Chris salí in macchina, cercando nascondere il suo sconcerto.
Ma avrebbe dovuto saperlo che nulla sfuggiva a sua zia. Non a caso era una delle migliori detective di Scotland Yard.
Dopo essersi salutati, lei domandó come fosse andato il primo giorno nella nuova scuola.
-Bene- mentí lui. Anche se, a dirla tutta, era una mezza bugia. Perché a parte il ragazzo "stronzo naturale", la giornata era andata bene.
-Allora perchè hai quest'espressione sul viso? Sembra quasi che tu abbia visto un fantasma- furono le parole della donna.
-No, no...sono solo stanco. Devo ancora abituarmi a...tutto...credo- rispose lui.
Sua zia intuí che forse mentiva ma non disse nulla. Con lui faceva la zia e basta.
Tornato a casa, Chris, si chiuse in camera e si buttó sul letto, provando a dormire un pó.*****
-Potresti smetterla?- domandó Evelyn, guardando suo cugino.
Lei era sotto il gazebo del loro giardino a leggere e lui era sdraiato sul dondolo, tamburellando con le dita contro il ferro.
Andava avanti da circa dieci minuto ed Evelyn si stava irritando.
-No, mi rilassa- rispose lui. Non era vero ma lei non lo sapeva. In realtà stava pensando al nuovo arrivato. Sapeva solo il suo nome ma sentiva di volerlo conoscere. Eppure si era comportato da vero stronzo nei suoi confronti.
-Non mi interessa. Io sto leggendo. Va a rilassarti da un'altra parte- replicó Eve.
-Va a leggere da un'altra parte- disse lui.
Lei lo guardó irritata e si alzó dalla sedia. -Sei proprio uno stronzo e un irrispettoso, Kiran. Vaffanculo- furono le parole della ragazza. Poi si allontanó.
Lui fece spallucce. Non gli importava piú niente se qualcuno lo insultava. Ormai sapeva di essere cosí (stronzo e tutto il resto). E non gli importava se non stava simpatico a qualcuno. Lui aveva sé stesso e tanto gli bastava. Al diavolo tutti gli altri.
-Kiran- chiamó sua zia.
Lui sbuffó alzandosi dal dondolo. -Si?-
-C'é Adam- rispose la donna. Poi si fece da parte, facendo passare un ragazzo alto con i capelli biondi e gli occhi verde scuro.
-Ciao- salutó Adam.
-Cosa vuoi?- Kiran non era tipo da saluti, lui.
-Sono venuto per quel tuo problema al Pc- spiegò l'altro. -Mi mostri cos'ha?-
Kiran si alzó sbuffando e guidò il ragazzo nella sua camera.
-Allora...- esordí Adam, rompendo il silenzio nella camera. -Chi é l'artista che ti ha lasciato quel bel livido sul viso?- domanda.
Kiran grugní. Era chiaro che non apprezzava la domanda. -Non sono affari tuoi, Adam. Pensa a fare ció per cui sei quí e poi vedi di andartene-
-Accidenti. Sei peggio del solito, amico- replicó, Adam -Cosa ti prende? Ha a che fare con il nuovo arrivato?-
Kiran gli lanció un'occhiataccia -Adam, non te lo ripeto piú: fatti gli affari tuoi-
E l'altro alzó le mani in segno di resa. -D'accordo, calmati. Volevo solo sapere e parlare un pó- disse Adam.
-A me non va di parlare quindi taci- ribatté Kiran.
E il giovane biondo lo fece per evitare di litigare con il suo amico.*****
Chris aprí gli occhi che era ora di cena. Quando si sedette a tavola, si scoprí molto affamato.
Suo zio lo tempestó di domande sul suo primo giorno di scuola e lui rispose a tutte le domande evitando di menzionare il ragazzo "Sonostronzonaturale", il bacio che c'era stato contro la sua volontà e il pugno in risposta. Descrisse una giornata non del tutto veritiera e si sentí un pó triste nel mentire a suoi zii. Ma non poteva dire loro ció che era successo altrimenti ne sarebbero rimasti delusi. E lui non voleva in alcun modo deluderli.
Andó a letto con la scena del bacio che gli ronzava nella testa e si addormentó sognandola diverse volte e in diversi luoghi.N/A:
Salve a tutti. Scusate il ritardo ma ho avuto problemi di connessione. Ecco il quarto capitolo. Kiran é stronzo ma pensa a Chris. E Chris non riesce a non pensare al bacio con lo stronzo. Se volete sapere cosa succede, leggete, votate e commentate. Ciao! :-D:-D
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Don't leave me alone
RomanceChristopher é nuovo a Londra. Non conosce nessuno ma é deciso, forte e detemrinato ad iniziare la sua nuova vita, cercando di farsi nuovi amici e, magari una nuova fidanzata. Ma l'incontro con Kiran sconvolgerà le carte in tavola e fra i due nascerà...