La cena passò in un momento di imbarazzo costante. Io e Nick ci fissavamo senza motivo a volte,e in quei momenti sentivo gli occhi rossi del re scrutarci.
Alla fine,ero esasperata e stavo quasi per congedarmi da sola dicendo di dover andare assolutissimamente in bagno. Ero anche disposta a dire di aver la diarrea,pur di alzarmi da quel maledetto tavolo.
"Allora,pronta per il torneo?"disse il re alzandosi. Anch'io mi alzai.
Guardai Nick,con un piccolo sorrisetto.
"Prontissima"
Poi girai i tacchi e uscii dalla mensa sotto gli occhi di tutti.
Nessuna esitazione. Era arrivato il momento di smontare un po' quelli la. Erano eccessivamente presuntuosi. E poi dovevo assolutamente vincer la scommessa. Ero stufa di camminar nel buio. Una volta uscita dalla mensa però, non avevo idea di dove andare.
Mmmmh,cominciavo bene. Optai per le scale. Ero quasi certa le stanze fossero al primo piano.
Quasi. Alla fine ebbi fortuna. Le trovai quasi subito e mi imbattei solo in qualche quindicenne che evidentemente aveva qualche problemino con gli ormoni visto che mi guardava con la bava alla bocca. Bleah. Trovata la mia stanza-dopo averne aperte altre tre vuote- mi buttai sul letto. Dovevo assolutamente dormire. Il giorno dopo mi aspettava una gara mooooooooolto impegnativa.
Presi la pallina verde sul comodino e rilessi l'indovinello:"CON UN GESTO D'AMORE,IL SEGRETO SARÀ RIVELATO,DA CIÒ CHE L'HA EVOCATO" Scoprire la soluzione sarebbe stato un bel problema. E poi.. Se quella pallina custodiva un segreto,di che segreto si parlava? La misi dentro il primo cassetto con un enorme emicrania.
Chiusi gli occhi e pian piano scivolai nel confortante buio del sonno.Mi svegliò il bussar della porta. Mi alzai,con i capelli arruffati e aprii la porta.
Nick.
Oh. Mio. Dio.
Gli chiusi la porta in faccia,facendolo spaccare dalla risate. Mi rifeci la coda e aprii.
Si era lavato i capelli –che erano ancora bagnati- e portava una maglietta nera aderente. Io invece avevo capelli sporchi,alido pesante e trucco colato.
Bene.
"Carina" disse Nick con voce divertita.
"Cosa vuoi?" risposi con tono assassino.
"Fra un ora inizia il torneo. Pronta o vuoi tirarti indietro? Sei ancora in tempo!" Mi fece l'occhiolino.
"Ti piacerebbe eh? Tu,invece? Pronto per perdere?"risposi sorridendo. Lui non si sprecò nemmeno a rispondermi.
"Vatti a lavare Less,o farai tardi. Considerato quanto voi donne ci mettete..." continuò.
"Noi donne?" Quasi scoppiai a ridere."Cosa hai contro le donne?!"
Sospirò esasperato,facendomi ridere definitivamente. Mi piaceva irritarlo. Molto probabilmente sarebbe diventato il mio nuovo passatempo. Entrò nella stanza.
"Devi aspettarmi tutto il tempo?!" dissi scocciata,visto che rimaneva sulla porta.
"Ti ricordo che sei un ostaggio,CARINA."
"Se non la smetti di chiamarmi carina,io..."
Mi raggiunse in due passi,nel giro di due secondi.
"Tu cosa?"
Rimasi senza fiato. Un po' per la sua vicinanza,un po' per quel sorriso che aveva stampato in faccia e che mi confondeva sempre di più.
"Io... Devo lavarmi. Poi deciderò cosa farò se continui a chiamarmi carina"
Mi allontanai e entrai in bagno nel giro di un millesimo di secondo. Mi chiusi la porta alle spalle e mi ci appoggiai. Oddio. Non dovevo sentirmi così. Non potevo innamorarmi dell'ennesimo stronzo.
Già avevo Rik con cui fare i conti. Solo pensare a lui mi fece saltare qualche battito.
Non. Dovevo. Pensarci.
Mi tornò in mente il bacio,alla barriera... Io..
Ok,stavo perdendo il controllo! Dovevo farmi una bella doccia chiaritrice! Si,con una doccia sarebbe andato tutto bene. Peccato che nella mia stanza,in quella specie di bagno,non c'era una doccia,ma solo una toilette di emergenza,lavandino e specchio.
Beene. Uscii.
"Devo farmi una doccia.." annunciai.
"...Quindi?" disse lui.
Ah,istinti omicidi.
"Quindi devo andare al bagno pubblico" dissi col tono di chi sta per sbroccare ufficialmente.
"Ai suoi ordini" disse facendo il saluto militare.
Alzai gli occhi al cielo e uscii dalla stanza,con Nick alla calcagna.Mi feci la doccia nel giro di dieci minuti. Nick mi aveva procurato dei vestiti puliti -tutti firmati ovviamente-, che non erano da troia come gli ultimi,per mia fortuna. Uscii dal bagno con i capelli lisci legati in una coda di cavallo e con almeno 10 prodotti fra i profumi,i deodoranti e le creme che c'erano in quel bagno.
In fondo,se nessuno le usava era solo uno spreco. Mi ero truccata velocemente e portavo un paio di leggins e una maglietta grigia aderente. Molto sportiva. Uscii dal bagno,con l'espressione di una persona rinata.
E mi sentivo tale. Nick stava sentendo la musica appoggiato al muro e appena mi vide si tolse le cuffiette e disse:"Però! Per esser una donna,mica male! Potresti aver fatto un record"
"Ancora con questa cosa delle donne? Che problemi hai?" risposi.
Cominciammo a camminare bisticciando,finché non arrivammo alla mensa. Rimasi stupita di tutto il cibo che c'era per colazione.
Che spreco. Si partiva da taaaanti tipi di muffin e biscotti per arrivare a taaaanti tipi di cereali. Nick si andò a sedere al tavolo reale e mi fece cenno di seguirlo. Non ne avevo per niente voglia,ma non è che avessi molta scelta. Presi un muffin al cioccolato e un cappuccino e mi diressi al tavolo dove ero certa il re mi avrebbe accolto con un "Buongiorno signorina".
Invece fu la regina a parlare per la prima volta,da quando la conoscevo.
"Alessia. Accomodati" . La sua voce era... Triste. O forse arrabbiata? Non riuscivo a interpretarla bene. Scrutai il suo volto in cerca di qualcosa che mi facesse capire che sentimenti avesse nei miei confronti. Niente di niente. Indecifrabile come Nick.
Effettivamente gli somigliava, e non poco. Aveva gli stessi capelli ma gli occhi erano a mandorla,castani chiari. Era bella in fin dei conti,ma paragonandola alla regina Amelia,non potei far a meno di notar la regalità e la bontà ,che a lei mancavano. Mi sedetti in silenzio,vicino a Nick e mangiai il mio muffin.
"Allora? Pronta per il torneo?"
La voce del re,interruppe i miei pensieri. Alzai lo sguardo nel suo per trovarci... Sarcasmo. Si stava divertendo. Era convinto non avrei potuto nemmeno lontanamente competere.
Adesso,non era più una scommessa,era diventata una questione di orgoglio. Dovevo vincere e far capire a quel bastardo che si sbagliava. Che il bene vince,sempre.
"Prontissima" risposi alzando un sopracciglio. Nick mi diede una piccola botta col piede. Era il segno che dovevo starmi zitta molto probabilmente.
"Siete i primi,in ogni caso. Andatevi a preparare" disse il re.
Giuro che se adesso penso a come mi sono comportata,mi reputo un'idiota totale. Non so cosa mi passò per la testa. Mi alzai in piedi, e imitando il gesto di Nick di poco prima feci il saluto militare.
"Signor si,signore!"
Poi trattenendo a stento le risate uscii dalla mensa.
Si,un gesto idiota,ma il più soddisfacente della mia vita.

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-FIRE-
FantasyAlessia non ha una vita perfetta,ma tutto sommato si può accontentare. Ha una migliore amica fantastica,una famiglia che la ama,è carina e si,anche intelligente. Tutto viene sconvolto quando una sera,a casa della sua amica Sarah,sente strani fruscii...