CAPITOLO 19

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  Probabilmente la mia espressione diceva "Ora puoi andare",ma evidentemente il principe non era abituato a farsi dare ordini,perché non si mosse di un centimetro da quando aveva lasciato la mia mano.
Io non volevo rompere il silenzio e evidentemente nemmeno lui,perché continuammo a guardarci come due idioti negli occhi in attesa che qualcuno dei due parlasse. Dopo un po' scoppiai a ridere,perché la situazione si era fatta comica. Il suo volto si aprì in un sorrisone che quasi compensò il luccichio rosso in fondo agli occhi.
"Ho vinto"
"Non era una gara Nick. Ora vattene. Devo farti lo spelling?"risposi esasperata.
"Principe Nick,carina"
Non so se ero più irritata dal fatto che mi avesse chiamata "carina" o che mi avesse detto di chiamarlo principe dopo che mi aveva rapito due volte. Così presi a spingerlo verso la porta,e giuro che ci misi tutte le mie forze. Il risultato fu quello di averlo spostato di mezzo centimetro. Un bel passo avanti eh?!

"Nick,daaaai!"
"Voglio restare!"

Quelle parole mi fecero interrompere il mio inutile tentativo.
" E perché dovresti?" dissi inarcando un sopracciglio.
"Voglio vederti mentre ti alleni. Devo vedere a che livello è la mia rivale,no? Siamo ancora in competizione" rispose tranquillamente.

"Però anche tu devi allenarti,sennò non vale."
"Al massimo,posso farti vedere qualche trucchetto oscuro." Mi fece l'occhiolino.

Quel ragazzo mi sconcertava sempre di più. Al di fuori di quella stanza era minaccioso,arrogante... Crudele. Ma in quei momenti,mi sembrava quasi un ragazzo normale,non un perfido principe del male. Mi sembrava...si,spensierato. Probabilmente Nick capì cosa stavo pensando perché improvvisamente si mosse a disagio.
"Beh,hai ragione. Forse dovrei andare. Buon... buon lavoro"

Fece per girarsi,ma lo fermai. "No,aspetta"

Era praticamente voltato,ma si fermò e lentamente si girò verso di me.
"Aria vieni a me" sussurrai,mentre sentivo un caldo vento primaverile muovermi i capelli.
"Allora?! Hai per caso paura di non poter competere?" aggiunsi visto che lui non faceva nulla. Immediatamente gli spuntò un sorrisetto impertinente sulle labbra. "Ma per chi mi hai preso?!"
Un vento,che era completamente diverso dal mio,cominciò a soffiargli intorno. Mentre il mio, dava un senso di freschezza,di libertà,di felicità,il suo sembrava più oscuro,ma in qualche modo....attraente.
E se non fosse stato per il vento "puro" appena evocato non sarei riuscita a resistere alla tentazione di avvicinarmi. Mi concentrai e evocai una palla di vento sul palmo della mia mano. Ancora sorridendo,Nick mi imitò.
La sua era più violacea,mentre la mia più bianca.
Alzai lo sguardo nel suo e senza accordarci capimmo cosa fare. Ma fui io la prima a muovermi verso di lui,a prender coraggio. Sapevo che dovevo farlo,non so come. Anche lui,dopo un'esitazione iniziale avvicinò la mano alla mia. Poi in qualche modo ordinai mentalmente alla mia palla di fondersi con la sua.

E poi successe.

La scena,che mai,mai dimenticherò.
Perché è quel tipo di ricordo,che è entrato nella mia memoria e non ne è più uscito per quanto io mi sia sforzata di cancellarlo. Le due palle si fusero,creando prima un bagliore verde accesso,che quasi mi accecò. Poi ci fu una piccola esplosione che mi fece cadere all'indietro.
"Oddio,Less! Hei,stai bene?"
La mano di Nick mi scuoteva la spalla e vedendo che non aprivo ancora gli occhi mi prese in braccio e depose sul letto. Alla fine decisi di affrontar quanto era appena successo.

Nick mi guardava con due occhi verdi preoccupati,che fecero saltare un battito al mio povero cuore.
"Hey. Merda. Cosa è successo?" Mi misi seduta e guardai immediatamente nella zona dove avevamo fatto la fusione. A terra giaceva una piccola pallina verde. Mi alzai e andai a raccoglierla nel giro di un secondo. Nick mi si avvicinò,riluttante. Lessi una piccola iscrizione ad alta voce:
"Con un piccolo gesto d'amore,il segreto sarà rivelato da ciò che l'ha evocato"
Cosa? Segreto? Un segreto non può esser evocato!
"Un indovinello" disse Nick con un luccichio negli occhi. Era divertito?

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