Capitolo 9

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-Chris!- chiamò Kiran.
Il giovane Frost era vicino al suo armadietto, intento a prendere il libro per la lezione di letteratura inglese. -Si?-
-Non devi dirlo a nessuno- rispose il ragazzo con i capelli corvini.
Chris lo guardò con espressione interrogativa. -A cosa ti riferisci?- domandò, infatti. Perché davvero non capiva. Da quando erano arrivati a scuola non si era più visti poiché avevano avuto lezioni diverse. Quindi, cos'é che non doveva dire?
Kiran Marlow si guardò attorno per essere certo che non ci fosse nessuno ad ascoltare. Poi puntò nuovamente i suoi occhi in quelli del giovane Frost e rispose. -Della notte che ho passato da te. Ti prego, non deve saperlo nessuno. Sono stato chiaro?-
Christopher annuì. -Non ne capisco il motivo ma okay...non lo dirò a nessuno. Promesso.-
E Kiran si aprì in un bel sorriso...sorriso che Chris non aveva mai visto e che fece uno strano effetto al suo cuore.
-Grazie- disse, quindi, il giovane Marlow. -Ora devo proprio andare o farò tardi alla lezione di matematica.-
Chris annuì, mentre chiudeva il suo armadietto, pronto ad andare alla lezione di letteratura inglese.
-Ciao- salutò Kiran, ancora sorridente, mentre si allontanava.
-Ciao- rispose il giovane Frost, sorridendo a sua volta.
-Scusa Eve ma...quello che si allontana sorridente é davvero tuo cugino oppure inizio a soffrire di allucinazioni?- domandò una voce alle spalle del ragazzo castano.
Quest'ultimo si voltò e si trovò davanti ad Evelyn e Adam. Entrambi sembravano abbastanza stupiti nel vedere Kiran che sorrideva.
-A quanto pare...- confermò Eve, perplessa. Poi guardò Chris, assottigliando gli occhi come a volerne carpire i pensieri più segreti. -Da quando voi due vi sorridete così amichevolmente?-
Il ragazzo deglutì. -Ehm...da...ehm...da oggi...credo- rispose.
Ma la giovane Watson ebbe come l'impressione che nascondesse qualcosa. -É successo qualcosa fra voi due?-
Christopher scosse la testa, capendo esattamente di cosa stesse parlando la ragazza.
Kiran era gay e questo ormai lo aveva appurato anche senza doverglielo chiedere. In fondo una volta lo aveva baciato, poi gli aveva detto che era bello...insomma era così evidente che persino un cieco se ne sarebbe accorto.
Comunque non disse nulla, salvato anche dal suono della campanella che segnava l'inizio della loro lezione.

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Durante la lezione di letteratura inglese,  Chris sedette vicino a Sophia, la stessa che aveva conosciuto al parco. Fu contento di vedere che avevano almeno un corso in comune.
Il professore era un tipo simpatico e alla mano. Spiegava con un tono di voce gradevole e sapeva come rendeva piacevole tutta la lezione.
Quando tutto si concluse, il giovane Frost si ritrovò a camminare con Sophia, Evelyn e Adam verso la mensa.
Entrando, furono notati da Kiran, il cui viso assunse un espressione di rabbia. Perché Chris era lì che rideva e parlava con scioltezza. Non riusciva a sopportarlo. Era più difficile di qualsiasi altra cosa avesse fatto fino a quel momento.
-Kiran.-
Il ragazzo dai capelli corvini batté le palpebre, rendendosi conto che Chris era davanti a lui. -Ciao- salutò, con freddezza.
Chris si accigliò ma decise di non ribattere. -Possiamo sederci?- chiese, invece.
Kiran fece spallucce. -Fate pure. Il tavolo é tutto vostro.- E si alzò, prendendo le sue cose. Poi se ne andò, cupo e arrabbiato.
-Ed ecco di nuovo il Kiran che conosciamo tutti- commentò Adam, con sarcasmo. Quindi si sedette iniziando a mangiare.
Evelyn e Sophia lo imitarono, incuranti del fatto che il giovane Marlow se ne fosse andato in quel modo.
Ma al giovane Frost interessava il perché e, invece di sedersi a mangiare, lasciò la mensa per correre dietro a Kiran.

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Arrabbiato, cupo in viso e a testa bassa, Kiran Marlow uscì da scuola e attraversò il cancello, deciso a tornare a casa.
-Kiran!- chiamò qualcuno.
Egli si voltò per vedere Christopher Frost che correva nella sua direzione. -Cosa vuoi?- domandò brusco.
-Vorrei sapere cosa ti é preso- rispose l'altro. -Perché sei andato via in quel modo?-
-E me lo domandi pure?- Kiran era diventato rosso in viso ma cercava di mantenere la calma. -Entri in mensa con quella sgualdrina e mi domandi perché me ne sono andato via in quel modo?-
Chris batté le palpebre, poi storse le labbra. -Sophia non é una sgualdrina- disse adirandosi.
-Oh Sophia...sai dovresti conoscere meglio certa gente prima di frequentarla- ribatté Kiran. -Se vuoi ti dico io qualcosa su quella ragazza.-
-Tipo?- Ora il ragazzo dai capelli castani era curioso.
-Uhm...vediamo...potrei iniziare con il dire che gli piace farsi scopare da chiunque e anche con più di uno contemporaneamente. Poi aggiungerei anche il fatto che é un alcoolizzata e si droga. Vuoi che ti dica altro?-
Christopher scosse la testa. -Non ci credo. Sophia non é quel tipo di ragazza che fa tutte quelle cose. Mi stai mentendo.-
Kiran sorrise malevolo. -Indovinato...però mi sta antipatica perciò se vogliamo essere amici, fammi la cortesia di lasciarla stare.-
-Ma perché? Voglio dire...perché ti sta antipatica? É una brava ragazza- replicò il giovane Frost.
Kiran arricciò le labbra, sorridendo. -Uhm...forse...o forse no. Comunque ora devo tornare in quella che purtroppo è la mia attuale residenza. Ci si vede, Chris. E mi raccomando...acqua in bocca.- E senza aggiungere altro, il ragazzo dai capelli neri, si girò e se ne andò.
Christopher rimase a fissarlo, sconcertato da quel comportamento che, ancora una volta dava prova di quanto fosse lunatico quel ragazzo.

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Dopo aver fatto i compiti e studiato, Chris decise di stendersi sul divano a guardare un bel film, con una tazza di cioccolata calda e i suoi biscotti preferiti. Era quello che ci voleva visto che fuori, il tempo era cambiato drasticamente. Nel giro di qualche ora grosse nuvole nere avevano coperto il cielo e l'acqua aveva inziato a cadere forte, insieme alla grandine, al vento e quale tuono. Insomma...un vero caos che alle volte impediva al giovane Frost di concentrarsi sullo studio.
Fortuna che Ice aveva già fatto la sua passeggiata pomeridiana, altrimenti sarebbe stato un vero problema con quel tempo.
Il bellissimo husky bianco amava la compagnia del suo padroncino. Di fatti quando il ragazzo si stese sul divano, pronto a godersi il suo film, la sua cioccolata e i suoi biscotti, il cane si accucciò dinanzi alla poltrona per stare in compagnia.
E quando il film iniziò, ogni altro rumore sembrò allontanarsi da quel piccolo angolo di Paradiso che il ragazzo si era creato.

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Tornato a casa, Kiran, aveva volutamente ignorato tutti. Prima si era seduto sul dondolo a fare i compiti e studiare. Poi il tempo era cambiato e lui si era chiuso in camera. Lì, completamente a suo agio, aveva concluso i suoi doveri di studente e si era attaccato alla sua xbox a giocare ad un picchiaduro nel quale era veramente fenomenale.
E mentre mettava al tappeto un avversario dietro l'altro, collezionando un "Perfect" dietro l'altro, pensava continuamente a Chris. Aveva dormito bene al suo fianco. Per la prima volta, da quando si era trasferito in quella casa, era riuscito a dormire bene, anzi...benissimo. La vicinanza con quel ragazzo, lo faceva sentire come in Paradiso, sebbene alle volte si inalberava perché...perché...bé, perché era quel suo cazzo di carattere di merda.
Ma non voleva continuare ad essere lo stronzo naturale che tutti conoscevano. Non con Chris, almeno. Con lui voleva essere una persona diversa, una persona migliore. E voleva anche essere qualcosa di più di un semplice amico.
Peccato che Chris non fosse gay.
Già...quello si, che era un ostacolo. E non di poco conto. Era un ostacolo che non sarebbe stato facile superare. Eppure doveva provare, fare di tutto per tentare. Perché sentiva che Chris era il ragazzo giusto per lui.
Dopo l'ennesimo k.o. con tanto di "Perfect'", qualcuno bussò alla porta della sua camera. Mise in pausa, mentre sua cugina si apprestava ad entrare senza nemmeno aver atteso che lui le dicesse di farlo.
Fra i due ci furono lampi d'odio che scoccavano dai loro occhi. Non erano mai andati molto d'accordo fin da piccoli e, con il passare del tempo, le cose non erano certo migliorate.
-Cosa vuoi?- domandò brusco, riprendendo a giocare.
Evelyn chiuse la porta e vi rimase vicino, squadrando suo cugino, dalla testa ai piedi. Le risultava difficile da capire come facesse un ragazzo a stare in mutande e t-shirt mentre fuori pioveva, tirava un vento freddo e sembrava che il cielo stesse davvero venendo giù. Okay, la casa era riscaldata, ma non abbastanza per stare "vestiti" a quel modo.
-Volevo chiederti di Christopher.- rispose lei, senza mezzi termini. Era sempre stata una che andava dritta al punto.
Lui non fece una piega, non si degnò nemmeno di guardarla in faccia. -Cosa vuoi sapere?- domandò, sempre brusco. Voleva farle capire che non gli piaceva quell'argomento.
Ma Eve non demorse. -Bé, vorrei sapere perché vi sorridevate in quel modo, a scuola.-
-E cosa ti fare pensare che siano affari tuoi?- fu la domanda del giovane moro.
-Il fatto che Chris é mio amico e non vorrei che stesse male per colpa di uno stronzo come te- rispose l'altra, fissandolo con sguardo gelido. -E sai a cosa mi riferisco.-
Si, Kiran lo sapeva benissimo. -Bé, puoi stare tranquilla cugina. Chris non é gay perciò é fuori dalla mia portata. Il che ovviamente significa che é tutto per quella sgualdrina di Sophia.-
-Sophia non é una sgualdrina- sentenziò Eve.
-Forse...ma a me da l'impressione che lo sia. Sai, ce la vedo invischiata in un'orgia di quelle frenetiche dove nessuno si ferma fino a quando...-
-Okay, okay...ho capito cosa vuoi dire. Ma tutto questo é solo perché sei un malato di mente ed un pervertito senza pari...cugino.- Con quelle parole, Evelyn, mise fine alla conversazione. Si alzò dal letto, irritata, ed uscì dalla camera del ragazzo, il quale fece spallucce e riprese a giocare.

N/A:
Buon pomeriggio a tutti coloro che stanno leggendo questa storia.
Ecco quì il nono capitolo e come sempre scusate per il ritardo.
Vorrei chiedere, a chi mi segue, se potete dirmi come faccio a mettere quel tipo di finestra nel quale si scrivono i membri del cast dei personaggi. Mi fareste un grande favore.
Ora vi lasci. Mi raccomando, leggete, votate e commentate. I consigli sono sempre ben accetti (soprattutto se servono a migliorare ;-)
Ciao :-D:-D:-D:-D:-D:-D:-D:-D

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora