CAPITOLO 17

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JUNGKOOK

Un grande sorriso prese posto sul volto di Jimin e, distrattamente, le mie labbra lo imitarono. Questo doveva essere il momento più romantico che avevo condiviso con una persona. Non sono propriamente un tipo romantico, ma con lui... non so, è semplicemente diverso.

"Su, torniamo alla tua festa. Ti stai perdendo il tuo compleanno." Presi la sua mano e lo portai alle scale che avevamo precedentemente sceso, ignorando il suo accigliarsi.

Gli era davvero piaciuto così tanto il regalo? Una sensazione di orgoglio mi pervase. Pensavo avrebbe preferito qualcosa di prezioso ma sembrava che realmente non era così superficiale come all'inizio avevo creduto.

"Odio le scale." Mormorò una volta che fummo dentro la macchina. Risi ricordando come si era lamentato di casa mia e di come non avesse un ascensore.

"Ma ho amato la tua sorpresa." Mi indirizzò un timido sorriso. "Mi ha migliorato la serata."

"Ne sono felice." Gli sorrisi di rimando.

Sulla strada di ritorno all'hotel, parlammo del più e del meno e cantammo le canzoni che trovammo alla radio. Dovetti consegnare ancora la macchina a quel valletto dell'hotel che l'aveva parcheggiata prima e successivamente prendemmo l'ascensore per il 46esimo piano. La pila di regali era divenuta più alta e c'era una coppietta che pomiciava li accanto, ignari del nostro arrivo.

Jimin aggrottò disgustato le sopracciglia prima di scuotere la testa e prendere la mia mano per condurmi all'interno della sala del party. Non appena aprimmo la porta, Taehyung si lanciò addosso all'amico.

"Grazie a Dio stai bene, Chim. Dove diavolo eri?" Lo rimproverò prima di notare la mia presenza dietro di lui. "Oh, avrei dovuto sapere che fossi con Jungkook ."

Potei quasi vedere Jimin arrossire anche sotto le luci da discoteca.

"Non preoccuparti Taehyung, mi sono preso cura di lui." Portai con naturalezza il mio braccio attorno alle spalle di Jimin, facendo crescere un ghigno sulla faccia di Taehyung.

"Sicuro." Rise. "Ad ogni modo, il karaoke è appena iniziato. Devi cantare, Chim." Gli prese la mano e cercò di trascinarlo sul piccolo palco dove un ragazzo biondo dall'aria alticcia stava cantando Single Ladies di Beyoncé con un insopportabile e stridente voce. Liberai Jimin dal mio braccio così da permettere a Taehyung di portarlo sul palco.

"Cosa? Non canterò davanti a tutte queste persone." Andò nel panico. "Non so cantare." I suoi piedi si impiantarono nel suolo, le sue braccia opposero resistenza.

"Oh andiamo, sarà divertente." Taehyung brontolò.

"Solo se anche tu canti." Disse, indirizzando le sue parole a me.

"Io?" Domandai perplesso.

"Ah-ha. Almeno tu sai cantare."

Esitati per qualche secondo ma pensai che sarebbe stato divertente vederlo cantare.

"Okay." Accettai. Lo incitai a salire sul palco con una mano, cercando di nascondere il mio divertimento.

Taehyung fregò di mano il microfono al ragazzo e lo spinse ad andarsene."Ora, il festeggiato canterà per noi." Disse raggiante mentre Jimin divenne rosso e nascose il viso. Era così carino.

La gente iniziò ad esultare e ad urlare commenti lusinghieri verso di lui. Alzai gli occhi al cielo e aspettai che scegliesse una canzone. Le prime note della melodia mi erano sconosciute, non avevamo gli stessi gusti musicali quindi sapevo che non avrei saputo riconoscerla.

All'inizio, la sua voce fu sottile e tremante ma non suonava così male come quella volta in macchina.

The day I first met you,
you told me you'd never fall in love.
But now that I get you I know fear is what it really was.
Now here we are, so close yet so far. When will you realize, baby,
Haven't I passed the test?
I'm not like the rest?

B.R.O.N.X (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora