-Mi scusi, ancora per essere quì a quest'ora della sera, signora Frost, ma dovrei parlare anche con Chris per una cosa di scuola- disse Kiran.
-Oh, ma certo. É di sopra, la seconda porta sulla destra- lo indirizzò la donna, indicando il piano di sopra.
-La ringrazio.- Kiran fece per salire quando la donna lo fermó.
-Aspetta Kiran, devo avvisarti. Se sta dormendo, non svegliarlo. Diventa molto nervoso e scontroso. Non vorrei che ti trattasse male.-
Kiran sorrise, ringraziò e annuì, salendo le scale.--------------------
Chris aveva sentito tutto, così si buttò a letto e chiuse gli occhi facendo finta di dormire.
Era un ottima idea e sperò davvero che funzionasse.
Invece, quando Kiran, entrò si avvicinò al letto ed iniziò a scuoterlo da una spalla. -Non far finta di dormire, Frost. Apri gli occhi e scendi da questo letto. Adesso.-
Chris però non si mosse. Non voleva dargli la soddisfazione di aver indovinato.
Il giovane Marlow sbuffò, alzando gli occhi e notando un poster dei Nightwish, affiancato da un altro dei Within Temptation.
Fece una smorfia circa i gusti musicali di Chris e riprese a scuoterlo. -Ti ho detto che é inutile che fingi di dormire. So che eri affacciato alla finestra quando sono arrivato.-
A quel punto, Chris, si rassegnò e si tolse le coperte di dosso preparandosi psicologicamente ad affrontare il ragazzo moro.
Nel vederlo, Kiran, storse le labbra. -Ascolti pessima musica, dormi con una tuta...dico, ma si può essere più strani di così?-
-Cosa vuoi, ancora?- domandò, seccato, Christopher.
-Uhm...siamo di pessimo umore, eh?- ironizzò l'altro. Ma poi la sua espressione mutò, addolcendosi. -Senti Chris...mi dispiace per quello che é successo al parco. Davvero, non volevo che accadesse. Io...non so cosa mi sia preso-
-Bè, vorrei tanto saperlo anche io, visto ciò che mi hai detto. Sai, nessuno mi ha mai detto che sono...ehm...bello. O meglio, nessun ragazzo me l'aveva mai detto.- disse il giovane Frost.
-Io...- Ancora una volta, Kiran, non riuscì a guardare quei bellissimi occhi marroni. Ancora una volta se ne sentiva schiacciato. E, di nuovo, la sua espressione mutó. Nei suoi occhi balenò il lampo dell'ira. -Oh dannazione, Chris! Fai sempre così, cazzo! Mai che ti accontenti di ciò che ti viene detto. Devi sempre andare oltre. Mi dai veramente sui nervi!-
A quel punto anche Chris sbottò. -Bé, tu non sei tanto diverso, Kiran. Sei lunatico...un attimo prima ti dispiace per qualcosa e sembri quasi un bravo ragazzo, poi all'improvviso scleri senza un valido motivo e, credimi, la cosa non mi piace affatto. Men che meno nella mia camera. Quindi, a meno che non vuoi un'altra lezione, gradirei che te ne andassi.-
Kiran piegò le labbra all'ingiù. -Chris...-
-Adesso.- precisò il ragazzo castano. -Vattene adesso.- E nel dire quelle parole, raggiunse la porta e l'aprì.
Kiran si sentì molto ferito e deluso dal comportamento del giovane Frost. Non voleva andarsene. Voleva restare lì, in sua compagnia, voleva cercare di diventargli amico e, forse anche qualcosa di più. Ma, a quanto pareva, il giovane Frost non ne voleva sapere.
Per un attimo pensò di tentare ancora ma si bloccò in ricordo di com'era andata al parco. Ci aveva rimesso e non voleva che accadesse di nuovo. Così, senza rendersene conto, chinò la testa ed uscì dalla camera.---------------------------------
-Christopher! Tesoro, svegliati.- lo chiamò sua zia.
Lui mugugnò e si tirò le coperte sulle testa.
-Tesoro, svegliati o farai tardi a scuola.- insistette sua zia, scuotendolo.
A quel punto lui sbuffò e si tolse le coperte di dosso. Era talmente stanco da non riuscire ad aprire gli occhi, nemmeno un pò. -Non voglio andare a scuola.- biascicò con tono basso.
Sua zia, che aveva appena aperto la finestra, tornò verso il letto e lo guardò. -Per quale motivo? Non stai bene?- gli domandò. Gli poggiò una mano sulla fronte rendendosi conto che non aveva la febbre. -Non sei caldo, perciò direi che stai bene. Allora, qual'é il problema, tesoro?-
Christopher avrebbe potuto dirgli che aveva faticato a prendere sonno a causa di Kiran, ma per un qualche strano motivo non voleva. Così decise di alzarsi. -Lascia stare zia. Vado a fare la doccia.-----------------------
Il giovane Frost arrivò in tempo per entrare alla prima ora.
Raggiunse l'aula di letteratura inglese correndo ed entrò, trovando un solo posto libero. Per fortuna non vicino a Kiran.
Guardandosi intorno, notò che il ragazzo moro non era nemmeno presente in aula. Quasi gli dispiacque non vederlo ma poi fece spallucce e prese posto vicino ad Adam, proprio mentre la professoressa Lonson entrava.
Le due ore di lezione volarono via rapidamente, così come il resto della giornata.
Finalmente in mensa, Chris si godette il pranzo parlando con Evelyn e Adam.
-Ehi, Eve, come mai tuo cugino non é venuto a sucola?- domandò il ragazzo dai capelli biondi.
La giovane Watson fece spallucce, bevendo un sorso della sua acqua. -Non ne ho la più pallida idea. Ieri sera l'ho visto uscire ma non so dove stesse andando- aggiunse. -E stamattina passando davanti alla sua camera, ho visto la porta aperta e il letto intanto. Il che ovviamente significa che non é rientrato a dormire.-
-Perché dici "ovviamente"? La fai sembrare una cosa normale- disse Adam.
-Perché é una cosa normale- rispose Evelyn -Non é la prima volta che sta fuori tutta la notte e poi non si presenta a scuola.-
-E tu, Chris? L'hai visto più, da ieri?- chiese il ragazzo biondo.
A quel punto il giovane Frost alzò gli occhi dal suo panino. Fino a quel momento li aveva ignorati perché non gli piaceva l'argomento di cui si stava parlando. Ma ora era stato chiamato in causa e doveva rispondere. -Uhm...no.-
Non era del tutto vero, visto che dopo scuola, lo aveva incontrato al parco e poi se lo era ritrovato a casa. Però non voleva dirlo. Perché dirlo avrebbe significato dover raccontare tutto e sarebbe stato davvero imbarazzante fare una cosa del genere.
-Io direi di non preoccuparci troppo- disse Eve -Mio cugino é un tipo particolare e strano. Non vale nemmeno la pena preoccuparsi per lui.-
-Mah...se lo dici tu- disse Adam, sollevando le sopracciglia.------------------------
Kiran aveva passato la notte fuori. Aveva incontrato un gruppo di ragazzetti che spacciavano del fumo e ne aveva comprato un pò per "tirarsi su".
Poi, insieme a quei ragazzi, aveva bevuto fino ad ubriacarsi e si era addormentato nel catapecchia in cui stavano quei tipi.
Quando aveva aperto gli occhi, era stato colto da un terribile mal di testa. Si era alzato ed era uscito da lì, barcollando.
Era arrivato casa e si era fatto una doccia, evitando di dare spiegazioni agli zii. Poi si preparato un caffé bello forte e si era steso sul suo letto.
Erano passati almeno trenta minuti, tempo che il moro aveva usato per sorseggiare lentamente il suo caffé e rilassarsi.
-Kiran, posso parlarti?- domandò suo zio.
Il giovane Marlow, sollevò un sopracciglio verso l'uomo, poi annuì.
-Dove sei stato per tutta la notte?- iniziò Quentin Watson, appoggiato allo stipite della porta.
Il ragazzo sbuffò. Doveva saperlo che suo zio non avrebbe mai mollato. -Non sono cazzi tuoi- rispose, acido.
-Ehi, modera il linguaggio- lo riprese l'uomo. -Non stai parlando con qualche compagno di scuola. Io sono tuo zio.-
Allora Kiran scattò dal letto nonostante la testa gli stesse scoppiando. -E sai quanto cazzo me ne frega? Tu non sei nessuno per me. Non ti é mai importato un cazzo di me, di tuo fratello e della sotuazione di merda che stavamo passando. Quindi ora non fingere che ti importi di dove sia stato tutta la notte. Pensa a te stesso visto che é ciò che ti riesce meglio!-
Quentin non avrebbe voluto ma non riuscì ad evitarlo. Schiaffeggiò Kiran, spaccandogli il labbro inferiore.
I due si guardarono con l'odio che attraversava le loro pupille scure.
-Non ti permettere mai più, Kiran...- sibilò il signor Watson. -...mai più. Sono stato chiaro?-
Kiran gli gettò il caffé, ormai freddo, addosso. -Va al diavolo, bastardo- ringhiò. Poi uscì di casa.N/A:
Settimo capitolo completato.
Forse un pò corto ma é molto conciso.
Stiamo scoprendo che Kiran non é solo lo stronzo che sembra mentre Chris é meno indifeso di come appare.
Mi raccomando, leggete e se vi piace, votate e commentate.
Ciao.
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Don't leave me alone
RomanceChristopher é nuovo a Londra. Non conosce nessuno ma é deciso, forte e detemrinato ad iniziare la sua nuova vita, cercando di farsi nuovi amici e, magari una nuova fidanzata. Ma l'incontro con Kiran sconvolgerà le carte in tavola e fra i due nascerà...