WHAT I SAW IT WAS THE SUN☀️

ma il cuore per restare

I giorni passarono rapidamente, quando arrivò il gran ritorno per charlie ad Oxford.Lui e Gabriel erano giunti in stazione «cosa avrai intenzione di dire a nick per quell'incidente?» «non saprei..dovrò dirli i fatti così come stanno» mentre scaricavano i bagagli dalla macchina per depositarli nel treno «non credo la prenderà bene se davvero vuoi far degenerare la situazione» «vedrò come si rivolgerà a me per quello che deve confidarmi, così magari riesco a sputare il rospo in modo più pacato» salì sul treno qualche istante prima che il portale si chiudesse «gabriel..» lui lo perseguiva con gli occhi quando annuì di sì perplesso «che non accada mai più,hai avuto il tuo momento esaltante ma ora dobbiamo ritornare nelle nostre rette vie» «decisamente.. comunque tra qualche giorno ritorno anch'io ad Oxford con i miei amici» disse amareggiato «ci si vede Gabriel» «a presto charlie».
Due ore dopo il treno si accostò gradualmente nella stazione di Oxford,dal finestrino continuava ad osservare la folla provando ad inquadrare nick,ed eccolo lì.I suoi capelli rossi che si lasciavano trasportare dal lieve vento,la sigaretta trattenuta tra l'indice ed il medio mentre aspirava una nuvola di fumo. Scese dal gradino con il trolley in mano iniziando ad affannarsi,nick lo puntò con gli occhi quando urlò il suo nome «charlie!» «ei nick» si abbracciarono vigorosamente «stai con l'affanno,vieni ti aiuto» «stai tranquillo faccio da solo» l'angoscia in lui si innalzava sempre di più,quando iniziò a percepire una sensazione di soffocamento e difficoltà a respirare «charlie stai avendo un'attacco di panico,vieni qui appoggiati a questo muretto» lo fece accostare inchiodandolo al muro «adesso inspira ed espira,affinché non senti che la respirazione continua a circolare normalmente» gli mise la mano sopra il suo petto «da quando sei uno psichiatra?» gli uscì una lieve risata «no..semplicemente mi è capitato molte volte di subire un'attacco di panico..la prima volta che ti succede?» le lacrime di charlie cominciarono ad intercorrere su tutto il viso, quando la situazione rimediò «s-si, grazie per avermi agevolato» «non devi nemmeno ringraziarmi,in tale tuo ragazzo ho il diritto di aiutarti» «nick..q-quindi cosa dovevi dirmi alla fine» continuando a parlargli con una voce tremolante mentre si alzò in piedi «venerdì..ero sbronzato ed ho preso confidenza con una,però accidentalmente..l'ho baciata ma mi sono respinto dopo qualche istante» charlie rimase sbigottito «in realtà anch'io..purtroppo sì,l'ho baciato.» nick con una faccia ripugnante gli disse «allora il mio senso non sbagliava.Mentre ero assente hai voluto approfittarne.. quindi è lui da cui vuoi farti sedurre vero? «n-no nick io l'ho fatto soltanto per poi affermare un' accordo..ovvero che non avrebbe più fatto l'invadente nella nostra relazione» «ma quindi anche tu sei infatuato da lui?» «no!..io ho capito solo una cosa nella tua lontananza..che anche se ci provassi nessuno è come te.Mi sento tutt'ora in colpa ed ero così intimorito dal dirtelo che l'ansia mi stava divorando dentro.Ma se tu davvero vuoi lasciarmi,sei disposto a farlo perché sono queste le conseguenze ed io..» nick si ritrovava sempre più vicino a lui mentre provava a placarlo «charlie..» «sarò qui ad aspettarti anche senza un richiamo da nessuno» gli mise le mani che continuavano a tremare tra il suo viso «charlie!» lo ammutolì prima che continuasse a parlare «ricordi cosa mi dissi le prime volte?» annuì di no «abbiamo sbagliato entrambi,ed è umano che accada.Io mi sono trascurato molto nella tua assenza,non riuscivo a colmare il vuoto con nulla se non con l'alcol.Ho troppa cautela nel tenere tutti gli occhi addosso a te,non posso lasciarti andare» si avvicinarono fin quando le loro labbra non si sfiorano lun con l'altro.Avevano finalmente riunito quel pezzo compatibile che si era disperso nell'oscurità,ma alla fine è riuscito a ritrovare quel bagliore in mezzo alla via. «le tue labbra sanno di ciliegia,che cosa ti sei messo?».