Nayeon quella sera non tornò a casa. Aveva scritto a Jeongyeon per avvertirla e la ragazza era furiosa con sua madre. Nonostante il signor Yoo la difendesse davanti a sua figlia, in privato discusse con la moglie. Il giorno della vigilia di Natale Nayeon tornò a casa con i genitori, i quali si dimostrarono amichevoli con i consuoceri.
-Jeong! Il campanello! Questa deve essere Nayeon.- le urlò dalla cucina la madre.
-Mamma, mi raccomando, non cominciare.
-Non posso farlo se non vai ad aprire.
-Mamma, sul serio.
-Sì, sto zitta.- Il campanello suonò di nuovo. -Ma la tua fidanzata non ha le chiavi?
-Mamma!
-Okay, sto zitta.
Jeongyeon respirò profondamente e andò ad aprire, trovandosi davanti Nayeon con una scatola di dolci in mano e dietro di lei i suoi genitori. Jeongyeon sorrise e abbracciò Nayeon.
-Mi sei mancata.
-Anche tu.- le sussurrò l'altra.
Jeongyeon si staccò e sorrise ai signori Im. -Salve, come state?
-Bene, tu?
Jeongyeon fece spallucce. -Sarei potuta stare meglio.
Fece spazio e gli ospiti entrarono. Nayeon corse in camera sua per vedere Chaeyoung, mentre la signora Im sembrò cercare qualcosa con lo sguardo.
-I tuoi?
-Papà è in bagno, mentre mia madre in cucina.
La signora Im sorrise e camminò con i dolci verso la cucina.
-Jeongyeon, che mi dici?
-Cosa le posso dire, signor Im? È stato tutto così improvviso, poi non ho visto Nayeon per tre giorni... Mi creda, ho discusso a lungo con mia madre per quello che ha detto. Io amo sua figlia.
-Lo so, lo so. E per tua madre non preoccuparti, Irene sa quello che fa.
In cucina Irene era entrata sorridente come non mai.
-Ámelie, come stai?
-Irene! Da quanto non ti vedo!
-Forse avresti preferito non vedermi?- domandò la donna con un amabile sorriso.
-Perché dici così?- domandò confusa la donna.
-Ámelie, sii onesta. So che non ti piace mia figlia, ma Jeongyeon ha scelto lei e le ragazze si amano. Tua nipote, Chaeyoung è figlia anche di mia figlia e presto avremo un altro nipotino. Cerchiamo di andare d'accordo. O quantomeno di non diffondere odio. Dobbiamo essere una famiglia unita, soprattutto per i bambini.
-Irene, sai bene quanto sia difficile accettare di avere una figlia lesbica.
-No, non lo so. Spiegami quanto è difficile.
-La verità è questo: posso anche accettare che le piacciono le ragazze, ma Nayeon...
-Ma Nayeon cosa? Ricorda che è sempre mia figlia. Ed evita di parlare della segretaria di tua figlia davanti a Nayeon, sai bene che quella ragazza non piace a mia figlia.
-Ma piace a me.
-Ma non piace a tua figlia. Ora spiegami: cosa vuoi fare? Dire a Jeongyeon che odi Nayeon? E? Tua figlia non lascerà mai mia figlia né i suoi figli. Mettiti il cuore in pace, Ámelie.
-Irene, posso anche fingere di non odiarla, ma ciò non cambia la mia opinione su tua figlia, quella poco di buono.
-Come ti permetti!?
-Mentre mia figlia soffriva per lei, tua figlia è stata a letto col suo capo.
-Non è mai successo.
-Ah no? E perché pensi questo? Perché te l'ha detto lei? Certo, povera vittima, parla e subito tutti le credono. Se prima non mi piaceva, dopo la storia della perdita della memoria mi piace ancora di meno.
-Ribadisco: non deve piacere a te.
-Irene! Che piacevole sorpresa vederti!- esclamò il signor Yoo.
-Anche per me, come sta?
-Bene. Come sta Nayeon?
-Diciamo che è un po' giù.
-Mi dispiace. C'è qualcosa che posso fare?
-Magari cerca di far ragionare tua moglie.
Intanto in salone Jeongyeon e Namjoon stavano parlando del più e del meno quando Jihyo apparve sulla porta.
-Sono sempre l'ultima a scoprire le cose!
-Calma! È stato tutto improvviso.- le spiegò Jeongyeon.
-E poi l'ultima sarà Tzuyu.- disse Nayeon uscendo dalla stanza con Chaeyoung in braccio.
-Oddio Nay! Guardati! Di nuovo incinta. Chae, vieni dalla zia!
-Chae, vai dalla zia, così parlo con tua madre.
-Butra!- esclamò Chaeyoung quando fu presa in braccio da Jihyo.
-Come, scusa?
Nayeon e Jeongyeon si guardano e risero.
-Butra!
-Tzuyu...- sussurrò Jihyo.
Jeongyeon fece cenno a Nayeon di seguirla e andarono in camera loro.
-Voglio dirti che ho parlato con mia madre. Mi dispiace per quello che è accaduto. Sai... Non le sei mai piaciuta ma non fino a questo punto.
Nayeon annuì. -Se non sono tornata è solo perché non riuscivo a stare nella stessa casa con tua madre.
-Lo capisco.
-Però mi sei mancata.- ammise.
-E tu di più. Pensa che ero qui senza te e con mia madre.
Nayeon ridacchiò e si avvicinò alla sua compagna. -Lo vuoi ora il regalo di Natale?- le sussurrò accarezzandole la guancia.
Jeongyeon la guardò negli occhi. -O... Ora? Beh... Se proprio insisti...
Nayeon sorrise e poggiò le sue labbra su quelle della compagna, spingendo la faccia dell'altra contro la sua, unendosi in un bacio profondo e passionale. Nayeon chiuse gli occhi e cercò di ignorare quella protuberanza che premeva in mezzo alle sue gambe. Il loro non era affatto un bacio dolce e poteva perfettamente capire la reazione di Jeongyeon perché era la stessa sua, in modo diverso, ma la motivazione era la stessa. Nayeon fece scendere una sua mano lungo il petto dell'altra, sfiorandole un seno. Jeongyeon schiuse le labbra lasciando andare un piccolo gemito.
-Dove sono i pannolini!?- urlò Jihyo dal salone.
Le ragazze si separarono e Jeongyeon sbuffò.
-Giuro che quell'esperimento fallito dei miei genitori fa una brutta fine stasera.- cominciò a dire tra sé e sé.
Nayeon, intanto, aveva preso i pannolini dal cassetto e si era rigirata verso Jeongyeon.
-Andiamo?
-Tu vuoi che io esca da questa stanza con la consapevolezza che tu indossi questo jeans e che cammini scuotendo i tuoi fianchi?
Nayeon sorrise innocentemente. -Cammino così? Mai notato.
-Deve essere stato così che tua madre ha conquistato tuo padre.
-Aspetta... Guardi il sedere a mia madre quando cammina?
Jeongyeon sgranò gli occhi. -No! Non è quello che intendevo!
Nayeon ridacchiò. -Non preoccuparti. E poi anch'io guardo il sedere a tuo padre.
Ed uscì.
-Bene.- disse Jeongyeon sorridendo. -Aspetta... Cosa!?
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Nightmare|2YEON|ITA
Fiksi PenggemarRisvegliatasi dal coma, Im Nayeon scopre che il sogno che stava facendo non corrisponde affatto con la realtà. Convinta di stare con l'ex, scopre, invece, di essere impegnata in una relazione con la persona che più crede di odiare. Ispirato a "The v...