The spell of memories and time

Capitolo 24

Willow pov

"Per quale maledetto motivo non bevete sangue?" Domando con voce decisamente elevata. Siamo nell'ufficio del mio capo tutti e quattro, a casa, sani e salvi. Keir ed io ci stiamo urlando contro, un comportamento strano da lui. Mentre Luna e Raven rimangono in silenzio in disparte, è la scelta migliore.

"Perché gli hai dato il grimorio Willow? Sono un passo più vicini a ciò che vogliono per colpa tua" replica con tono di voce per nulla pacato e controllato. I suoi occhi rossi risaltano nettamente sulla sua carnagione pallida, sono presenti da quando ha bevuto il mio sangue.

"Colpa mia?" Esclamo sconcertata dalle sue parole "ho cercato di guadagnare tempo perché poteste fare qualcosa, non gliel'ho certo ceduto facilmente"

"Perché hanno bisogno di te?"

"Come faccio a saperlo Keir? Ti ricordo che fino ad un mese fa volevano uccidermi e ci sono andati anche molto vicini"

"Sei sicura di non avergli dato il grimorio per fare il loro gioco ed aiutarli?" Mi accusa con tono sospettoso.

"Keir-" inizia Raven tentando di fermare la discussione.

"Non so tu cos'abbia ma non azzardarti mai più a dire una cosa simile" replico con tono infervorato e gelido contemporaneamente. Come si permette a dire certe assurdità? Sono talmente tanti i motivi per cui è sbagliato ciò quella frase, che non so nemmeno da dove iniziare.

Dopo aver lanciato un'ultima occhiata furente alle sue iridi scarlatte, giro sui tacchi ed esco, Luna mi segue senza esitare e torniamo in camera in religioso silenzio. Io ancora infuriata e lei terrorizzata dagli avvenimenti delle ultime ore. Ci cambiamo rapidamente e quando la cameriera ci viene ad informare che la cena sarà servita tra un'oretta la calcoliamo poco.

La mia migliore amica è seduta sul suo materasso mentre preparo una mistura di oli, spezie e foglie per curare il taglio sul collo e i lividi che le circondano i bicipiti. Spalmo un miscuglio sulle botte e le copro con delle bende per poi passarci vicino la mano riscaldata dalla magia e posarla sopra la garza, aiuta l'assorbimento. Per il collo unisco dei fiori viola essiccati, che da vivi hanno uno straordinario profumo, a dell'olio invecchiato e delle foglie di cedro.

La mistura viola emana un odore per nulla invitante, la sua consistenza quasi gelatinosa lo rende veramente schifoso, ma è un rimedio infallibile per tagli di piccola entità. Non siamo streghe guaritrici, non possiamo curare con la nostra magia ferite superiori a dei tagli da carta, ma possiamo preparare centinaia di composti che accelerano il processo di guarigione.

Mi avvicino a Luna e le stacco il grande cerotto che ha posto sulla ferita. Il sangue l'ha lievemente imbevuta e non sembra ancora completamente cicatrizzata. Passo un dischetto di cotone che avevo precedentemente unto di disinfettante e soffio quando vedo spuntare un tono di dolore sul suo viso. Stendo con il dito la gelatina color melanzana e la lascio libera all'aria, deve seccarsi.

"Grazie" afferma mentre sistemo il casino che ho disseminato preparando gli intrugli.

"Nulla, attenta con i capelli"

Annuisce lievemente con sguardo perso sul muro. La lascio meditare su ciò che è successo oggi mentre torno nella mia camera con due ciotoline in mano. Quando la mia migliore amica non mi vede più, lascio la presa sulla mano destra e sostengo il peso solo con quella sinistra. Mi chiudo nel bagno e finalmente scosto la felpa dal mio braccio, un alone viola che prende tutto il polso per diversi centimetri si estende sotto i miei occhi, stendo la stessa mistura che ho applicato su Luna e la copro con una garza per poi riscaldarla.

Un sollievo immediato mi si protende sulla zona interessata e sento le erbe fare il loro effetto. La mano di Kierian sul mio polso era talmente salda che mi ha lasciato un evidente livido, non volevo preoccupare ulteriormente la mia migliore amica, già scossa, motivo per il quale non saprà nulla di tutto ciò. Scendiamo per la cena dopo una mezz'oretta in cui ho lavato le ciotole e sistemato gli ingredienti delle lozioni.