Procedemmo per un po’ in silenzio. Io guardavo fuori dal mio finestrino e lui guidava.
Ok, molto probabilmente ero stata a guardarlo come un ebete per tutto il tempo. In ogni caso a un certo punto,nel bel mezzo dell'autostrada,fermò il furgone.
Al mio sguardo interrogativo, rispose con un alzata di spalle.
"Daai muoviti" disse, vedendo che io non mi muovevo. Ero terrorizzata, ma non glielo avrei mai, e dico mai, fatto vedere.
Così,con aria spavalda scesi dal furgone e chiusi la portiera
“Beh,e dove sarebbero quindi i tuoi fratellini supereroi?"
Mi fece un inaspettato sorriso (che mi lasciò senza fiato) e trascinandomi (mi stava tenendo il braaaccio!) disse:"Non vorrai mica farli aspettare. Io farò anche pena, ma tu sei alquanto deludente come ostaggio! Ancora non mi hai pregato nemmeno una volta di non farti del male!"
Scoppiai a ridere."Dio, ti vedi troppi film polizieschi tu!"
In tutta risposta, lui cominciò a trascinarmi oltre lo steccato dell'autostrada (si, con il mio pigiamino dovevo sembrare supersexy alla luce del sole).
Dopo un po’ mi passò la sua giacca e disse :”Tieni,non vorrei diventassi un ghiacciolo durante il tragitto. Anche se devo ammettere che il pigiama di Hello Kitty ti dona molto" ;
L'ultima parte della frase l'aveva detta con quel suo solito ghigno arrogante,quindi presi la giacca fulminandolo.
"Ah beh,vorrei proprio vedere il tuo di pigiama. Ammesso che voi incredibili supereroi dormiate di notte" dissi mettendo nella mia voce una grandissima dose di sarcasmo. Visto che non ribatteva, la presi come una vittoria personale e proseguii il tragitto (in campagna?) con un sorriso compiaciuto stampato in faccia."Eccoci" disse Rik, girandosi verso di me.
Ci trovavamo in una zona di campagna completamente deserta, e fra l'altro c'era puzza di cacca di cavallo. Visto il mio sguardo interrogativo ,Rik si avvicinò e mi mise una mano sul braccio e sussurrò "Guarda più attentamente davanti a te. Non tutti riescono a farlo sai?! Devi restare moolto concentrata."
Già, sarebbe stato più facile concentrarmi senza la sua mano sul braccio. Tuttavia non gli chiesi di toglierla (mmmmh, chissà perché).
Chiusi gli occhi e pensai.
Pensai a tutte le cose belle della mia vita, alla mia mamma che cucinava per la cena, alla mia sorellina sotto le coperte che mi diceva quanto mi voleva bene, al mio fratellino, alla mia migliore amica Sarah.
A tutto.
E questo mi diede la forza necessaria per guardare più in profondità.
Sapevo che se avessi riaperto gli occhi la mia vita sarebbe cambiata per sempre. A quel punto avrei davvero saputo troppo.
"Alessia?"
La voce di Rik mi risveglio dalle mie riflessioni. Dovevo prendere una decisione. E dovevo farlo subito.
Aprii gli occhi.
Davanti a me c'era un edificio enorme.
Quando dico enorme intendo davvero..beh, enorme. Era qualcosa tipo il Pantheon moltiplicato per 10 volte. Rimasi a bocca aperta. Mi sembrava una versione modernizzata del castello di Howards. Era tutto blu, decorato con fili d'argento dappertutto. Ero completamente stupefatta. Probabilmente ero ancora a bocca aperta quando Rik mi chiese:"Non starai per vomitare vero? No,perche non voglio raccogliere il tuo vomito, ragazzina."
Idiota. Anzi, la parola idiota per lui era un complimento. Senza degnarlo di un'occhiata mi diressi verso l'enorme portone e .. Spinsi. Non che fossi debole,in fondo avevo sempre fatto sport, ma sicuramente le mie braccine erano troppo poco per aprire un portone che aveva dimensioni tanto inusuali quanto il castello stesso.
Rik mi guardò sgranando gli occhi. Ora quello a bocca aperta era lui. Wow. Questo mi riempì di una certa fiducia che non sapevo esattamente da dove provenisse.
"Aspetta, vado prima io"
"Okay."
Rik entrò velocemente nel portone e con uno sguardo di aspettativa e di .. Preoccupazione?, mi fece cenno di entrare. Stavo ancora pensando al perché dovesse essere preoccupato per me, mentre oltrepassavo la soglia del palazzo enorme. Ah beh, se prima aveva sgranato gli occhi, adesso sembrò lui quello sul punto di vomitare. Mentre impallidiva, sussurrò "Oh merda".
Ovviamente sapevo che c’era qualcosa che non andava,ma non volevo fargli vedere quanto fossi terrorizzata.
"Heey, non guardarmi come se quella ad avere i super poteri fossi io, Rik!"
"Non sai quanto ci sei andata vicino, signorina" disse una voce dietro di me.

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-FIRE-
FantasiAlessia non ha una vita perfetta,ma tutto sommato si può accontentare. Ha una migliore amica fantastica,una famiglia che la ama,è carina e si,anche intelligente. Tutto viene sconvolto quando una sera,a casa della sua amica Sarah,sente strani fruscii...