CAPITOLO 12

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Ero stanca si,ma davvero davvero felice. Usare i miei poteri mi aveva riempito di una gioia che non potevo descrivere,facendomi dimenticare per un momento tutta la situazione con Rik e... che avevamo marinato la scuola.
Tutte e tre.
Proprio quando ero quasi riuscita a evocare una palla d'acqua dal nulla (si lo so,troppo figo),bussò alla porta di Elena il prof Matthew. Quando aprimmo,lo sguardo che il prof mi lanciò era quello di qualcuno che la sapeva lunga. Io ricambiai il suo con aria colpevole.
Ok,ero sempre stata una brava ragazza in fondo. Non avevo mai marinato scuola!
Quella era un esperienza del tutto nuova per me.
"Ragazze,per questa volta..date le circostanze" a questo punto si fermò a guardarmi "Non sarete punite per aver saltato la scuola senza permesso dei vostri genitori. Tuttavia,la cosa non si deve ripetere.. Elena,Rebecca,Alessia"
Detto questo il prof ci lasciò lì. Noi ci guardammo cercando di trattenere risate che premevano per uscire. Poi pensai che Rik a quel punto doveva aver detto a tutti di me. E la risata mi morì in gola.
Dovevo esser impallidita di colpo perché Bekka e Elena mi chiesero cosa avessi.
"Naah,sto bene tranquille! È solo la stanchezza. Bekka andiamo in stanza dai,sono le 4 passate e ho una fame da lupi! Abbiamo saltato il pranzo."risposi.
"Ma certo ... Ciao Ele" rispose Bekka.
Ci incamminammo al piano inferiore verso il dormitorio femminile dei comuni mortali (si fa per dire),con il controllo di un solo elemento o anche senza potere. Eravamo quasi arrivati alla nostra stanza,quando sentii un gemito DI PIACERE,provenire dal corridoio accanto.
Io e Bekka ci guardammo e decidemmo silenziosamente di andare a vedere. Rimasi pietrificata quando notai nell'angoletto più buio e appartato Rik e Teresa.
Rik era spiaccicato al muro,con teresa incollata a lui come una sanguisuga. Mi vennero i conati di vomito lo giuro. Si stavano baciando,mentre Teresa premeva la mano di lui sul proprio seno. Ero schifata e considerando il fatto che Bekka sembrava come minimo sotto shok immaginavo lo fosse anche lei. Stavo per girarmi quando quei due smisero di baciarsi e Rik alzò lo sguardo,verso.. Di noi. Anzi più precisamente ignorò completamente Bekka e si concentrò su di me.
Ci scambiammo uno sguardo che durò una vita in cui misi tutti i sentimenti,dal desiderio all'odio,che mi aveva fatto provare negli ultimi giorni. Poi mi girai verso Bek.
"Io non..." cominciai. Ma lei mi precedette: "..Vai,ci vediamo dopo"
Come al solito Bekka era riuscita a capire i miei pensieri fin dal principio. Non volevo star in stanza per poi sentire i gemiti di quei due. Passai davanti ai due finti innamorati a testa alta,non girandomi mai,anche se,tuttavia,avvertii lo sguardo di Rik su di me.

Andai dritta in biblioteca,stavolta cambiando corridoio,nella speranza che se Rik avesse avuto la brillantissima idea di seguirmi non mi avrebbe trovata. Non sapevo dove fosse,ma ordinai al vento di consegnarmi "Piccole donne".Quel libro non mi avrebbe mai stancata. Dopo due minuti di concentrazione il volume mi atterro in mano. Mi misi seduta in un angoletto e cominciai a leggere,perché era l'unica cosa che poteva allontanarmi da quella realtà disastrosa.
Ero arrivata a pagina cinquanta quando vidi Rik entrare in biblioteca e passeggiare per i corridoi.
Oh no.
Cominciavo a pensare che quel ragazzo fosse un maniaco. Tentai inutilmente di coprirmi con il libro,ma alla fine Rik trovo anche il mio secondo corridoio prescelto.
"Comincio a pensare tu sia un maniaco. Vattene Rik." lo aggredii subito.
Lui mi guardò divertito. "Sennò?"
Ok,quella fu la goccia definitiva che fece traboccare il vaso.
"Aria,acqua venite a me" sussurrai. Sentii immediatamente la presenza degli elementi.
"Sennò,"dissi sorridendo "Ti sbatto fuori a calci in culo"
Scoppiò a ridere e si avvicinò. "Il fatto che tu abbia dei poteri non vuol dire che sei in grado di controllarli,lo sai? " Sorrise e mi accorsi solo in quel momento di quanto fosse bello. Doveva essersi lavato i capelli,perché aveva delle ciocche bagnate che gli cadevano sulla fronte. E poi gli occhi. Di un azzurro che rischiava di farmi sciogliere. Aveva una t-shirt bianca aderente e dei jeans scuri.
Ok,dovevo riprendermi.
"Mettimi alla prova" sussurrai di rimando. E poi,gli scaglia una palla d'aria contro,abbastanza forte da farlo arretrare ma non da fargli male. Lui mi guardò spalancando gli occhi,cosa che mi fece sorridere orgogliosa di me stessa.
"Fuoco,vieni a me" disse poi. E l'aria intorno a me si surriscaldò,tant'è che cominciai a sudare. "Acqua,bagnalo" dissi. Peccato che questo trucchetto,era uno dei più faticosi. Mi sfiancò,e tanto. Ma non lo diedi a vedere e dissi ancora,stringendo i denti:"Fai fare un bagnetto anche a me,poi."
Fu come se due secchi d'acqua colpissero me e Rik in contemporanea. La scena,mi fece scoppiare a ridere mentre Rik mi lanciava sguardi assassini e si avvicinava.
"Questo. È. Davvero. Scorretto. Mi ero appena fatto la doccia! Cavolo,Less" disse con finta aria sconvolta,mentre si avvicinava.
Quando stava a circa un metro di distanza però, l'aria si surriscaldò di nuovo.
Bastardo.
"Non devi mai abbassare la guardia" riprese facendomi l'occhiolino. Io ero troppo esausta. Avevo fatto solo tre evocazioni in fondo. Evocazioni che però mi avevano prosciugato.
Ma non gliela avrei data vinta. Chiusi gli occhi e richiamai mentalmente i miei due elementi. E glieli lanciai contro,con tutta la forza che mi rimaneva. "Questo,caro Rik,è per avermi lasciata a Nick,l'ALTRO principe,senza nessuno scrupolo" .
Presi un bel respiro e gli lanciai una palla di vento mista ad acqua. "Questo" proseguii "è per avermi baciata e subito dopo scaricata" .
Fece un espressione così sbigottita che se non fossi stata infuriata con lui sarei scoppiata a ridere.
"E questo" dissi sorridendo mentre caricavo l'ultimo colpo "E' perché fondamentalmente,sei un pezzo di merda" conclusi lanciandogli l'ultima piccola palla che lo fece completamente deconcentrare a tal punto da perdere il controllo del fuoco su di me,che mi stava facendo sudare di brutto. Fece due passi indietro,con espressione indecifrabile.
Poi si riavvicinò. Io ero completamente prosciugata. A tal punto che.. Sarei caduta se Rik non mi avesse sorretta.
"Hey. Non sei mica superman..o almeno non ancora! Direi che per oggi me le hai suonate abbastanza"
Le sue mani erano intorno alla mia vita,e avevo praticamente la faccia schiacciata contro il suo petto. Non che la cosa mi dispiacesse,ma non mi ero affatto dimenticata come mi aveva trattato appena avevo abbassato la guardia.
Mi sciolsi dal suo abbraccio immediatamente. E ci guardammo. Nei suoi occhi posso giurare di aver visto per un attimo.. Rimpianto?
Feci un passo indietro,tenendo a bada i miei sentimenti. Quanto avrei voluto... No,non dovevo pensarci. Nel frattempo fuoco,acqua e aria sembravano come spariti e l'unica cosa rimasta erano due adolescenti incavolati neri.
O almeno,IO ero incavolata nera.
Decisi di rompere quel silenzio che ormai era diventato insopportabile.
"Non so cosa cavolo tu vuoi da me. Non l'ho mai capito. Ma sai cosa? Hai smesso di giocare con i miei sentimenti" dissi mentre lo superavo. E lo avevo quasi superato. Tuttavia la sua mano mi fermò,facendomi girare e nello sguardo che mi lanciò stavolta era evidente il desiderio. E il mio povero cuore smise di battere mentre si chinava velocemente e le sue labbra toccavano le mie.
Amen.

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