Tutta la mia vita era stata una bugia. Questa consapevolezza rischiò di farmi svenire.
"C-cosa? Mamma che stai dicendo?"
"Quello che avrei dovuto dirti fin dall'inizio. Dovevo sapere che prima o poi il destino te li avrebbe fatti incontrare. Che stupida sono stata. Ale,amore mio,devi esser forte. Tuo padre era un guerriero e aveva due affinità. Tu hai molti più poteri di quanto pensi. In molti cercheranno di manipolarti per averti dalla loro parte. Scegli bene di chi devi fidarti. Ti voglio bene tesoro. Mi fido di te."
La sentii trattenere il respiro per un attimo..
"... Ma devo andare. Questa è una battaglia che devi combattere da sola,così dice la profezia."
E così la chiamata si interruppe,lasciandomi con ancora più domande di prima.
Cosa? La profezia? Poteri?
"Non ti avevo rivelato questo posto così che tu potessi rubarmelo"
La voce di Rik mi fece ripiombare della realtà.
Oh,cavolo. E menomale che ero andata lì per non farmi sentire da nessuno. Ironia della sorte.
Mi girai per affrontarlo.
"Quanto hai sentito?" chiesi quindi.
"Tutto."
Merda. Non avevo scelta,dovevo per forza fidarmi di lui. Il sole stava calando,lasciandoci vedere un magnifico tramonto,che purtroppo non alleviò il peso che avevo sul petto. Mi rigirai,dandogli le spalle.
"Devo fare un'altra chiamata"
Lui non rispose,e così composi il numero dell'unica persona con cui volevo parlare.
"Sarah?"
Silenzio.
Un singhiozzo.
Due singhiozzi.
"Oh mio dio. Ale. Sei viva? Oh mio dio! Dove sei?"
Quelle parole mi fecero nuovamente venire le lacrime agli occhi.
"Io.. È complicato."
Nel secondo successivo in cui quelle parole mi uscirono di bocca,me ne pentii. Se non potevo fidarmi della mia migliore amica,di chi allora? Mi ero fidata di Rik,e non c'era persona più inaffidabile e lunatica di lui.
Ero stata catapultata in quel mondo,ma non avevo fatto nessun giuramento di sangue che mi impedisse di rivelarlo a qualcuno.
Decisi di dirle tutto. Abbassai la voce ,mente le raccontavo dello strano posto in cui mi trovavo.
"Oh. Mio. Dio.". La sua voce era completamente sconvolta. "E dove starebbe questo posto?"
"Non ne ho idea. In campagna,ma non so dove"
"A nord. Siamo a nord" . La voce di Rik mi fece ricordare della sua presenza e mi fece quasi cadere il telefono per terra.
"Siamo a nord ,è tutto ciò che so" ripetei.
"Lale,non so quando,ma ti troverò. Te lo prometto. E poi mi spiegherai in che pasticcio ti sei cacciata" Sentire il nomignolo "Lale" con cui mi chiamava fin da bambina mi fece venire l'impulso di abbracciare il telefono. Cosa che avrei fatto se non ci fosse stato Rik.
Possibile che quel ragazzo stava sempre,perennemente in mezzo?
"Ti voglio bene" sussurrai prima di attaccare.
Rimasi a lungo lì,dando le spalle a Rik.
"Dovremmo rientrare." disse dopo un po'.
"Vai,ti raggiungo" risposi. Per una volta nella mia vita,volevo davvero se ne andasse e mi lasciasse sola. Il suo comportamento stralunatico non faceva altro che peggiorare il tutto.
"Non ti lascio qui da sola."
Non risposi. Non ne avevo la forza. Quelle due telefonate mi avevano completamente demoralizzato. Mia madre era una mezzosangue. Io non sapevo cosa ero. Mia madre mi aveva definita una "mezzosangue",ma in realtà ero l'incrocio fra un puro e una mezzosangue,quindi dovevo esser qualcosa di più. Forse era per questo che ero tanto preziosa per Nick e la sua famiglia malvagia. Ma a quel punto non mi importava. Non mi importava più di nulla. Mia madre aveva parlato di una profezia,e...poi ovviamente c'erano i miei poteri che a sentire mia madre erano mooooooooolto pericolosi. Dovevo esser tipo Superman versione femminile. Fantastico!
Alla fine mi girai.
"Penso di avere anche altri poteri."
Rik mi guardò e scoppiò a ridere. "Stai scherzando vero? È impossibile! MAI e poi MAI nessuno ha avuto più di due affinità."disse.
"Non sai quanto mi piacerebbe fosse uno scherzo" risposi io. Lui mi guardò e vedendo che non stavo scherzando mi disse:"Okay,allora proviamo. Adesso evoco una palla di fuoco e te la passo. Se hai il potere del fuoco,sarai in grado di tenerla senza arrostirti. In caso contrario,di addio alla tua mano"
Visto che lo guardavo male,continuò:"Okay,okay. Non te la faccio arrostire,tranquilla!"
Poi chiuse gli occhi e si concentrò. Quanto era bello! Dovevo controllarmi.
È che quel ragazzo riusciva a farmi uscire completamente di me. Nonostante fosse uno stronzo assoluto in lui c'era qualcosa che... Rik evocò la palla di fuoco.
Ok,ora toccava a me. Presi un bel respiro mentre Rik senza staccare gli occhi dai miei me la passava.
E io la prendevo.
Senza.
Scottarmi.
Rik trattenne il fiato,mentre io stavo praticamente per svenire.
"Oh mio dio"
"Hai tre affinità"
Rik per la prima volta da quando lo conoscevo sembrava davvero,davvero scioccato. E lo ero anche io,ovviamente.
"Rik spegnila! Non ce la faccio più,Rik!" Mi cominciai ad agitare facendomi prendere dal panico. Rik sembrò riprendersi momentaneamente.
"Ok. Tranquilla. Non posso spegnerla io,devi farlo tu . Chiudi gli occhi e concentrati,immagina un fuoco che si estingue ok?"
Feci come mi aveva detto,ma quando riaprii gli occhi,il fuoco era ancora sulla mia mano.
"Non ci riesco!"
Ero completamente isterica,adesso. Poi mi venne un idea.
"Acqua,vieni a me. Spegni il fuoco" Come se ci fosse stato un bel secchio d'acqua sopra di noi,venimmo inzuppati. E con noi il fuoco,che si spense.
Il primo a parlare fu Rik.
"Ma..che modo,mmmh... come dire.. Alternativo,per spegnere il fuoco!" Lo disse con voce seria ma guardando la sua espressione vidi che stava ridendo,dentro di se.
"Aah,finiscila! Ero impancata ok?"
"Beh,adesso siamo entrambi bagnati però."
Mi girai verso di lui pronta a ribattere qualcosa per zittirlo,ma lui mi asciugò una goccia d'acqua che mi stava scendendo come una lacrima,sulla guancia. E quel gesto,mi parve così...intimo,che arrossii di botto. Lui ridacchiò e mi disse all'orecchio,avvicinandosi :"Sei carina quando arrossisci"
Io gli diedi uno spintone per allontanarlo,(sopratutto perché se mi stava così vicino avevo il cervello in pappa).
Ma Rik,anziché allontanarsi mi si avvicinò ancora di più,finché le nostre bocca erano a 10 centimetri una dall'altra.
Io facevo di tutto per nascondere il mio respiro affannato,mentre lui mi guardava con espressione tormentata.
"Aah,sai cosa? Fanculo la profezia!"disse mentre si chinava,posando le labbra sulle mie.Lo giuro,non avrei mai e poi mai capito quel ragazzo.
Stavolta non venne nessuno a disturbarci,né la signorina Light,né Nick. Eravamo solo io e lui. Lui ed io,mentre mi accarezzava i capelli. Eravamo completamente fuori controllo.
Il bacio si fece più profondo,finché toccò a me gemere. Alla fine ci staccammo,mentre io ero completamente senza fiato. Lui non sembrava stare messo molto meglio,mi dissi orgogliosa di me.
"Non possiamo andare avanti così" dissi io alla fine. Poi elaborai ciò che aveva detto prima di baciarmi.
"Aspetta. La profezia. Esiste una profezia. Parla di me? Rik rispondimi. Spiegami. Ho il diritto di sapere."
Non rispose subito,continuando a guardarmi mentre quasi vedevo gli ingranaggi del suo cervello mettersi in movimento per capire cosa poteva e non poteva dirmi.
"Less,secondo la profezia,tu sei molto molto importante per l'equilibrio fra bene e male." disse alla fine.
"E cosa c'entra questo con..."
Hem,si,momento superimbarazzante.
"...noi due?"
"Io.."
Non riuscivo a capire cosa non mi stava dicendo.
"...non riuscirò mai a conquistarti"
Cosa? Mi stava prendendo in giro?! Io ero completamente cotta di quel ragazzo. Come poteva conquistarmi più di cosi?
"Cosa?" ribattei come un'idiota.
"Tu.." Nei suoi occhi passò un lampo di dolore,ma non rispose. "Aaah,non importa. In fondo fra noi due non ci sta nulla di serio."disse rifacendomi il suo sorriso arrogante con espressione indecifrabile. Ma..stavolta non gli avrei creduto. Ci stava qualcosa di più importante sotto. Per quanto Rik fosse uno stronzo colossale,ci doveva esser qualcosa di grosso dietro i sorrisini arroganti che mi rivolgeva. Non so come,ma lo sapevo. "Voglio vedere la profezia."
Rik scoppio a ridere.
"Impossibile,ragazzina. Scordatelo" Il fatto che mi avesse chiamata ragazzina mi ferì non poco.
Ma ovviamente non avevo tempo per frignare,visto che a quanto pare dovevo mantenere
l'equilibrio fra bene e male.
"In ogni caso dobbiamo dire ai miei genitori dei tuoi poteri. Ormai sono troppo evidenti per tacere. A proposito,sei una mezzosangue quindi?"continuò visto che non rispondevo.
"Rik,non cambiare discorso. E per il fatto di parlarne con i tuoi..."
Anche se la regina Amelia ne sapeva sicuramente più di me e Rik messi insieme...
"...sono pronta a sputare il rospo" dissi anche se il solo pensiero mi faceva venire mal di stomaco.
"Io..so che è ridicolo,ma.." disse Rik.
"Cosa?"
"Hai tre affinità su quattro elementi.. Beh,possibile che tu abbia il controllo anche della terra?"
In effetti questo avrebbe avuto senso.
"No,non penso"
"Ma..ok. Andiamo,devi parlare con i miei."
"Beh,andiamo allora."dissi mentre scendevo dalla scala con il cuore a mille.
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-FIRE-
FantastikAlessia non ha una vita perfetta,ma tutto sommato si può accontentare. Ha una migliore amica fantastica,una famiglia che la ama,è carina e si,anche intelligente. Tutto viene sconvolto quando una sera,a casa della sua amica Sarah,sente strani fruscii...