MY DILEMMA IS YOU 2

~191~

Canzoni per il capitolo:

~James Blunt - Shine On

~Drop in the ocean

Torno in casa, ancora scossa per ciò che è successo poco fa.

Non riesco ancora a crederci di aver permesso ad Austin di baciarmi,e sinceramente non so nemmeno perché gliel'ho lasciato fare.

Sarà perché deve partire e perché so che aspettava questo momento da tanto? Oppure perché in fondo anche io aspettavo da tanto questo momento?

Entro in casa confusa e decido di andare in cucina per mangiare qualcosa.

Sento come il bisogno di mangiare per riempire come un vuoto che si è creato dentro di me.

Apro gli scaffali e prendo le prime barrette al cioccolato che trovo.

Mi siedo e ne mangio una.

La mia testa non smette di riportarmi al momento con Austin e darei di tutto per togliermi dalla testa la sensazione che sia una delle poche cose giuste che ho fatto da quando sono arrivata a Miami.

Decido che è meglio fare qualcos'altro per distrarmi, quindi vado in salotto e prendo il quaderno di Sam per andare a stamparmi le pagine che mi servono.

Non posso di certo tenermelo fino al giorno dell'esame perché ovviamente servirà anche a lei.

Vado al piano di sopra ed entro in ufficio di papà. Ultimamente non faccio altro che entrare sempre qui.

Accendo la stampante e aspetto mentre si mette in funzione.

Intanto mi faccio un giretto dello studio di papà e mi guardo un po' attorno per vedere che cosa ci possa essere di interessante. È pieno di cartelle di lavoro con dentro tanti numeri e vari calcoli su qualche strano prodotto. Poi trovo anche una vecchia foto di papà da giovane.

È a bordo di una piscina e nella foto ci sono anche il padre di Cameron,sua madre,mia mamma e un'altra ragazza che sembra incinta.

La foto deve risalire sicuramente ai tempi del college dato che so che è li che mamma e papà hanno conosciuto la famiglia dei Dallas.

Sembrano tutti così carini, felici e non posso fare a meno di domandarmi come sarà la mia vita al college. Incontrerò nuove persone? Avrò finalmente dei momenti di pace? La risposta la saprò solo quando ci sarò arrivata. Chissà se riuscirò a mantenere i rapporti con i miei amici di adesso, chissà quante cose possono cambiare quando ogni persona prende la propria strada. Da piccola sognavo di avere un gruppo di amici per tutta la vita, ma crescendo mi sono resa conto di quanto sia difficile mantenere un'amicizia con qualcuno. La vita è imprevedibile, per un motivo o per un altro, quella persona oggi c'è, domani potrebbe non esserci. 

La stampante emette un rumore fastidiosissimo e mi cade immediatamente la foto a terra a causa dello spavento.

Prendo un respiro profondo e impreco sottovoce contro quella stupida stampante.

Mi chino per raccogliere la foto e la porta dello studio si apre immediatamente.

Vedo mio padre che mi guarda incazzato.

Ovviamente non vuole che qualcuno metta piena nel suo studio e ancora di meno ama che si mettano le mano fra le sue cose, come stavo facendo io con la foto.

"Papà"forzo un sorriso, cercando di essere meno a disagio possibile. 

"Cosa ci fai qui?"chiede immediatamente andando verso la sua scrivania.

"Devo stampare delle cose dal quaderno di Sam! Mi serve per l'esame di matematica"spiego. Di solito mettere in mezzo la scuola aiuta per evitare che si arrabbi con me. Con lui e con la mamma basta dire è per scuola e passa tutto.