Capitolo 17

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Willow pov

Un'altra infernale settimana è giunta al termine e niente potrebbe rendermi più felice. Tra poco più di due settimane è natale e tutti decidono di fare ordini in questo periodo, il cellulare della mia scrivania non ha fatto altro che squillare e non sapevo più in che modo dire che l'ordine non sarebbe arrivato in tempo.

Per quanto riguarda la mia vita personale non è successo assolutamente nulla ed è la cosa peggiore. L'ansia mi snerva, guardo con sospetto ogni individuo che mi cammina vicino per strada o che semplicemente fa il mio stesso percorso.

Gli angoli bui sono diventati terribilmente inquietanti e anche uscire sulla terrazza all'ultimo piano della casa mi risulta un'impresa ardua per via della foresta circostante che può nascondere chissà quali mostri.

Vivo in questo stato da lunedì, ed oggi è venerdì, per la precisione l'ora in cui i comuni mortali si ritrovano nei bar per festeggiare o passare tempo insieme. Ma io lavoro per Keir Volkov, motivo per il quale sono ancora in ufficio a compilare carte su carte che poi dovrò fargli firmare.

Ogni ordine deve essere accompagnato da una scheda tecnica con le specifiche del prodotto, vari codici e la provenienza di ogni pezzo, schede che io stessa devo compilare e portare al mio capo per essere firmate e quindi approvate. Come già detto siamo sommersi di richieste e solo oggi ho riempito circa duecento specifiche.

Proprio ora schiaccio il tasto 'invio' e il tutto va in stampa. Sono le sette e mezza di sera e l'unica cosa che vorrei è mangiare pop corn in pigiama, guardando un film. Per aggiungere peso a tutta questa situazione il ciclo è previsto tra qualche giorno e mi provoca dei dolori lancinanti.

La mia fortuna è che sono sporadici e durano pochi secondi, cosa che mi rende possibile vivere comunque la mia vita, anche se preferirei non averne. Bello essere immortali, finché non scopri che il ciclo rimarrà comunque e che soffrirai per trecento anni, per fortuna esiste la medicina moderna a rendere più accettabile la nostra vita.

Per chi è un pò confuso ora spiego-

Ma a chi stai parlando scusami?

Alle mie altre personalità, ora zitta.

Come dicevo, per chi ha bisogno di chiarimenti ora vi spiego. Le streghe immortali sono esseri vivi, completamente diversi dai vampiri che sono morti e rinati. Nel loro caso le mestruazioni non saranno più un problema, ma per noi è tutt'altro discorso. Nel nostro caso non c'è stata morte, semplicemente ad un certo punto della vita smettiamo di invecchiare e rimaniamo eternamente con il corpo che abbiamo in quel momento.

Questo 'blocco' avviene casualmente su ognuna di noi ed è deciso dalla natura, non si può controllare. Nel mio caso sono bloccata a 23 anni dal 1723, una simpatica coincidenza.

Finalmente la fotocopiatrice termina il suo lavoro e mi alzo per prelevare i fogli caldi. Con i miei lunghi pantaloni a palazzo, il maglione verde e dei tacchi che un comune mortale definirebbe vertiginosi, mi dirigo alla porta dell'ufficio del mio capo, busso e al suono di assenso della sua voce abbasso la maniglia ed entro.

Poggio il plico di centotrentadue fogli sulla scrivania e mi siedo su una delle sedie di fronte, mentre attendo che le sigli una per una. Aspetto una decina di minuti e finalmente termina il lavoro "preparati che torniamo a casa" mi informa mentre recupero il blocco.

"Certo" replico uscendo. Mentre mi vesto ripenso a questa settimana appena trascorsa. Il nostro rapporto non si è evoluto molto, non ignora la mai esistenza, ma non è nemmeno lontanamente simile al suo comportamento di domenica.

Accetto la situazione senza dire nulla, sono divisa tra l'orgoglio ferito e una parte molto più intima di me che è ferita dal suo comportamento altalenante. Lo vedo raggiungermi e chiamo l'ascensore che in poco tempo ci riporta al parcheggio sotto l'ufficio, poco distante vedo già la vettura con cui tornerò a casa e mi posiziono rapidamente sul sedile del passeggero.

The spell of memories and timeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora