Capitolo 18

260 15 0
                                    

Chris passò tutta la mattinata a finire i compiti per lunedì.
Kiran restò con lui, aiutandolo e facendosi aiutare.
Lavorarono comodamente sotto le coperte dopo aver fatto una sostaziosa colazione.
Amelia era andata a lavoro e i due ragazzi colsero l'occasione per scambiarsi qualche gesto romantico e qualche tenero bacio.
Quando ebbero finito, le coccole e i baci si intesificarono. Finirono con il ritrovarsi sdraiati a baciarsi, ad accarezzarsi.
-Piccolo...- mormorò Chris, dopo quello che era sembrato il bacio più lungo che si erano dati quella mattina.
Il moro lo guardò in quei bellissimi occhi. -Dimmi...-
-Io...vorrei...ehm...vorrei davvero...- farfugliò Chris, incespicando sulle parole.
-Cosa, cucciolo?- Kiran non capiva. Forse stava parlando del...
-Vorrei renderti felice facendo...ehm...- Chris arrossì violentemente. Quel genere di argomenti lo mettevano sempre un pò a disagio.
-Stai parlando del fare sesso?- chiese il giovane Marlow.
L'altro abbassò gli occhi dalla vergogna ed annuì.
Kiran sorrise, poi rise tirando indietro la testa. -Oh cucciolo...- disse, accarezzandogli i capelli. -...non è il fare sesso con te che mi renderebbe felice. Intendiamoci...non vedo l'ora di farlo con te e la cosa mi renderebbe più che contento. Ma Chris...non devi sentirti obbligato e non devi fare questo discorso. Io da parte mia non ti metterò fretta. Lo faremo quando sarai pronto. Chiaro?-
-Ma...- provò a dire l'altro, sollevando gli occhi.
-Dimmi solo che hai capito, cucciolo- lo interruppe Kiran.
-Ho capito- mormorò Chris.
-Bene. Adesso basta parlare e baciami.-
Fu così che le loro labbra tornarono a toccarsi, a sfiorarsi, a volersi e a bruciare di passione per la persona che avevano di fronte.

--------------

Il rumore di una chiave che girava nella toppa, lo fece svegliare.
Kiran batté le palpebre, stordito. Si era assopito senza rendersene conto e idem per Christopher, che dormiva al suo fianco con le braccia incrociate sul petto.
Scese dal letto e finì di vestirsi prima di prendere il suo cellulare e di vedere le due chiamate perse e il messaggio, tutto da parte di Evelyn.
"Missione riuscita, cugino. Questa sera al "White Tree" ci sarà un mucchio di gente."
Questo era scritto nel messaggio. Parole che resero, il giovane moro, ancora più felice.
L'orologio del cellulare segnò le 13.00 in punto e Kiran seppe di dover fare ritorno a casa per il pranzo.
Così svegliò Chris per salutarlo.
-Cucciolo...- lo chiamò delicatamente, accarezzandogli i capelli.
L'altro si mosse sotto le coperte e mugolò.
-Cucciolo, svegliati...devo andare via- disse Kiran.
A quel punto, il giovane Frost, aprì gli occhi.
-M-mi...sono...addormentato...- biascicò, assonnato.
-Già...non sei stato l'unico. Ma adesso devo andare via altrimenti dovrò litigare con i miei zii perché ho fatto tardi a pranzo.- Quindi gli diede un bacio sulla fronte.
Chris si tirò su e rispose con un bacio sulle labbra.
Si salutarono con un dolce "Ti amo" poi Kiran se ne andò.

------------------

Nel pomeriggio, i due ragazzi non si videro, e Chris ne approfittò per studiare meglio la lezione di lunedì. Sapeva che sarebbe stato interrogato e non voleva certo andarci impreparato. I suoi zii non l'avrebbero presa bene.
Così nella pacifico silenzio della sua camera, si era concentrato su nient'altro che lo studio.
Erano le sette e trenta quando sua zia rientrò da lavoro, insieme a suo marito.
Chris li sentì che parlavano di qualcosa, ma non colse esattamente l'argomento. Chiuse il libro e si stropicciò gli occhi. Aveva studiato per quasi cinque ore di fila ed era abbastanza stanco da desiderare una bella doccia, una buona cena e il suo comodo letto per dormire.
Ma la fortuna non girò del tutto dalla sua parte.
Sua zia aprì la porta, sapendo che Chris era da solo e lo salutò sorridente.
-Ciao, zia- ricambiò lui, abbozzando un sorriso.
-Hai finito di studiare?- domandò lei, proprio mentre veniva raggiunta da suo marito.
-Ciao, Chris- salutò suo zio Ronald.
-Ciao, zio. Come mai sei già a casa? Di solito non rientri prima delle nove- furono le parole del ragazzo.
-Bè...ehm...semplicemente ho finito prima e sono andato via. Ogni tanto capita, Christopher- rispose l'uomo.
Al ragazzo sembrò tanto una pessima scusa ma evitò di dirlo.
-Dai, Chris, va a fare una doccia così andiamo a cena fuori- disse Amelia.
-E dove?- domandò lui, incuriosito.
-È un segreto. Lo saprai quando saremo sul posto. Adesso, vai. Forza.- E con quelle parole, la donna lasciò la stanza seguita dal marito.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora