𝐌𝐈𝐍𝐇𝐎:
«quindi ti da fastidio il contatto
fisico?»«si, esatto..» mormorò mentre si stringeva di nuovo nel tessuto della mia giacca.
era passata già circa una mezz'ora da quel momento, e potevo dire che jisung si sentiva molto meglio di prima.
«ma perché?» chiesi incuriosito, inclinando il capo di lato.
«io.. non voglio parlarne»
sospirai e annuii con il capo, la voglia di sapere perché avesse così paura del contatto fisico superava i limiti della mia curiosità.. ma di sicuro non lo avrei forzato a dirmelo.
lo vidi guardarsi intorno nel bar, per poi voltarsi di nuovo verso di me «oggi non ci sono clienti..?»
«a quanto pare non hai visto il cartello attaccato fuori la porta con la scritta 'chiuso'» mormorai ridacchiando, vedendo un leggero rossore diffondersi sulle sue guance mentre sorseggiava la bevanda di Pepsi da una lattina.
«n-no, non l'ho visto..» borbottò sottovoce, tenendo lo sguardo fisso sulle sue mani.
sospirai e mi passai una mano nei capelli, decidendo di attirare la sua attenzione «jisung» dissi notando di essere riuscito nel mio intento dato che ora ci stavamo entrambi guardando negli occhi.
«lascia che ti aiuti» mormorai vedendo le sue sopracciglia inarcarsi.
«a fare cosa..?»
«lascia che ti aiuta a superare
questa tua paura» dissi con tono deciso, appoggiando una mano sul bancone.il suono dell'alluminio della lattina rimbombò fra le pareti, a causa dei polpastrelli di jisung che la stringevano sempre più forte.
«e come? tu non puoi, mia madre mi ha portato da vari psicologi per questa cosa.. e nessuno ma-» si interruppe all'improvviso, come se le parole gli si fossero bloccate in gola.
«lascia perdere, sprecherai solamente
il tuo tempo» mormorò dopo secondi di silenzio, sospirando arreso.serrai i pugni e appoggiai i gomiti sul bancone per sporgermi verso di lui, ma ovviamente non troppo.
«jisung, facciamo un patto»
«c-che tipo di patto..?»
presi un profondo respiro, cercando
di trovare le parole giuste «ti aiuterò a fare un percoso sociale» feci una pausa, posando lo sguardo sulla lattina «voglio davvero aiutarti.. quindi lascemelo fare jisung»alzai nuovamente lo sguardo verso di lui, notando la difficoltà di scegliere nei suoi occhi.
«okay.. va bene..» sussurrò prendendo un altro sorso dalla lattina, facendomi arricciare le labbra in un piccolo sorriso.
«ma.. come farai? in che modo mi aiuterai?»
«semplicemente fidati di me, vedrai funzionerà»
annuì debolmente con il capo, guardandosi le unghie «almeno puoi dirmi quando inizieremo?»
«domani» risposi con tono deciso, appoggiandomi con la schiena al mobile dietro di me e incrociando le braccia al petto.
«domani?!» esclamò sgranando gli occhi, scuotendo velocemente le mani in segno di disapprovazione «no minho! i-»
«prima iniziamo, meglio è no?» chiesi mettendo fine alla sua lamentela «e poi domani è sabato, mica hai impegni?»
«no.. non ho impegni»
«allora è perfetto, non credi?»
non sapevo esattamente perché volevo aiutare quel ragazzino, ma c'era una vocina nel mio cervello che diceva che quella fosse la scelta giusta.
«va bene, un'ultima domanda
allora..» mormorò mordendosi il labbro inferiore «dove ci incontriamo?»pensai a qualche posto tranquillo e pacifico, dove non ci sarebbe stato troppo casino o troppa folla.
abbassai lo sguardo sul pavimento e mi massaggiai la nuca con la mano, per poi riportare velocemente lo sguardo nei suoi occhi ricordandomi di un posto perfetto.
ma certo! il fiume Han!
«il fiume Han! verso l'orario di cena ci sono sempre poche persone, possiamo andare lì a quell'orario.. che ne dici?» proposi, sperando che accetti.
sembrò pensarci su per un po', per poi annuire con il capo e sorridere leggermente «d'accordo..»
sollevai gli angoli delle labbra verso l'alto, sorridendo ed annuendo con il capo «okay, se vuoi.. potrei passarti a prendere..?»
«no minho, non voglio disturbarti troppo..» mormorò abbassando il capo, facendo andare davanti e indietro la linguetta della lattina fino a spezzarla.
scossi lentamente il capo «non mi disturbi.. quindi basta solo che tu accetti»
sospirò e mi guardò negli occhi, mordendosi il labbro inferiore «ne sei sicuro..?»
«certo»
«allora va bene..»
lasciai un'occhiata veloce all'orologio sul mio polso, notando che segnava le 15:00.
è già passata un'ora..
«sono le 15:00, fra poco arriverà hyunjin..» mormorai dirigendomi verso un cassetto, prendendo il grembiule da bar.
«è già così tardi..» sentii sussurrare da jisung, mentre mi guardava indossare la divisa da barista «allora io vado..»
si alzò dallo sgabello, togliendosi la mia giacca e appoggiandola sul bancone «grazie..» sussurrò mettendosi una bratellina dello zaino su una spalla «e grazie sopratutto per il tuo aiuto..»
«non ringraziarmi»
annuì con il capo e si voltò verso la porta, iniziando a dirigersi verso di essa a passo lento.
appoggiò la mano sulla maniglia, ma prima si voltò sventolando l'altra mano in aria per salutarmi.
ridacchiai e feci la sua stessa cosa, per poi vederlo uscire definitivamente e chiudersi la porta alle spalle.
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blank effect ✦ minsung.
Fanfiction━ 𝐌𝐈𝐍𝐒𝐔𝐍𝐆 ❛ jisung hα ραurα del contαtto fisico e minho lo αiuterα' α fαr cαmbiαre le cose. ⌗ boysloνe, smut, cαpitoli medi 𝗧𝗪 :: stupro, αbuso, violenzα, molestiα, αutolesionismo, αccenni suicidio. gli idol sono solo dα ρrestαvolto. ©DRUN...