. Mi ero allenata con le mele.- Rise. -Ma le tue labbra erano ben diverse dalla buccia dura delle mele. Non so come tu lo ricordassi, ma da una parte sono contenta che tu lo abbia dimenticato. Credo che fosse imbarazzante. Probabilmente neanche ti è piaciuto. Ma per me... È stato come sfiorare il Paradiso con le labbra.

Nayeon mise una mano su quella dell'altra. -Sono convinta che non sia stato brutto come tu dici. Non lo posso ricordare, ma qualcosa dentro di me mi dice che non è così.

-Grazie. So che non puoi ricordarlo e lo stai facendo solo per non farmi sentire miserabile.

-Hai sempre avuto così poca autostima?

-Oh? No, in realtà no. Anzi, è sempre stato il contrario. Ma da quando sto con te... Ti vedo così perfetta e mi sento come se non fossi abbastanza.

Nayeon sorrise. Ecco di chi si era innamorata, non della Jeongyeon che le urlava contro perché aveva perso la memoria, ma di quella persona così dolce e insicura. Chissà se sarebbe riuscita ad innamorarsene di nuovo.

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora