pugnalata opprimente

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Nick aprì la bocca contro la sua quando le loro lingue si incrociarono gradualmente.Le mani di charlie iniziarono ad intercorrere su tutto il suo corpo,quando si collocò sulla sua vita sfilandogli lievemente la cintura continuando a toccargli quei soffici capelli rossi «questo si che mi mancava» «non puoi capire la tentazione di volerlo fare ma non ne avevo l'opportunità,perché charlie sei e sarai sempre tu ad ammaliarmi come nessun'altro è stato in grado di farlo» quando improvvisamente entrò Madelyn nella stanza senza preavviso «ragazzi de..o mio dio» entrambi sobbalzarono sbalorditi dal letto. Madelyn tendando di non osservare la situazione,decise di mettersi una mano sulla fronte «sono sconcertata,Nick non mi sembra il caso» «ed io non lo farò, perché sai che da me puoi aspettarti di tutto» lei sbuffò sbattendo la porta, Charlie si alzò con un'aria irata dal letto «non credevo che dovessimo..» sentendosi a disagio  «ei stai tranquillo» si piazzò dietro di lui sussurrandogli «io ho intenzione di scappare» «che intendi dire?» «che voglio scappare insieme a te» «nick non possiamo, hai una borsa di studio da portare avanti per altri due anni» lui lo ammutolì mettendogli l'indice proporzionalmente puntato sulle sue labbra «guardami» si voltò di spalle ritrovandosi faccia a faccia con lui «char questo non è il mio posto, mi sento disadattato» «e allora dov'è il tuo posto?» Charlie si inchiodò al muro e nick si avvicinò rapidamente  sentendolo ansimare,mentre  socchiusero entrambi gli occhi «lontano da qui,in una selva quieta..con te che mi stringi la mano, senza che il tempo non decade» «a chi sta scrivendo la nostra storia, vorrei che le nostre ceneri vengano messe assieme nel sottosuolo» Nick iniziò ad assaporarli le labbra «quest'aroma di ciliegia è fatale» scostandosi da lui «mi tormenta da un po' questa domanda» «esponiti» «perchè hai iniziato a fumare?» nick si prese un momento di tregua,si alzò in piedi rovistando nel suo cassetto riservato, mostrandoli una foto «questo era mio padre,faceva il militare ed è stato ucciso in una faccenda di lavoro..quel segno che mi ha lasciato era troppo crudele per alleviarlo, quindi da lì ho intrapreso la strada più brutale e maligna..non ricordo nient'altro» l'angoscia assaliva sempre di più quando charlie lo abbracciò «mi dispiace nick..non era necessario confessarlo in questa maniera» «sono stato un' opportunista con lui,quei pochi momenti in cui c'era lo preso alla sprovvista» «non è colpa tua, infondo la vita è imprevedibile e tu non te l'ho aspettavi» charlie incominciò a girovagare per la stanza,quando la sua attenzione si interruppe a delle pillole poggiate sul comodino «quelle sono pillole per l'alcolismo» «da quant'è che le prendi?» «due settimane»..

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