CAPITOLO 15

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JIMIN

Uscii dalla macchina di Jungkook totalmente arrabbiato, sbattendo i piedi contro il pavimento mentre camminavo con forza e violenza del tutto innecessarie. C'erano diversi motivi nascosti dietro la mia rabbia.

Ragione uno: Mi ero appena comportato da totale stronzo con Jungkook.

Ragione due: Mi sono comportato da stupido insensibile ieri avendo fatto cioè che ho fatto.

Ragione tre: Ero deluso da me stesso e avevo riversato il tutto su Jungkook, e adesso che ci ripenso mi sento ancora peggio.

Avevo pensato di tornare indietro e scusarmi ma, quando mi ero girato la macchina non era più li. E comunque dovevo andare a scuola, già ero in ritardo per la seconda ora.. Mi sentivo triste e volevo solamente buttarmi per terra e mettermi a palla nel mezzo della strada per piangere ma impedii alle lacrime di scendere.

Camminai il resto della strada verso la scuola ed entrai di nascosto usando una delle entrare laterali in modo che il bidello all'entrata non mi vedesse,andai direttamente al mio armadietto, pregando che al suo interno avessi qualche vestito di ricambio, anche di educazione di fisica. I corridoi al momento erano vuoti visto che gli alunni erano già in classe. Avevo circa 10 minuti prima che la campanella suonasse, così cercai di fare tutto velocemente. Mettendo la combinazione dell'armadietto, lo aprii e presi la mia borsa da ginnastica.

Nello stesso attimo in cui la portiera metallica si chiuse, venni felicemente accolto dalla faccia del mio migliore amico Taehyung appoggiato al suo armadietto. Che era di fianco al mio.

"Dio, Tae." Sussurrai facendo un respiro profondo. Fortuna che mi aveva trovato lui e non qualcun altro, altrimenti sarei stato fregato.

Mi guardò in modo sospetto. "Quindi tu hai dormito da Anna ieri?" Alzò le sopracciglia.

Aprii la bocca confuso, ma la realtà era che non sapevo cosa dire.

"Ho chiamato a casa tua e tua mamma me lo ha detto." Mi spiegò. "Però strano che Anna ci fosse alla prima ora,mentre tu non c'eri. E di certo non sei tornato a casa visto che non hai cambiato i vestiti,sono gli stessi di ieri." Notò il mio abbigliamento. "Vuoi spiegarmi?"

"Vorrei, ma prima devo cambiarmi."

"Okay andiamo in bagno. La campana suona tra 5 minuti." Usò un tono serio che mi fece capire che fosse arrabbiato con me.

"Perchè non eri in classe?"

"Avevo chiesto il permesso per andare in bagno."

Entrammo in un bagno e chiudemmo a chiave,mi levai il cappotto e lo appesi li vicino. Levai il dolcevita e lo porsi a Taehyung. Frugai nella borsa di ginnastica e trovai un golfino blu che misi sopra la canotta,ma con gli stessi pantaloni di ieri, il look era praticamente lo stesso. Dovevo cambiare il sotto. Trovai dei pantaloni della tuta, ma mi rifiutai categoricamente di metterli.

"Questo maglione puzza di alcool." Constatò annusando il capo. "Che cosa cavolo hai fatto Park Jimin?"

"Ti ho detto che ti spiego dopo e non chiamarmi cosi."

"Tieni mettiti le mie scarpe e io mi metto le tue, così almeno risulterà un abbigliamento un po' diverso da quello di ieri."

"Come sto?"

"Non uno dei tuoi migliori abbinamenti.." Storsi gli occhi. "Ma è passabile."

Annuii, era quello che mi serviva per lo meno. Sistemai tutto il resto nel borsone e uscimmo dal bagno. Taehyung sembrava abbastanza arrabbiato ed ero sicuro che fosse per colpa mia.

Camminai verso il mio armadietto per sistemare la borsa e il cappotto e prendere i libri di storia della lezione dopo. Proprio nel momento in cui Tae e io ci stavamo dirigendo verso le classi una voce chiamò il mio nome, facendomi fermare.

B.R.O.N.X (Jikook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora