JUNGKOOK
"Aspetta, non mi hai dato il bacio del mattino." Dissi prima che potesse uscire dalla macchina turbato a causa mia, ero stato un cretino fin da quando aveva accennato alla mia esperienza con le lotte. In tutta onestà, non avrebbe dovuto infastidirmi perché non stava mentendo, ma il modo in cui l'aveva detto mi aveva fatto sentire male.
Si voltò e si sporse timidamente per posare un casto bacio sulle mie labbra. Riuscii solo a sentire un vago sapore di caffè prima che si allontanasse.
"Lo chiami un bacio questo?" Aggrottai le sopracciglia insieme e misi il broncio, facendolo ridacchiare.
Annuì. "Farò tardi a scuola,ci vediamo dopo." E con un ultimo sorriso corse verso l'entrata della sua scuola, trovando ad aspettarlo Taehyung
"A dopo, piccolo!" Urlai dal mio finestrino mentre acceleravo, facendolo voltare e sorridere.
JIMIN
Sbadigliai mentre le mie dita giravano la pagina del libro che avevo fra le mani. Sistemandomi sul divano, mi concentrai di nuovo su Mr. Darcy ed Elizabeth. Orgoglio e pregiudizio mi piaceva davvero,ma la mia mente continuava a correre indietro alla notte con Jungkook e all'interrogatorio al quale ero stato sottoposto da Taehyung.
<<"Per favore non dirmi che ha dormito da te ieri sera" era stata la prima cosa che mi aveva domandato quando mi aveva visto scendere sulla sua macchina quella mattina. Quando avevo annuito alla sua domanda, iniziò a strillare e ad abbracciarmi ripetendo costantemente quanto fosse fiero di me. Aveva anche notato il succhiotto sul mio collo nonostante la quantità di correttore che avevo usato per nasconderlo.>>
Dei passi veloci provenienti dalle scale attirarono la mia attenzione, distraendomi ancora dalla mia lettura.
"Chim, il tuo telefono sta suonando." Annunciò Minjun dalla soglia del soggiorno, sostenendo in mano il mio telefono.
"Chi è?" Domandai alzandomi dal comodo divano color crema, accigliandomi perché non aspettavo nessuna chiamata. Non a quest'ora quantomeno.
"C'è scritto Hoseok." Rispose, corrucciando le sopracciglia confuso.
"Oh." Mormorai posando con cura il libro sul tavolino e lo raggiunsi.
Fece spallucce e mi consegnò il telefono, tornandosene nella sua stanza. I miei genitori non erano ancora a casa e Jihyun era a dormire da un suo amico quindi eravamo solamente io e Minjun.
Guardai lo schermo per qualche secondo, domandandomi perché diavolo Hoseok mi avrebbe dovuto chiamare a quest'ora.
Non appena risposi, la sua voce parlò con urgenza. "Jimin! Ho bisogno del tuo aiuto." Disse prima che potessi anche solo farfugliare un saluto.
"Ciao, Hoseok, come stai? Io bene, grazie per avermelo chiesto." Risposi con voce atona e irrisoria ma non ebbi l'effetto che mi aspettavo.
"Jimin, è una cosa seria." Il tono della sua voce mi spaventò un poco. "Abbiamo bisogno del tuo aiuto, beh, Jungkook ha bisogno del tuo aiuto." Al citare del suo nome le mie orecchie si drizzarono.
"Di che parli?" Domandai, temendo di già ciò che stava per uscire dalla sua bocca.
"Ascolta, non spaventarti, ma è alla stazione di polizia qui nel Bronx. Ed è in arresto." Spiegò con voce ansiosa.
Non risposi per un po'.
"Jimin, sei ancora lì?"
"Hoseok, se questo è uno scherzo, non è divertente." Dissi lentamente, riluttante al credere a ciò che aveva detto.
STAI LEGGENDO
B.R.O.N.X (Jikook)
RomanceTralasciando il fatto che tutti e due vivono a New York, Jungkook e Jimin non hanno niente in comune .Mentre Jungkook fa l'impossibile per sopravvivere, Jimin ha qualsiasi cosa ogni ragazzo possa desiderare, o perlomeno lui pensa di avere tutto. Cos...