«Mi prometti che non darai di matto se ti racconto questa cosa?»
Ho dato appuntamento a Lola in un bar a Oxford Street per parlarle di me e Lando. Merita una spiegazione sulle mie scappatelle con lui.
«Perché? Cosa sta accadendo tra voi?» domanda la Bionda, giocherellando con il cucchiaino. «Siamo scopamici». Lola quasi non si strozza con il cappuccino. «Ho sentito "scopamici".»
«Sì. Andiamo a letto. Già da un bel po', in realtà». La mia amica strabuzza gli occhi. Poggia con cautela la tazza sul tavolino, pulisce la bocca con un fazzolettino e mi guarda. «Mi stai prendendo per il culo, non c'è altra spiegazione»
«No, sono seria. È iniziato tutto alla sua festa. Però, se ti racconto cosa ho intenzione di fare, mi devi promettere che non ne farai parola con nessuno». Lola annuisce. «Sto andando a letto con lui solo per farlo innamorare di me e piantarlo in asso. Voglio che provi il dolore che mi ha causato». La Bionda spalanca la bocca. «Che mente diabolica, la tua! Sono dalla tua parte. Lando ha bisogno di una bella lezione»
«L'altro giorno ho trovato un quaderno, una sorta di diario, datato negli anni in cui mi prendeva in giro. Sulla copertina ci sono tre lettere: L, V e K. C'è scritto che da quando suo padre non c'è più è irrequieto e che gli compariva sempre il viso di questa ragazza, che ha scelto me perché ero un bersaglio facile e voleva che reagissi. Non ho letto altro»
«Le lettere sono le iniziali dei vostri nomi: Lando, Victoria e Katie. Devi leggere altro, magari in quel quaderno c'è davvero il motivo per cui ti prendeva in giro e sfruttarlo a tuo favore», consiglia e le do ragione. «Ho letto anche che a Charles piaccio, cioè ai tempi delle medie». Lola dipinge in viso un'espressione che non riesco a decifrare. I suoi occhi azzurri brillano. «Le cose si fanno interessanti»
«Charles sta con Katie»
«Non è una novità. È stata anche con mio fratello prima di Lando». La sua affermazione mi rende perplessa. «Se si avvicina a Carlos le spezzo le gambe», dice minacciosa. «Devo scoprire perché lei e Lando si sono lasciati»
«Secondo me c'entri tu. Insomma, l'ha lasciata non appena ha scoperto che sei dimagrita»
«È successo due anni fa...»
«Vic, secondo me a Lando piaci. Ha capito di aver sbagliato e ha moderato il suo comportamento nei tuoi confronti. Da piccoli siamo tutti un po' svampiti. Poi crescendo ci rendiamo conto dei nostri sbagli».
Non potrei mai piacere a Lando. Non ha mai reso noto di provare qualcosa per me. La chimica tra noi era palpabile alla sua festa. Funzioniamo solo a letto. Poi ha sempre manifestato astio nei miei riguardi. Sarebbe davvero controproducente. Già lo è questa situazione in cui mi sono invischiata.
«Se così stanno le cose sarà un gioco da ragazzi farlo soffrire»
«Sei proprio malefica», ridacchia Lola.
Il mio telefono s'illumina, segnalando un messaggio di Charles.
"Oggi ci sei per Matematica? Abbiamo un altro compito settimana prossima."
La professoressa ha preso il vizio di fissare un compito ogni volta che terminiamo un argomento. A detta sua, dobbiamo essere preparati per i colloqui con i college. Peccato che io non sappia quale facoltà scegliere.
Gli rispondo di sì e blocco il telefono. È sabato, dovrei davvero mettermi a studiare?
«Ora basta parlare di me. Come sta andando con mio fratello?»
«Siamo usciti un paio di volte. C'è...attrazione. Però non ci siamo ancora baciati»
«Bene, dai. Mio fratello preferisce fare le cose con calma».
Lola annuisce, consapevole che sto dicendo la verità. Spendiamo il resto della mattinata in giro tra i negozi a fare shopping. La Bionda si rivela davvero una buona compagnia.
Torno a casa e un odorino di lasagna riempie le mie narici. Non pensavo che mamma si desse alla cucina italiana. Poso le buste in camera e poi vado in cucina.
«Cariño, com'è andata con Lola?»
Mamma non sa nulla del mio passato. Non parlo molto con lei. Ho nascosto ai suoi occhi la sofferenza perché non volevo che si preoccupasse, testarda che sarei riuscita a superare tutto da sola. La aiuto e le parlo di Lola e di quanto stiamo legando nelle ultime settimane. Mi sono fatta un'amica nella seconda metà dell'anno scolastico. tra quattro mesi tutto questo finirà. Il prossimo capitolo da scrivere è il college. Chi mi circonda sa quale lavoro svolgere in futuro. Io mi ritrovo in bilico, non sapendo se scegliere una facoltà umanistica o prendere un anno sabbatico.
Del vociare mi desta dal turbine di pensieri che affollano la mia mente. Papà e Carlos entrano in cucina. Il primo ha una bottiglia di vino tra le mani e saluta mamma con un bacio. A distanza di anni manifestano il loro amore con regali, cene nei ristoranti più lussuosi della città.
Mio fratello mi scompiglia i capelli.
Apparecchio la tavolo e pranziamo, parlando del più e del meno. Papà verso un terzo bicchiere di vino e mamma lo redarguisce. «Tesoro, non bere troppo». L'uomo liquida la sua affermazione con un gesto della mano.
Ciò che non ho mai menzionato è che papà beve, troppo secondo me. Non manca il vino a tavolo e le bottiglie di Champagne che stappa quando lo invitano a cena. I risultati degli ultimi esami sono un po' preoccupanti e lui non se ne cura più di tanto.
«Giovedì è il vostro compleanno. Cos'avete intenzione di fare?» domanda mamma curiosa. «Non so. Avevo intenzione di organizzare una festa», dice mio fratello.
Un ricordo mi investe.
«Vic, coraggio! Non posso festeggiare da solo il compleanno», insiste Carlos da dietro la porta. «Non voglio»
«È per Lando? Non dargli retta».
Certo, per lui è tutto facile. Apro la porta e lo guardo arcigna.
«Di' a quel coglione del tuo migliore amico che può farsi fottere», sbotto. Mio fratello spalanca la bocca, sconvolto dalle mie parole.
«So che sono pessimo, ma dovresti venire in pizzeria. Sei mia sorella. Abbiamo sempre festeggiato insieme».
Gli occhi dolci e il labbruccio mi fanno cedere.
Nel giro di qualche ora siamo in pizzeria, una a Regent Street. Sono qui controvoglia. Maledetto Carlos e il suo modo di persuadere le persone!
C'è qualche nostro compagno di scuola, Lando, Alex, Charles e...Pierre. Dio, perché è qui? Con quale coraggio mio fratello l'ha invitato dopo l'umiliazione che mi fa inflitta il suo migliore amico? E perché mi sta guardando?
Charles, imbarazzato, mi fa gli auguri. Né una stretta di mano, né un abbraccio. D'altronde cosa mi aspettavo? Si è allontanato senza un motivo apparente.
Io e Carlos ci sediamo a capotavola, vicini. Lando è alla mia sinistra, mentre Charles alla mia destra. I due mi guardano. Il primo sornione, il secondo mesto. Pierre è a due sedie di distanza da Charles.
Un cameriere prende le nostre ordinazioni. Per sbaglio Lando fa cadere il bicchiere di Coca-Cola sul mio vestito con le ciliegie, l'unico che ancora mi entra e non mi stringe sui fianchi. Mi alzo di scatto e mi dirigo verso il bagno.
Tampono un pezzo di carta igienica ma la situazione non migliora. C'è una macchia marrone sul tessuto bianco che non se ne va. Sconsolata, torno in sala. Cado rovinosamente a terra. Lando mi ha fatto lo sgambetto.
Tutti scoppiano a ridere, a eccezione di Charles e mio fratello.
«Una festa?» domando circospetta. «Sì, Vic. Qui, a casa, con i nostri amici»
«Oh, quindi io e tuo padre ce ne andremo a cena fuori. Vero, Carlos?»
Papà annuisce distratto. «Sì, tesoro. Stavo pensando di andare a Notting Hill...»
Devo procedere con il piano. Devo accelerare i tempi. Lando deve innamorarsi di me. Ma prima ho bisogno di scovare il suo punto debole. E un'idea ce l'ho già.
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Victoria // Charles Leclerc
FanficVictoria è una ragazza la cui vita non è stata per niente facile a causa degli insulti di Lando, il migliore amico di suo fratello Carlos. Charles è quel tipo di ragazzo che ama studiare, e gli viene affibbiato l'incarico di tutor affinché Victoria...