CAPITOLO 18

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  Nel giro di due secondi,avevo quattro mani che mi tenevano ferma e dovetti appellarmi a tutto il mio autocontrollo per non abbrustolirle.
"Toglietemi le mani di dosso" dissi scandendo bene le parole.
Guardai Nick,che invece continuava ad avere quell'aria scettica.
Aaah,avevo una voglia tremenda di abbrustolire le sue,di mani!
"Lasciatela andare" disse visto che non mollavo.
Mi comparve sul volto un sorrisetto di trionfo. Sorriso che scomparve quando mi girai e vidi i miei amici -senza Rik- guardarmi come se stessi andando al patibolo.
Certo,non andavo esattamente a divertirmi,ma Nick e la sua famiglia -che non avevo mai conosciuto- l'ultima volta non mi avevano trattata affatto male. Feci a tutti un sorrisone. In fondo,io stavo andando con il principe del male,ma loro erano al sicuro. Poi mi girai verso Nick,con uno sguardo che ero certa potesse seriamente fulminarlo.
"Ora,noi.." dissi rivolgendo lo sguardo a tutto l'esercito "..Ce ne andiamo"
"Sono un uomo di parola,lo sai? Così mi offendi" . La sua voce era... Divertita.
Io mi ero appena sacrificata e lui era divertito.
Ah,non so se sarei riuscita a non soffocarlo entro la sera. Lui ci metteva del suo d'altronde.
"Noi andiamo con il teletrasporto. L'esercito verrà a piedi. Cerca di tenere a freno il vento,ci penso io a portarti o finirai col vomitare nel grazioso cespuglio all'ingresso,come l'ultima volta" Mi fece l'occhiolino e mi porse la mano. Lo afferrai bruscamente per il braccio, e chiusi gli occhi,immaginando di racchiuder dentro di me tutto il potere che avevo. Probabilmente ci riuscii,perché quando mi ritrovai davanti al solito castello,non ero verde.
Mi guardai intorno e notai una quantità immensa di guardie che ci -o meglio mi- guardavano a bocca aperta. Ignorai le occhiate a cui ero quasi abituata,e mi rivolsi a Nick :"Perché tutte queste guardie?"
Nick arricciò leggermente il naso. Probabilmente stava pensando a cosa poteva o non poteva dirmi.
Oppure aveva visto un verme gigante strisciarmi addosso.
In ogni caso dopo un po' disse: "Non so se ti ricordi,ma grazie alla tua ultima visita ora tutti sanno dove si trova il nostro castello. " Pausa. "Ah,carina la frase. Molto poetica."
Non gli avrei detto che non mi ero portata il localizzatore consapevolmente,volevo godermi quella piccola vittoria. Perciò ribattei con un "Grazie" e il sorriso più arrogante che riuscivo a fare.
Per questo almeno avevo Rik a cui ispirarmi. Lui mi ignorò e aprì la porta del castello.
"Prego" disse facendomi cenno di passare. Quel suo modo di fare,ovvero far finta di non esser cattivo,oscuro o quello che era,mi mandava in bestia.
Lo fulminai e ribattei : "Se stai cercando di esser gentile devi esercitarti ancora a lungo davanti lo specchio" Poi,entrai velocemente,lasciandomi dietro un Nick sogghignante.
Lezione del giorno: anche i principi del male sapevano ridere.
Wow.
Dovevo ricordarmi di appuntarmelo da qualche parte. Sorrisi fra me e me,prima di notare che l'ingresso era pieno di guardie che mi puntavano il fucile addosso. La più vicina era un ragazzo su per giù della mia età. Capelli castani mossi e occhi verdi. Un verde molto simile al mio,color smeraldo. La differenza con i miei stava nel fatto che in fondo ai suoi occhi notai un lampo rosso.
Lampo che mi terrorizzò. E in un certo senso,quella fu la goccia che fece traboccare il caso.
Sentii a malapena la voce di Nick che ordinava a tutti con voce ... irritata,di abbassare i fucili. Mi concentrai sul fucile del ragazzo di fronte a me. Il ragazzo urlò mentre il fucile gli si fondeva fra le mani.
Lo lasciò andare. Subito dopo averlo fatto,mi diedi dell'idiota.
Mi ero appena divertita a far del male a una persona. Avevo provato piacere.
Io non ero come Nick.
Non potevo esserlo. Non sarei passata al lato oscuro o quello che era. Dovevo dominare i miei sentimenti. Evocai l'acqua sotto forma di ghiaccio e la feci cadere sulle sue mani ,di un rosso un po' sospetto.
Ero mortificata. Seriamente. Mi avvicinai lentamente mentre quel ragazzo,nonostante le mani ustionate mi guardava divertito.
"Prima mi bruci e poi evochi l'acqua? Un po' lunatica direi"disse poi.
"Mi dispiace. Ho perso il controllo e me la sono scontata con te. Scusa" dissi guardando le sue mani.
"Wow. Questa proprio non me l'aspettavo" rispose. Cosa non si aspettava? Che mi scusassi per avergli ustionato le mani? Beh,se preferiva potevo anche fargli un festino.
"Comunque mi chiamo Alex" aggiunse"Ti darei la mano ma..."
Io sorrisi al suo tentativo di sdrammatizzare.
"Piacere,Alessia"
"Lo so"
Nick era stato ad ascoltare la nostra conversazione senza intervenire. Era serio,ma dallo scintillio dei suoi occhi,capii che si tratteneva a stento dal ridermi in faccia.
Ero così ridicola? E poi anche se fosse? Non mi importava di quello che Nick pensava di me. Non avrebbe MAI fatto parte del mio mondo.
"Beh" disse Nick alzando la voce,e rivolgendosi agli altri soldati che mi guardavano a bocca aperta. "Ora sapete cosa succede se la fate arrabbiare."

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