Sono trascorse due settimane dal litigio con Lando e dal bacio che ci siamo scambiati io e Charles. In questi quindici giorni ho riordinato le idee e ho parlato tanto con Lola. Ho bisogno di stare da sola ed evitare il più possibile quei due. Cosa che, a quanto pare, mi sta riuscendo.
Ho chiesto alla prof di Matematica di cambiarmi tutor e affibbiarmi Lola e ha accettato senza battere ciglio. In molti si chiedono perché io e Lando non ci facciamo vedere insieme.
Mio fratello pare compiaciuto da questo allontanamento. Sono certa che lui è a conoscenza della vicenda. È così estenuante...
Dovrei smetterla di serbargli rancore e andare avanti. Non avrei dovuto attuare questo maledetto piano. Avrei dovuto estraniarmi come ho sempre fatto. Tanto, alla fine, Lando negli ultimi due anni non mi ha preso in giro allo stesso modo delle scuole medie.
Sono una testa bacata, c'è poco da dire.
«Settimana prossima ci sono i colloqui con i Rettori del King's e dell'Imperial. Non vedo l'ora!» esclama Lola, contenta. Be', lei sceglierà Psicologia. Io non so cosa mangerò a pranzo, giusto per sdrammatizzare.
Siamo in biblioteca e stiamo studiando. O meglio, sto cercando di farlo. Non ci capisco una ceppa degli esteri. Dannazione! Chiudo il libro di Chimica e mi dedico a Letteratura francese. Proust mi sembra la scelta più adatta in questo momento.
La porta si chiude con un tonfo e l'addetta guarda in modo torvo il diretto interessato. Con la coda dell'occhio osservo Charles camminare a grandi falcate, dietro di lui c'è Pierre. Nessuno dei due mi guarda. Prevedibile. Beffa del destino, anche Lando fa la sua entrata. Ha delle occhiaie che incutono paura ed è vestito interamente di nero. Il dolcevita gli fascia il busto, risaltando i muscoli. Ha anche un accenno di barba e una collana. L'occhio mi cade sulle sue dita inanellate. E pensare che quelle mani hanno toccato parti del mio corpo...
«Sei sicura di non provare nulla per Lando? Quello non è uno sguardo che riservi a una persona che odi», mi risveglia Lola guardandomi con i suoi occhi azzurri fin troppo curiosi.
«Mi piace Charles...»
«Ma non puoi negare l'attrazione che ti lega a Lando. Funzioni meglio con lui. Charles non è adatto a te».
Sospiro. Guardo i diretti interessati seduti a due tavoli di distanza, ognuno per conto proprio. Non so che fare, come destrarmi in questa situazione scomoda. Sì, ho bisogno di stare da sola.
«Perché?»
«Perché ti ha abbandonato e vuole che scelga lui. Un po' falso, non trovi?»
«In teoria mi ha chiesto scusa. Anche Lando ha le sue colpe, però»
«Mmh, certo. Tu e Lando siete simili. Ti consiglio di archiviare il piano e buttarti a capofitto con lui. Charles non merita neanche la metà del tuo tempo».
Vorrei fare testa e muro. Riavvolgere il nastro. Evitare tutto questo. Insomma, qualsiasi cosa. Lando incrocia il mio sguardo e mi mordo il labbro. Restiamo a fissarci per minuti interminabili. Dall'altro lato Charles ci osserva con espressione dura.
«Vado un attimo in bagno».
Esco dalla porta principale e mi avvio a passo spedito verso il bagno. Sto per entrare quando una voce mi blocca.
«Sono due settimane che mi eviti»
«Sul serio? Sono io che ti evito? Sei tu che te ne sei andato scazzato l'ultima volta che abbiamo parlato».
Charles serra la mascella e, cauto, si avvicina. Il suo profumo mi investe, i suoi occhi percorrono il mio corpo fasciato da un paio di skinny neri e un maglioncino color papaya.
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Victoria // Charles Leclerc
Fiksi PenggemarVictoria è una ragazza la cui vita non è stata per niente facile a causa degli insulti di Lando, il migliore amico di suo fratello Carlos. Charles è quel tipo di ragazzo che ama studiare, e gli viene affibbiato l'incarico di tutor affinché Victoria...