𝟏𝟔.

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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐌𝐔𝐓!

𝐉𝐈𝐒𝐔𝐍𝐆:

mi spinse velocemente nel suo appartamento, chiudendo la porta con il piede mentre si tuffò sulle mie labbra.

avvolsi le braccia attorno al suo collo e intrecciai la lingua con la sua, lasciando che la nostra saliva si mescolasse.

iniziai ad indietreggiare, fino a toccare con la schiena l'isola della cucina «m-minho..» sussurrai sulle sue labbra, ansimando.

«voglio essere tuo..» finii.

una scintilla attraversò il suo sguardo
«jisung, sei sicuro di quello che mi stai chiedendo? non voglio forzarti in alcun mod-»

appoggiai il pollice sul suo labbro inferiore, strofinandolo delicatamente
«so quello che dico..»

infilò una gamba fra le mie e prese i bordi della felpa per sollevarla, rabbrividendo quando il freddo andò a contatto con la mia schiena.

iniziò a lasciare dei segni violacei sul mio collo, afferrandomi i fianchi per tenermi fermo.

avvicinai le mani alla sua camicia, sbottonando uno ad uno i bottoni fino alla vita, per poi lasciarla cadere sul pavimento.

le mie mani iniziarono ad esplorare il suo corpo, tracciando con le dita ogni forma dei suoi addominali.

«ti prego minho..» sussurrai impaziente, sentendo l'erezione pulsare sempre di più.

«supplica di essere mio» mormorò avvicinando le labbra al mio capezzolo, iniziando a stuzzicarlo con i denti.

serrai le labbra in una linea sottile e inclinai il capo all'indietro, ansimando pesantemente «stronzo..» mormorai flebilmente.

«non è quello che vuoi anche tu? non mi hai chiesto di renderti mio?» chiese fra una scia di baci, scendendo fino allo stomaco.

i suoi denti affondarono delicatamente nel fianco, facendomi emettere un lieve gemito «t-ti supplico.. rendimi tuo..»

«ancora»

delle fitte mi colpirono il basso ventre, facendomi provare una lieve sensazione di dolore «voglio essere tuo minho! cazzo..»

«già lo sei» sussurrò prima di iniziare a calare giù la zip dei miei pantaloni, facendomi emettere un sospiro di sollievo.

«sei un bastardo.. lo sai?»

«si, il tuo bastardo» ribbadì sfacciatamente.

afferrò le mie gambe, facendomi sedere sull'isola della cucina «pronto?» sussurrò aspettando il mio consenso.

annuii con il capo, chiudendo gli occhi quando infilò il primo dito bagnato dalla saliva nella mia entrata.

unì le nostre labbra in un bacio bagnato, mentre le sue dita iniziarono a sforbiciare e roteare al mio interno quando aggiunse il secondo.

«minho ti prego..» sussurrai nel bacio, sentendo di esplodere da un momento all'altro.

sfilò finalmente le dita dalla mia entrata, penetrandomi lentamente.

sussultai e affondai il viso nell'incavo del suo collo, infilzando le unghie nella pelle della sua schiena.

le sue braccia erano avvolte attorno al mio corpo, facendo aderire i nostri petti mentre iniziò a muoversi dentro di me.

una lacrima rigò la mia guancia a causa del dolore iniziale, fondendosi con le goccioline di sudore sul suo petto.

iniziai a gemere sommessamente quando le spinte divennero più veloci e profonde, facendomi arricciare le dita dei piedi.

strinsi la presa con le gambe sui suoi fianchi, volevo sentirlo di più, il più possibile.

prese il mio mento con due dita, alzandomi il viso per incontrare il mio sguardo «ti amo» sussurrò lasciandomi un bacio sulle labbra, premendo la fronte sulla mia.

«anche io..»

inclinai il capo all'indietro quando diede una spinta più in profondità, colpendo la prostata.

sollevò un angolo delle labbra, iniziando a succhiarmi la pelle del collo mentre continuò a colpire nello stesso punto.

le mie mani si infilarono fra le ciocche dei suoi capelli, ritrovandomi a stringerle quando un brivido mi fece inarcare la schiena.

sentii lo stomaco riempirsi di una sensazione piacevole, schiudendo le labbra per emettere l'ultimo gemito strozzato.

«j-jisung..» sussurrò facendomi aprire gli occhi, rimanendo incatanto da quella vista: i suoi capelli erano appiccicati alla fronte ricoperta da uno strato di sudore, mentre i suoi occhi erano serrati e le labbra schiuse, con il capo all'indietro e il suo corpo che si muoveva in avanti e indietro.

un mugolio sfuggì dalla sua gola, riversandosi dentro di me poco dopo.

continuò a spingersi dentro di me nonostante l'orgasmo, facendomi mordermi il labbro inferiore per evitare di urlare quando finalmente anche io mi liberai, riversandomi sul suo stomaco.

uscì lentamente da me, appoggiando la fronte sulla mia spalla a causa della stanchezza.

avvolsi le braccia attorno la sua schiena, lasciandogli un bacio dietro l'orecchio
«grazie..»

«grazie per cosa?» chiese interrogativo, alzando di poco il capo per guardarmi negli occhi.

«grazie per avermi fatto capire la diferenza fra il sesso e il fare l'amore..»

accarezzò delicatamente la mia guancia con il pollice, sollevando la testa per mettersi faccia e faccia con me «allora prego» sussurrò ridacchiando.

«avrei voluto che la mia prima volta fossi stato tu»

chiusi gli occhi quando mi baciò la punta del naso, per poi riaprirli alle sue parole «hai detto che con lui hai fatto solo sesso, no?» chiese.

inarcai un sopracciglio e annuii con il capo, non riuscendo a capire a cosa volesse arrivare «allora lascia che io sia la persona con cui hai fatto l'amore la prima volta»

sorrisi ampiamente alle sue parole, continuando ad accarezzare i suoi capelli sudati «se la metti così.. allora va bene»

blank effect ✦ minsung.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora