Capitolo 15

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Keir pov

"Vado un attimo in bagno" sono le parole di Willow. Sposto la mano dal suo fianco e la lascio allontanarsi, lanciandole involontariamente un'ultima occhiata mentre esce dalla grande sala. Lasciare che vaghi senza che sia con lei non mi piace per nulla come idea, ma non posso starle troppo con il fiato sul collo.

"Sicuro di non stare insieme a lei?" Mi domanda l'uomo di fronte a me, il signor Mikelakos, ci conosciamo dal tardo ottocento. Le poche cose che so di lui mi bastano e non ritengo necessario frequentarlo più di una volta l'anno per ovvi motivi.

"Se fosse così, ti garantisco che me lo ricorderei" una risposta semplice che rivela ben più di ciò che avrei gradito.

"Qualunque sia il vostro rapporto ti consiglio di tenertela stretta, hai bisogno di una forza della natura come lei" commenta Ivory, cosa dovrebbe significare questo? La conosce da si e no mezz'ora.

Accenno una risposta con il capo e con una futile scusa mi allontano da loro, dov'è finita Willow? Perché non torna?

Mi dirigo rapidamente verso l'ingresso ed ignoro la voce languida di Verena che mi invita a seguirla nella sua camera. Davanti al bagno non sembra essere successo nulla, non ho per nulla voglia di rovinare il mio smoking appena confezionato. Attendo una manciata di minuti appoggiato al muro di fronte al bagno, non esce nessuna strega di mia conoscenza, mi allarmo.

Ento rapidamente nella stanza, una serie di porte chiuse si piazzano davanti a me, nessuna di loro nasconde una strega di mia conoscenza.

Sblocco il cellulare e seleziono il contatto, uno, due squilli e risponde "Cos'è successo?"

"Di alla tua strega di trovare la sua migliore amica e di fare in fretta" esclamo in risposta a Raven.

Nel giro di cinque minuti l'altra donna che alloggia a casa mia sta praticando l'incantesimo in vivavoce con me. Parole incomprensibili escono dalla sua bocca e la sua voce, solitamente dolce e gradevole, muta e passa ad una più fredda e antica. La lingua delle streghe mi è sempre stata incomprensibile, come ad ogni estraneo alle loro congreghe.

So della loro esistenza fin dalla più tenera età, quando avevo ancora una famiglia unita. Vivevano nel nostro palazzo e a corte era sempre auspicabile avere almeno una strega, rimuovevano diverse rogne, poi tutto ha iniziato a degradarsi.

"Non riesco a trovarla" esclama frustrata la ragazza "qualcuno la sta nascondendo, sento la firma magica"

"Ritenta" replico a denti stretti, è stata rapita e nel loro arsenale hanno una strega potente. Devo trovarla velocemente.

Sento il suo sospiro concentrarsi ancora, pensare a lei più intensamente e ripetere la formula con caratteri più scanditi, nulla.

Senza fiatare si alza, presumo per prendere qualcosa "cosa cerchi in quel vecchio baule?" Domanda Raven alla ragazza.

"Willow ci custodisce i suoi cristalli e i suoi amuleti, la luna piena è ancora troppo lontana per poterla sfruttare" afferma tornando a sedersi sul pavimento dov'era pochi attimi prima "mi servirà un coltello"

Seguono fin troppi secondi di silenzio nei quali non so cosa stia accadendo "cosa sta succedendo?" Domando in prenda a diverse domande.

Chi è il suo rapitore? Perché ora? Era nella sala? Perché l'ho lasciata sola? Cosa mi è saltato in testa?

"Sto cercando di incrementare la mia magia ma senza un evento celeste abbastanza potente non potrò superare la barriera?"

"Barriera? Spiegati" replica Raven senza troppe cerimonie.

The spell of memories and timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora