Introduzione

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La parola "strega" deriva dal latino "stryx" o "strige" che riporta agli animali notturni, come i barbagianni. Le streghe sono inoltre descritte come donne dotate di sapienza(motivo per cui vengono associate proprio al barbagianni). Proprio questi animali sono devoti ad una delle prime streghe della storia, la dea Atena, altro motivo per cui sono simboli di sapienza(Atena è la dea greca della sapienza, delle arti, della strategia in battaglia e protettrice della città di Atene in Grecia).

Originariamente la strega era vista come una creatura piena di saggezza e conoscenza. Nell'antichità venivano viste come sacerdotesse e detentrici di magia buona, per questo motivo le donne nelle antiche culture pagane erano considerate come il ponte tra Dio e l'uomo. Questa credenza deriva dal fatto che fossero molto più connesse ai cicli della natura e della luna, inoltre, essendo donne, conoscevano molto meglio questi cicli rispetto agli uomini perché li vivevano in prima persona(scientificamente parlando). Queste donne si riunivano quindi nel cuore della notte nelle foreste per cerimonie e riti.

Una delle divinità vicina a questa figura era la Morrigan, conosciuta anche come 'La Fata Morgana'. La sua origine è celtica e significa "grande regina" o "grande madre".

Ritornando per un secondo alla mitologia greca, questa figura viene spesso associata ad Artemide(dea della caccia, degli animali selvatici, della foresta, del tiro con l'arco. E' anche la dea delle iniziazioni femminili e della luna, protettrice della verginità e della pudicizia) o ad Ecate(dea della magia e degli incroci ed era la potente signora dell'oscurità, regnava sui demoni malvagi, sulla notte, la luna, i fantasmi, i morti. Era invocata da chi praticava la magia nera e la necromanzia)

Altra caratteristica della nostra Fata Morgana è il dono di essere una mutaforma, questo le rende possibile trasformarsi in qualsiasi cosa a suo piacimento, invecchiare o ringiovanire(viene per questo associata alla figura del druido). Ciò in cui le piaceva più trasformarsi però era la figura del corvo.

La Morrigan non era il ritratto della dolcezza, era una divinità spietata e terribile, conosciuta per il suo spirito guerrafondaio e per il suo appetito sessuale insaziabile. Veniva invocata alla fine di una battaglia e si dicesse che si presentava sotto forma di corvo per banchettare con i corpi dei morti.

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