Prologo

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Magic comes with a price.

Francia 1712

"Corri Willow, non fermarti. Vai dove ti ho spiegato" mi esorta apprensivamente mia madre.

Un rumore ancora maggiore di urla e chiasso proviene dall'esterno e senza capire il motivo presi la mia piccola sacca e percorsi la porta sul retro.

L'erba era stata inumidita dalla notte che torreggiava sulla mia piccola cittadina.

Era notte fonda quando mia madre, pochi minuti fa, mi aveva svegliata di soprassalto e costringendomi a scappare.

Dal suo tono urgente avevo capito che qualcosa non andava, ma mi limitai a seguire le sue istruzioni e ad entrare nella foresta.

La luna piena quella notte splendeva radiosa, indipendentemente da ciò che stava accadendo sulla terra.

I rami mi tagliavano le gambe come rasoi ma non mi fermarono, non potevo. La mia destinazione era nascosta nelle profondità della foresta e un paio di sterpaglie non mi avrebbero fermata.

I minuti passavano, il freddo mi era entrato ormai nelle ossa e i tremori si intensificarono nel mio corpo, costringendomi a correre più velocemente e con meno attenzione a dove posavo i piedi nudi.

Nella mia misera camicia da notte stavo percorrendo il bosco e nonostante le storie che giravano per il paese su un terrificante mostro che abitava proprio nell'entroterra boschivo.

Un passo dopo l'altro passai la maggior parte degli alberi con la voce disperata di mia madre che mi otturava i pensieri.

Finché un rametto non si spezzò e io ne sentì il rumore.

"Chi è? Chi va là?" Urlai nel buio totale, la luce lunare non toccava così in fondo nella boscaglia.

"Willow? Sei tu?" Rispose la voce femminile in avvicinamento.

"Sono io Sahira"

Le mie parole sono uscite fioche e lievi a contatto con la sua mantella calda.

"Cosa ci fai qui a quest'ora?"

"Mia madre mi ha svegliato nella notte e mi ha detto di scappare da voi, penso l'abbiano scoperta"

"È terribile tesoro, vieni con me, sei gelida" replica attirandomi tra le sue braccia prima di elevare un tornado di foglie.

Quando mi lasciò andare, pochi secondi dopo, ero in un villaggio abitato da tante piccole tende, illuminate esternamente ed internamente da focolari luminosi.

Una decina di donne si precipitò verso di noi e dopo un lieve sorriso incoraggiante Sahira mi lasciò alle sue sorelle.

Le nostre sorelle.

Tutte insieme mi coprirono con coperte ed una mantella per poi spingermi in un'accogliente tenda, più grande rispetto alle altre.

"Piccola Willow, ho sentito cosa ti è successo"

A parlare è Sabrina, capo delle streghe rosse della periferia Francese.

Donna alta e magra, dalla carnagione olivastra e lunghi capelli rossi. I suoi occhi azzurri brillavano e riuscivano ad ammaliare chiunque.

Le streghe sono sempre esistite, ma si sono nascoste per secoli.

Da diversi anni gli umani ci cercano e ci uccidono, sotto l'accusa di andare contro alle loro credenze cristiane. Ciò che non sanno è che molte delle loro mogli sono come me.

Esistono diversi categorie di streghe.

Streghe gialle, verdi, blu e rosse. E poi quelle nere ovviamente, ma nessuno parla mai di loro.

"Le gialle sono coloro che guariscono.
Le verdi sono coloro che creano.
Le blu sono coloro che preservano.
Le rosse sono coloro che distruggono"

Erano queste le parole che mia madre mi ripeteva sempre.

Le rosse erano le più rare e le più forti, io sono una di loro.

Ogniuna di noi nasce con un tatuaggio in una parte del corpo che ci distingue per il tipo di strega che siamo.

Sul mio interno coscia è marchiato un fuoco ardente.

Mia madre è una strega blu, motivo per il quale so che anche dopo la sua morte lei perseguiterà per l'eternità chi le ha fatto del male. Chi l'ha strappata troppo presto da sua figlia.

Una particolarità delle streghe rosse è la loro immortalità, finché qualcuno non ci uccide noi rimaniamo giovani nei secoli.

"Sei pronta ad entrare nella congrega?" Mi domanda Sabrina voltandosi e squadrandomi dall'alto in basso.

Sollevo la mano con il palmo rivolto al tetto della tenda "lo sono sempre stata"

Senza esitare mi lacera la pelle del palmo e ne sgorga del sangue scarlatto. Pratica lo stesso taglio sulla sua mano per poi unirla alla mia.

Un dolore si espande sulla mia mano, lo ignoro.

"Willow Vert, figlia di Endor Vert, sei ufficialmente una strega della congrega rossa. Onorerai la tua posizione fino al tuo ultimo respiro?"

"Fino al mio ultimo respiro"

The spell of memories and timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora