CAPITOLO 6

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JIMIN

"Sto attraversando Times Square adesso." Spostai il telefono da una mano all'altra cercando di camminare attraverso l'ammasso di gente sul marciapiede.

"Okay, io sono dal parrucchiere. Voglio cambiarmi un po' il look." Disse la voce acuta di Minho. Potevo sentire nel sottofondo rumori di phone e spazzole.

"Va bene. Cos'è ti stai facendo i colpi di sole?" Domandai aggrottando la fronte. Minho non aveva mai fatto niente ai suoi capelli, ce li aveva avuti sempre castani e liscissimi.

"Si,mi ero stufato. E comunque mi sono fatto fare anche un nuovo taglio!" Potevo immaginarmelo mentre sorrideva specchiandosi in uno specchio. O in un vetro. O in qualsiasi cosa dove poteva vedere il proprio riflesso.

"Non vedo l'ora di vederti!" Feci una finta voce esaltata. Non ero molto emozionato al fatto che si stesse facendo i capelli più chiari, beh come minimo speravo che non si facesse biondo del tutto. Come me.

Rise. "Dove stai andando?"

"A casa. Devo vedere mia mamma di nuovo, ultimamente sta lavorando come una pazza per la nuova collezione e voglio aiutarla." Mi fermai un attimo nel notare un cumulo di gente messa in cerchio intorno a qualcosa nel bel mezzo della strada. "Ti chiamo dopo Minho. Ciao."

Non diedi tempo di rispondere che attaccai, la curiosità ebbe la meglio e mi infilai in mezzo alle persone per vedere cosa stessero guardando. Cercai di vedere qualcosa attraverso i buchi tra le teste della gente, ma ero troppo basso e non vedevo niente. Poi mi concentrai meglio e sentii una voce venire dal centro del cumulo.

"You mean to me what I mean to you and together baby, there is nothing we won't do."

Riconobbi la canzone, With you di Chris Brown. Il ragazzo cantava molto bene, prendeva tutte le note alte e basse e accompagnava la sua voce melodica con solo una chitarra. Sembrava una voce familiare, ma non riuscivo a riconoscerla del tutto.

Due signori uscirono dall'accumulo, così mi infilai velocemente e dopo un paio di 'scusatemi' mi ritrovai in prima fila. La mia bocca per poco non cadde a terra nel vedere il ragazzo. Nonostante stesse guardando giù verso la chitarra, probabilmente imbarazzato da tutta la gente che lo fissava, riuscii a riconoscere a chi appartenessero quei capelli corvini. Questa volta non ce li aveva tirati in su come al solito, ma erano lasciati giù disordinatamente sulla fronte.

"Oh girl! I don't want nobody else. Without you there's no one left then, you're like Jordans on Saturday. I gotta have you and I cannot wait now. Hey, little shawty, say you care for me. You know I care for you. You know...that I'll be true. You know that I won't lie. You know that I will try, to be your everything."

Ascoltai la sua bellissima voce e rimasi estasiato dal fatto che riuscisse a cantare così bene. Ai suoi piedi c'era la custodia della chitarra, e a giudicare da tutte le monete e le banconote dentro, si poteva dire che stesse facendo un buon lavoro.

Finì la canzone passando le dita per l'ultima volta sulle corde della chitarra. E tutti cominciarono a fargli complimenti e ad applaudire. Qualcuno gli lasciò qualche soldo in più e lui ricambiò ringraziando con grandi sorrisi.

Quando ormai la gente se ne stava andando mi avvicinai a lui, facendo cadere qualche moneta nella custodia. Alzò lo sguardo mormorando un gentile 'grazie', ma quando mi vide cambiò totalmente espressione.

"Jimin?" Domandò quasi in shock, prendendo tutti soldi e infilandoli in una busta.

Annuii e sorrisi. "Hai una bellissima voce, Jungkook ." Mi complimentai.

B.R.O.N.X (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora