MY DILEMMA IS YOU 2

~127~

Canzoni per il capitolo:

~ Yuna - Decorate

~Kim Taylor - Build You Up

Quando riapro gli occhi attorno a me non riesco a distinguere bene le figure, vedo solo bianco. Di una cosa ho la certezza: non sono in camera di Cameron, lo avrei già capito dai colori delle pareti. Provo a spostare il braccio dentro ma, non appena lo faccio, mi rendo conto di non avere libertà di movimento. Riapro gli occhi e metto a fuoco meglio la stanza attorno a me, poi quando torno a focalizzarmi sul braccio noto un ago attaccato ad esso. 

Cosa sta succedendo? Che cosa ci faccio in una stanza d'ospedale? Mi faccio forza e mi metto seduta sul letto, ma quando sollevo la testa dal cuscino comincio a sentire dolore lungo tutto il mio corpo. 

« Cameron...» cerco di dire, ma quello che esce dalla mia bocca è un piccolo sussurro. 

É accanto a me, ma addormentato su una poltroncina non molto distante dal mio letto. Che cosa ci fa qui?

« Cameron » ci riprovo, prendendo più fiato. La mia voce roca si fa sentire e Cameron scatta sulla poltrona, probabilmente spaventato. 

« Finalmente, dormigliona... Mi hai fatto prendere un grande spavento» mi dice. 

« Perché mi trovo qui? E perché tu sei qui?! » domando. 

Non mi da fastidio la sua presenza, voglio solo sapere perché si trovi qui con me e non con Susan, visto che mi sembrava chiaro il fatto che non volesse più parlarmi o vedermi. 

«Due giorni fa, alla festa, sei svenuta a terra e non ti sei più svegliata. Matt ha chiamato l'ambulanza e ti hanno portata qui. Ti hanno fatto le analisi del sangue per cercare di capire la causa di questo improvviso crollo, ma i risultati devono ancora arrivare» mi sfiora la mano.

Ho smesso di ascoltare non appena ho sentito due giorni. Che cosa diamine mi è successo? L'ultimo ricordo che ho della festa è di Austin, che si è allontanato per raggiungere i suoi amici. Da lì in poi, il vuoto più totale. 

« E tu? Che cosa ci fai qui?» 

« Sono arrivato un'ora fa e mi sono addormentato. Sono solo passato a vedere come stai, non volevo mancare all'appello delle persone che ti hanno fatto visita. Magari potresti odiarmi di meno... Anche se ho grossi dubbi» commenta. 

« Oh, non penso che ti possa salvare con questa scusa» dico. 

Non credo fino in fondo alle sue parole, lo conosco. Farebbe il possibile per ripulirsi davanti ai miei genitori. 

« Si è svegliata?» ci interrompono.

« Sì » Cameron risponde infastidito. 

Quando guardo in direzione della porta, vedo Matthew che si sta avvicinando al mio letto con un bicchiere d'acqua. E menomale, ne ho bisogno. 

« Tutto bene?» mi domanda, lasciandomi il bicchiere tra le mani.

Bevo l'acqua tutto d'un fiato, è un sollievo per la mia gola.

« Ora sì » rispondo:« Ho un terribile mal di testa e non mi ricordo niente della festa»

«Il dottore dice che presto starai meglio, potresti avere qualche flashback degli ultimi istanti prima della festa ma non lo garantisce » commenta Matthew.