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A lavoro, però, Nayeon non si concentrò affatto.

-Vuoi prendere un caffé? E' successo qualcosa?- domandò Minhyuk.

-No, nulla di grave. Solo Jeongyeon ha la febbre.

-E' stai così per la febbre?

-Di solito è sempre forte ma oggi non riusciva neanche a stare seduta. E' strano vederla così.

-Vuoi prenderti una giornata?

-Ma già mi sono presa il ventitré.

-Non fa niente, davvero. Oggi non ho bisogno di aiuto.

-Sei sicuro?

-Convinto. Vai, so che ha bisogno di te.

-Grazie Minhyuk, davvero.

Minhyuk la guardò prendere la borsa ed uscire di corsa. -L'ho persa per sempre.- disse guardandola sparire come un fulmine.

La ragazza si precipitò in farmacia a comprare tachipirine e altri medicinali. Tornò a casa e disseal padre che sarebbe anche potuto andare via. Stette tutta la mattina in salone con Chaeyoung per far riposare Jeongyeon. Quando la malata si alzò per andare in bagno, Nayeon subito mise Chaeyoung nella carrozzina e si precipitò da lei.

-Hai bisogno di una mano?

-Nayeon? Quanto ho dormito?

La ragazza sorrise. -Mi sono presa un giorno. Ora vai in bagno, poi misuri la febbre e prendi le medicine. Sì?

-Va bene.

Avere Nayeon che si prendeva cura di lei... Non poteva chiedere di meglio. Improvvisamente il mal di testa sembrava star passando e avrebbe sentiva un'innata forza che le avrebbe peremesso persino di fare una capriola in aria. Uscì dal bagno dopo essersi lavata le mani ed andò in camera, stendendosi nel letto. Nayeon le portò un termometro e glielo mise sotto l'ascella, controllando ogni singolo secondo che passava. Jeongyeon chiuse gli occhi ed immaginò la ragazza con un vestito da infermiera. Il sol pensiero la fece eccitare, le fece provare un formicolio nel ventre, sentì d'un tratto caldo e nei pantaloni qualcosa cominciò a crescere. Non in quel momento. Chissà cosa avrebbe pensat Nayeon di lei quando avrebbe scoperto, per la seconda volta, che in realtà non aveva fatto nessuna operazione ma era nata col pene.

-Guarda come sei rossa! Devi avere almeno un trentotto.

Jeongyeon cercò di calmarsi, pensando alle cose meno eccitanti possibili: pensò a sua sorella Jihyo, a sua nonna, ai suoi genitori, alla sua piccola Chaeyoung ma, ogni volta, nella sua mente comparivano solo due cose: le tette di Nayeon che fuoriuscivano da un camice bianco.

Aprì gli occhi. -Devo andare in bagno.

-Aspetta solo un minuto.- La ragazza aspettò impaziente l'esito del termometro. Quando Nayeon lo prese, non l'ascoltò e corse in bagno. Nayeon sospettò che avesse un virus che portasse anche a problemi di stomaco. Vide la temperatura e inarcò un sopracciglio. -Solo trentasette e mezzo? Pensavo di più.- Si alzò e, lavate le mani nel lavabo della cucina, andò a controllare Chaeyoung, la quale non aveva fatto una mossa ed era rimasta nel box a giocare con i pupazzi. -La farfalla? Ti piace?- domandò riferendosi al gioco che le aveva comprato per stimolare la crescita dei denti. Restò un po' a giocare con Chaeyoung, poi Jeongyeon uscì dal bagno e ritornò a letto. Nayeon decise di comunicarle la sua decisione. -Hey, come va?

-Bene. Ora che tu sei qui.

-Dato che sei malata e Chae è troppo piccola ho pensato di farla stare dai miei finché non guarisci, se per te va bene.

-Oh... Sì.- Era troppo bello per durare poco. -Quando ve ne andate?

Nayeon inarcò un sopracciglio. -Mio padre viene a prenderla alle tre. Io non me ne vado, non ti lascio sola.- Quello fece comparire un bel sorriso sul volto di Jeongyeon. -Sarei una donna senza cuore se lo facessi.

-Saresti un'ottima madre.

-Ma Chae avrà i suoi nonni, tu saresti sola, non avresti nessuno. Ora prendi la tachipirina mentre vado a preparare la borsa per Chae.

***

Jeongyeon aveva passato tutta la giornata a riposare, saltandoa nche il pranzo. Nayeon sperava che si svegliasse almeno per cenare. Il telefono della più alta squillò e la ragazza rispose solo perché era un nome a lei familiare.

-Jeong, scusa se non ti ho chiamata prima. Come stai? Hai bisogno di medicine? Qualcosa? Posso andare a prendertele.- disse la voce preoccupata dall'altro capo.

-Mina, sono Nayeon.

-Oh... nayeon.- disse delusa l'altra.

-Non abbiamo bisogno di niente, ho già preso tutto, mi prenderò io cura di Jeongyeon.- disse alzandosi, decidendo di andare in salone per non disturbare la ragazza che dormiva.

-Che modi... Mi sono solo preoccupata per un'amica.

-Amica, eh? Quando hai rovinato i sei mesi di mia figlia e le hai messo le mani addosso non mi sembrava che volessi essere sua amica.

-Quello che voglio essere non è ancora la realtà.

-Ancora? Sentiamo, credi davvero che tu possa avere una possibilità con Jeongyeon.

No, Mina lo sapeva benissimo. Mai avrebbe avuto una possibilità con Jeongyeon. Se prima non la guardava, da quando conosceva Nayeon per lei era totalmente invisibile. Ci aveva provato più e più volte, ma Jeongyeon aveva occhi solo per la sua compagna.

-Tu non sai la chimica che c'è tra me e Jeongyeon quando siamo da sole.

-Bene, vedi di mettere questa chimica da parte perché molto presto Jeongyeon tornerà con me.

Mina si lasciò scappare una risata, era una risata nervosa ma l'altra la interpretò come segno di scherno. -E questo Jeong lo sa?

-Non lo sa, ma lo spera. Invece non ha mai sperato di stare con te. Fattene una ragione. Smettila di importunare una donna impegnata e pensa a qualcun altro. Sei giovane, non rovinarti la vita per una che neanche ti guarda.

-Buona giornata, Nayeon.

-Altrettanto.

Mina riattaccò e Nayeon andò a posare il telefono sul comodino. Più tardi Jeongyeon finalmente si svegliò e la ragazza le preparò la cena.

Io mi dimentico di aggiornare

Nightmare|2YEON|ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora