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Due giorni dopo sono in giardino stesa sulla sdraio. Gli occhiali da sole incorniciano il mio viso e mi godo questo sole che compare di rado qui a Londra. Fa caldo, quindi ho indossato il costume e tra un po' mi alzerò per un bagno in piscina. Un trambusto rovina la mia quiete.

Carlos, Charles, Lando, George e Alex escono dal retro, anche loro in costume. Non ci posso credere!

Tolgo gli occhiali e deglutisco alla vista del fisico di Charles. Diamine, ma che mi sta succedendo? Non posso pensare a lui in quel modo. Concentrati, Victoria.

«Tranquilli, levo le tende», borbotto quando mio fratello si paralizza nel notare la mia presenza.

Mi alzo e mi reco dentro, sentendo però lo sguardo di Lando bruciare sul mio fondoschiena.

Al solo pensiero che due sere fa siamo stati a letto mi vengono i brividi.

Prendo una ciotola dalla credenza e inizio a tagliare una banana e due pesche.

«Perché te ne sei andata?»

Sussulto alla voce di Charles. Concentrati, Victoria. Non pensare al suo addome scolpito dagli Dei.

«Non volevo dare fastidio»

«Tu non dai mai fastidio. Almeno, non a me».

Arrossisco. Oh, qualcuno apprezza la mia presenza!

«Non a te, ma a Lando sì», borbotto. «Oh, andiamo! Fregatene di quello che pensa Lando!»

Charles si avvicina e io indietreggio. Cos'ha intenzione di fare?

La mia schiena tocca il bancone e Charles poggia le mani ai lati dei miei fianchi. La sua figura alta torreggia su di me e mi guarda con un'intensità tale da farmi tremare le ginocchia. Sposta una ciocca sfuggita dallo chignon dietro l'orecchio e ricambio il suo sguardo. Perché il cuore batte all'impazzata?

«Io apprezzo molto la tua presenza, sai? Mi piace averti intorno e vederti disperare con gli esercizi di Chimica»

«Charles, che stai dicendo?»

«Sto dicendo che qui c'è qualcuno che non vuole tagliarti fuori. Devo pur sempre conquistare il tuo perdono, no?»

Non so se sia un bene o un male ritrovarci in situazioni compromettenti come queste. Non ho ben inquadrato questi sentimenti contrastanti che provo per lui. Non è normale.

L'occhio mi cade sulle sue labbra, curve in un sorriso divertito. Le nostre bocche quasi si sfiorano ma veniamo interrotti da un pallone che tocca i nostri piedi. Ci allontaniamo sotto lo sguardo di Lando, il quale ha la mascella serrata e le braccia incrociate al petto.

«Alex vuole giocare a pallone. Siete pregati di uscire fuori», dice in tono fermo.

Imbarazzata, esco.

«Eccovi! Dai, unitevi a noi!» esclama George, facendoci un cenno.

Sono tutti in acqua. Charles si tuffa ma io rimango sul bordo.

«Dai, Vic! Non rovinare l'atmosfera!» continua e sbuffo.

Charles mi afferra la caviglia e mi trascina in acqua. Per lo spavento mi aggrappo alle sue spalle e sento le guance andare a fuoco. Dannazione! Sciolgo la presa e Lando lancia la palla a Charles, il quale la afferra prontamente.

«Okay, due squadre da tre. Vic con Charles e Lando e io con George e Carlos», dice Alex, e strabuzzo gli occhi.

Vorrei tanto sotterrarmi. Ci posizioniamo uno di fronte l'altro e Alex dà inizio al gioco. Il braccio di Lando mi colpisce più volte. A quanto pare, siamo entrambi competitivi. A vincere è la mia squadra. Mentre gli altri rientrano in casa per fare uno spuntino, io resto in acqua, sola con Lando.

«C'è qualcosa tra te e Leclerc?»

La sua domanda mi spiazza.

«A te cosa importa? Anche se ci fosse qualcosa tra me e lui non hai il diritto di rompermi l'anima con queste tue uscite», borbotto.

Lando mi spinge dolcemente contro il muretto. Le sue mani scendono sui miei fianchi e mi avvicina a sé. Afferra le mie gambe e se le porta attorno al bacino.

«Passi da me a lui nel giro di qualche giorno. Notevole».

Alcune goccioline scivolano sul suo petto, finendo in acqua. «Sei geloso, Norris?» domando divertita. «Io non sono geloso di niente e di nessuno. Dovresti calmarti un po'»

«Perché? Hai paura che apra le gambe anche a Charles?»

Lando rafforza la presa sui miei fianchi e sorrido sorniona quando capisco che ce l'ha duro.

«O vorresti che le aprissi solo a te?» lo provoco. «Non farmi perdere le staffe, Victoria. Siamo in una fottuta piscina a casa tua con tuo fratello a pochi metri da noi», bofonchia stizzito.

Faccio scivolare una mano sul suo petto, fino a raggiungere l'elastico del costume. Afferro la sua erezione e gli sfioro le labbra.

«Ti stai facendo toccare dalla sorella del tuo migliore amico, colei che un tempo prendevi in giro. Dimmi, ora ti piace avere le mie attenzioni?»

Lando ansima piano. Si avvicina per baciarmi ma glielo impedisco.

«Dimmi: ti piace? Ti è piaciuto scoparmi?» continuo, attendendo una sua risposta che non tarda ad arrivare. «Cazzo, sì. Vuoi sentirti dire questo? Vorrei prenderti proprio in questo momento. Mi stai provocando, Victoria, e non ti rendi conto del potere che eserciti su di me. Contenta ora?»

Sorrido beffarda ed esco dalla piscina.

Avvolgo un asciugamano attorno al corpo e rientro in casa. Chiudo a chiave la porta della mia stanza e vado nel bagno annesso per fare una doccia e indossare poi degli abiti comodi.

Osservo il gruppetto dalla finestra. Pian piano mi vendicherò di Lando Norris. Fosse l'ultima cosa che faccio. 

*****

Capitolo breve e di passaggio. Teniamo d'occhio Charles perché ne vedremo delle belle tra lui e Lando.
I prossimi capitoli saranno lunghetti.
Ci tengo a precisare che questa Fanfiction tratta temi delicati. Cercherò di rendere quanto più implicito possibile delle scene.
Mi farebbe piacere se passaste anche da Atlantis, l'altra FF su Charles che sto scrivendo.
Al prossimo capitolo.
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Victoria // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora