𝟐𝟎.

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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐒𝐌𝐔𝐓!

𝐉𝐈𝐒𝐔𝐍𝐆:

«minho! tieni a bada i tuoi gatti!» urlai dalla cucina cercando di preparare del kimchi, ma a causa di doogie che continuò a strusciarsi sulla mia gamba fù impossibile.

l'appartamento si trovava in un quartiere di New York, ad Harlem.

e minho aveva avuto la fantastica idea di adottare tre gatti: doogie, soonie e dori, nonostante le mie lamentele.

«dai ji, non trattare male doogie!» esclamò entrando in cucina, con solo un maglione che ricopriva fino al fondoschiena, lasciando le gambe ben in evidenza.

spostai velocemente lo sguardo sul kimchi, arrossendo violentemente.

nonostante convivessimo da un anno ancora non ero abituato alla sua spudorazione, e probabilmente non lo avrei mai fatto.

«hai bisogno di aiuto?» chiese avvolgendomi le braccia attorno alla vita da dietro, premendo il suo petto contro la mia schiena.

«si, scrolla questa palla di peli dalla mia gamba» dissi irritato.

«ma se è andato via già prima..»

spostai lo sguardo sulla mia gamba, notando infatti che doogie non fosse più lì «huh..» mormorai imbarazzato.

emise una risatina e avvicinò le labbra al mio collo, iniziando a lasciare una scia di baci.

girai il volto verso il suo, ma sobbalzai quando qualcosa saltò velocemente affianco la pentola, rovesciando tutto sui fornelli.

«doogie, soonie!» urlò minho, passandosi una mano nei capelli notando il disastro che avevano combinato «ops..» sussurrò ridendo.

presi la pezza e gliela buttai in faccia, incrociando le braccia al petto «giuro che.. se non prendi provvedimenti con quei gatti, ti ammazzo»

«qualcuno qui è imbronciato eh..» scherzò, appoggiando di nuovo la pezza sulla penisola della cucina.

spense la fiamma e mi guardò negli occhi, avvicinandosi nuovamente a me.

«hey! cosa stai facendo?!» chiesi quando all'improvviso mi sollevò dalle gambe, facendomi piegare lo stomaco sulla sua spalla.

«provvedo a farti passare il broncio» disse con fare ovvio, dandomi una pacca sul sedere.

iniziai a dargli dei leggeri pugni sulla schiena, ma mi arresi quando capii che non avrebbe cambiato idea.

chiuse la porta dietro di noi e mi fece sdraiare con la schiena sul morbido materasso, sedendosi sul mio grembo.

«ti amo» sussurrò al mio orecchio, prima di iniziare a stuzzicarlo con i denti e la lingua.

chiusi gli occhi e avvolsi le braccia attorno al suo collo «ti amo anche io» dissi ansimando.

i suoi baci iniziarono a scendere fino alla clavicola, abbassando il colletto della felpa verso il basso.

strattonò i miei capelli con l'altra mano per tenermi il collo inclinato all'indietro, approfittandone per iniziare a lasciare segni violacei sulla pelle.

una sensazione di calore iniziò a farsi spazio nel mio basso ventre, mordendomi il labbro inferiore quando l'erezione pulsante di minho sfiorò la mia.

«ci stai mettendo troppo tempo..» mi lamentai impaziente.

«no, semplicemente sto aspettando quelle tre parole» disse riportando lo sguardo nel mio.

bastardo del cazzo.

«fammi tuo, minho..»

inclinò il capo di lato e passò la punta della lingua sotto il mio mento, aggrottando la fronte «ripeti? non ho sentito bene»

blank effect ✦ minsung.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora