Capitolo 19

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Chris si svegliò avvolto dal calore del suo letto.
Provò a muoversi e si rese conto che qualcosa lo bloccava. E sapeva esattanente cosa fosse: erano le braccia di Kiran.
Subito ripensò alla sera che era appena passata. Prima la festa del suo compleanno, dove si era divertito ed aveva ballato, poi quando avevano fatto l'amore per la prima volta ad Hyde Park e la seconda volta in quello stesso letto.
Lì, era stato lui a dominare. E Kiran si era lasciato toccare, si era sottomesso completamente al volere del suo amato, sebbene il ruolo di passivo non si adattasse al suo carattere. Ma gli era piaciuto...piaciuto davvero, piaciuto come non gli era mai piaciuto altro.
Chris, nonostante la scarsa esperienza, era riuscito a fargli provare brividi di piacere che lo avevano scosso fin nelle fondamenta del suo cuore e del suo spirito.
Era stato tutto magnifico e il giovane Frost si sentiva felice come non mai.
Ora però doveva andare al bagno ma il suo ragazzo lo bloccava, inconsapevolmente, a letto. Staccò le braccia delicatamente, cercando di non svegliarlo ma non ebbe fortuna.
-Dove pensi di andare?- domandò, Kiran,  con la voce resa roca dal sonno.
-Al bagno- rispose Christopher. -Posso?-
-No, no...ho intenzione di farti tante coccole...- Con quelle parole, Kiran iniziò ad accarezzare la pancia del suo fidanzato.
Quel contatto fece capire al giovane Frost di non indossare nulla a corpirlo dalla vita in su. E probabilmente nemmeno dalla vita in giù. Sorrise al pensiero che, per la prima volta, aveva dormito completamente nudo.
-Piccolo...per favore, non resisto più. Ho davvero bisogno di andare al bagno altrimenti me la faccio sotto. E non è una bella cosa per un diciannovenne- disse il ragazzo castano.
Kiran rise e si girò sulla schiena togliendo le mani dal suo ragazzo. -D'accordo, vai. Ma non starci troppo. Ho voglia di te- disse, poi, con tono malizioso.
Christopher annuì, capendo perfettamente cosa volesse dire il ragazzo moro. Quindi si tolse le coperte di dosso e si vestì per andare al bagno.
Il giovane Marlow lo osservò mentre copriva il suo bellissimo corpo ed uscire dalla camera. Quando la porta si fu richiusa, egli si tirò su e si sistemò meglio nel letto mettendo le mani dietro la testa. Un sorriso si allargò sulle sue labbra ripensando a ciò che era successo la sera precedente. Al compleanno del suo fidanzato si era divertito e quando avevano fatto l'amore...bé, era stato decisamente magico. Tutte e due le volte. Non aveva mai pensato che fare il passivo gli piacesse così tanto e invece...wow!
Un leggero bussare alla porta lo distolse da quei pensieri, riportandolo presente a sé stesso. -Avanti.-
La porta si aprì e la figura di Amelia Frost apparve sulla soglia. Indossava una bella vestaglia viola sopra un pigiama di flanella bianco. Ai piedi portava delle pantofole nere e i capelli erano in disordine ma sembrava non importargliene. -Buongiorno Kiran- salutò.
-Buongiorno signora Amelia- ricambiò il ragazzo, sorridente e per nulla imbarazzato a stare a torso nudo davanti a quella donna.
-Sto andando giù a preparare la colazione e...- iniziò la detective. Ma venne interrotta da un'altra voce.
-Buongiorno zia.- Tornando dal bagno, Chris, aveva visto sua zia davanti alla porta della sua camera.
Amelia Frost si voltò e sorrise raggiante al suo bel nipote. -Buongiorno tesoro- salutò, schioccandogli un bacio sulla guancia non appena fu abbastanza vicino. -Stavo dicendo a Kiran che sto andando in cucina a preparare la colazione. Se avete fame vi consiglio di iniziare a scendere oppure tuo zio farà strage di tutto.-
Chris annuì. -Dacci solo qualche minuto...il tempo di prepararci e scendiamo.-
Sua zia lanciò uno sguardo a Kiran ed ebbe come l'impressione che non avesse la minima intenzione di uscire dal letto. Anzi...piuttosto sembrava aspettare...si, aspettare Christipher. Comunque non disse nulla e si limitò a sorridere loro e ad avviarsi giù per le scale.
Chris entrò in camera e chiuse la porta a chiave. Raggiunse il letto e si stese sopra le coperte, lasciando che la schiena si rilassasse completamente.
Kiran lo prese e lo tirò a sé, mettendosi la sua testa sul suo petto e accarezzandogli i capelli.
Il ragazzo castano si sentì cullato da quel tocco delicato e, di nuovo, si sorprese nello scoprire quanto potesse essere dolce una persona come Kiran. Sorrise al pensiero che lui fosse l'unico, la sola persona ad aver visto quel lato di Kiran e si sentiva come se avesse ottenuto una grande vittoria su qualcosa di importante.
-Perché sorridi?- La voce del giovane Marlow ruppe il magico silenzio che era calato nella stanza.
Christopher alzò gli occhi ed incontrò quelle sfere di caramello che erano gli occhi del suo amore. -Perché mi sento bene...quì, in questo momento, con te...io mi sento benissimo- rispose.
-Anche io, cucciolo- disse Kiran. E si piegò a baciarlo.
Mentre le loro labbra si scontravano con ardente passione, il giovane Frost si tirò su fino a finire a cavallo delle gambe di Kiran.
Quindi ci furono altri baci, carezze e prima ancora che potesse rendersene conto, Chris si ritrovò completamente nudo a sottomettere il suo fidanzato. E mentre affondava nella sua carne ambrata, le sue labbra indugiavano sul lobo dell'orecchio destro e sulla curva del collo.
Kiran stava impazzendo e stringeva forte il cuscino. Era troppo, era bello e avrebbe voluto che non finisse mai. Chris era magico e fare l'amore con lui significava essere portati a provare sensazioni paradisiache.
-V-vuoi...c-che...mi...f-fermi...?- domandò, Chris, con la voce tremante a causa del godimento. Quella domanda gli era venuta spontanea poiché stava spingendo davvero troppo forte e aveva paura di far del male al suo piccolo.
Ma Kiran non sentiva altro che piacere. -N-no...n-non...ti...fermare...sto...- Non ebbe il tempo di finire la frase che esplose contro le lenzuola. E non si era nemmeno toccato. Era stato improvviso e...meraviglioso.
Chris raggiunse l'orgasmo subito dopo, accasciandosi sul corpo sudato del suo amato. Il loro respiri affannati si fusero riempiendo la stanza così come il profumo dei loro corpi sudati.
-Dovremmo...scendere...ho fame- mormorò Chris, sdraiandosi sulla schiena.
Kiran gli accarezzò i capelli, dolcemente. -Si, sono d'accordo- disse. L'odore del bacon e delle uova strisciò sotto la porta e invase le loro narici. -Mmh...tua zia si sta dando da fare, al piano di sotto. Senti che profumino...-
Christopher sorrise e scese dal letto. Si vestì di nuovo imitato dal suo ragazzo.
-Cosa vuoi fare dopo?- domandò Kiran, infilandosi la seconda scarpa.
-A dire il vero non ci ho ancora pensato- ammise il ragazzo castano.
-Uhm...allora dovrai pensarci, e in fretta aggiungerei, altrimenti toccherà a me e, sinceramente non ne ho voglia- rispose il giovane Marlow.
Chris annuì ed insieme lasciarono la stanza.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora