Capitolo 15

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Recuperare un mese di lezioni non era affatto facile. Nemmeno per uno studioso come Christopher.
Lui ce la stava davvero mettendo tutta e riusciva a lavorare tanto, almeno fino a quando un certo ragazzo non bussava alla sua porta e metteva fine allo studio.
Stavano insieme solo da una settimana e ancora non lo sapeva nessuno, eccetto la zia di Chris.
Era venerdi pomeriggio e i due ragazzi avevano appena finito di studiare.
-Cosa hai intenzione di fare?- domandò Kiran, posando i suoi libri.
Chris chiuse lo zaino e fece spallucce. -A dire il vero, non lo so. Tu cosa vuoi fare?-
L'altro sorrise malizioso e il giovane Frost si pentì subito di aver posto quella domanda.
-Non faremo ciò che stai pensando- lo bloccò subito, cercando di non essere troppo brusco.
Kiran si alzò dalla sedia e gli si avvicinò. -E secondo te a cosa sto pensando?- gli chiese.
-Non serve che ti risponda...-
-Dillo- soffiò il moro, baciandogli il lobo dell'orecchio destro.
Chris si sentì avvampare, ma dovevano contenersi. Sua zia era solo al piano di sotto e non voleva che, entrando, li avesse trovati a fare certe cose. No, no e mille volte no.
-Kiran, smettila...- disse cercando di non essere troppo brusco.
Ma il giovane Marlow non aveva la minima intenzione di smettere. Amava troppo quella pelle. Amava troppo baciare Chris e sentirlo mugolare di piacere. Gli piaceva anche quando opponeva resistenza, come in quel momento. Non faceva altro che aumentare il suo, già ardente, desiderio.
-Lasciati...andare...cucciolo...- disse Kiran, tra un bacio e l'altro. Era passato sulla curva del collo e il giovane Frost sentiva che il suo auto controllo stava per andare a farsi una lunga passeggiata da qualche parte.
Le mani del moro scivolarono lungo la schiena e si infilarono sotto la camicia e la t-shirt. -Indossi troppe cose...- disse, mentre portava una mano davanti per sbottonare la camicia. -...è il caso che te ne privi. Tra poco farà molto caldo quì dentro-  aggiunse, malizioso.
Christopher capì immediatamente dove volesse andare a parare e no, non si sentiva ancora pronto. Deglutì forte e cercò di ritrovare un pò di auto controllo. -Kiran, no. Smettila.-
E Kiran si fermò. Alzò gli occhi all'altezza di quelli del suo ragazzo e lo fissò con espressione dura. -Si può sapere che cazzo ti prende? Per quale fottutissimo motivo non puoi lasciarti andare?-
Quegli occhi color caramello ardevano selvaggi e Chris, per quanto forte, non riuscì a sostenerli.
Abbassò gli occhi, vergognandosi come mai in vita sua. Era davvero una cosa imbarazzante. All'età sua molti avevano già avuto esperienze di sesso. Lui no. Aveva amato e baciato diverse ragazze, ma non si era mai spinto oltre. Una volta perché l'età non era quella giusta, una volta perché la ragazza voleva arrivare vergine al matrimonio...insomma, niente di niente. Ed ora eccolo lì, nella sua camera, insieme ad un ragazzo bello come pochi, anzi pochissimi, irascibile e lunatico, che voleva fare l'amore con lui.
Merda.
E adesso?
Avrebbe dovuto rivelargli che era privo di qualsiasi esperienza e sapeva già che Kiran ci avrebbe "danzato" sopra, ridendo sguiatamente di lui. Forse no, ma il dubbio era davvero forte.
-Allora? Vuoi darmi una cazzo di spiegazione o rimaniamo così tutto il pomeriggio? Perché in tal caso penso che me ne andrei in periferia a farmi una bella tirata di coca- parlò Kiran, interrompendo il corso dei suoi pensieri.
Christopher sembrò riprendersi e tornò a guardare Kiran. -Io...- Deglutì e fece un profondo respiro. -...io...non...l'ho mai fatto...-
Il giovane Marlow passò da arrabbiato a scioccato in mezzo secondo. Batté le palpebre, la bocca spalancata per la sorpresa. -Dici...sul serio?-
Il ragazzo castano si imbarazzò ancor di più mentre annuiva lentamente con la testa.
A quel punto Kiran sorrise e rise sguaiatamente, esattamente come previsto dal giovane Frost.
-Non c'è nulla da ridere- disse Chris, imbronciandosi.
L'altro cercò di contenersi. -Perdonami...è solo che...cavolo! Non lo avrei mai immaginato- si giustificò.
Chris non disse nulla. Aveva appena fatto una pessima figura davanti al suo ragazzo e non c'era proprio nulla da dire.
-Bè...-esordì, Kiran, dopo qualche istante di silenzio. -...prima o poi dovrai farlo, no? Perciò perché non adesso?-
-Perché...ehm...c'è mia zia e...potrebbe entrare in camera in qualsiasi momento e...-
-Ho capito, ho capito, smettila.- Il tono usato dal giovane Marlow risuonò freddo alle orecchie del ragazzo castano.
Kiran gettò uno sguardo al suo cellulare. -Sono le cinque- disse prendendo lo zaino. -Visto che non hai in mente di fare qualcosa, io me ne torno in quel surrogato di casa.- E senza aggiungere altro, il moro imboccò la porta e uscì da quella casa.
Chris rimase fermo ad osservarlo mentre si allontanava e ci stava male, anzi...malissimo. Da quando stavano insieme, quella era la prima volta che vivevano un momento del genere e faceva davvero schifo.
Tutta colpa sua. Lo sapeva bene, il giovane dagli occhi color nocciola. Sapeva di essere la causa di quello schifo ma non aveva potuto evitarlo. Non si sentiva pronto per fare l'amore con un ragazzo. Era già abbastanza strano esserci fidanzato. Doveva ancora abituarsi all'idea e non era affatto facile.
Forse non lo sarebbe mai stato o forse si.
Solo il tempo glielo avrebbe detto.

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora