anime contrastanti

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la poggiò di nuovo con i piedi per terra e si respinse immediatamente, nonché Emily si mise a braccia conserte sconcertata da quella situazione «sei innamorato..eh no io non sto parlando di me» lui scossò la testa osservando il soffitto «sì,sono innamorato di lui,ma non sempre le cose devono andare rosee» fece un breve respiro «perchè nick? se lo ami riprenditelo anziché massacrarti per un dilemma» il suo respiro risultava sempre più affannato «ho bisogno di un po' di tempo per stare senza di lui, sembra di avere una dipendenza affettiva» finché il suo cellulare squillò «devo andare via, qualcuno mi sta chiamando» lei annuì di sì e lo accompagnò fino la porta.Varcò la soglia e rispose alla chiamata,era sua nonna.

“ciao nonna come stai?”

“nicholas non molto bene”

“come mai?”

“tua madre è finita in carcere.. Qualche sera fa qualcuno l'ha pedinata e l'hanno scoperta con della droga,la vendeva a ragazzini troppo piccoli”

serrò gli occhi e d'istinto rispose

“nonna tu lo sai mia madre in che strada mi ha portato,giusto?”

“sì nipotino me ne rendo conto,e mi dispiace di non essere stata una buona madre per lei.”

“nonna tu l'hai cresciuta come si deve,è lei che ha deciso di intraprendere questa strada,anche se la convertissi a non farlo,lei è troppo testarda per capirlo.E comunque può continuare a perpetuare lì dentro, perché è lì che merita di stare”

“ti chiedo un favore però..”

lui annuì di sì

“devi andare a trovarla,anche solo per dirli come sta”

“va bene”

balbettò mentre era intimorito da quella situazione,chiuse alla sprovvista la chiamata e ad adagio rientrò nel suo appartamento.
Una settimana dopo,charlie rovistava  su internet quali fossero le case più convenienti in Texas,fin quando premette su un sito e vide una casa in vendita a soli seicentoventinove mila dollari «cavolo c'è anche la piscina, quanto può essere economico» sussurrò tra sé,gli spuntò un breve sorriso e decise di chiamare Noah,ma nessuno diede risposta.Sbuffò e chiuse il Mac vigorosamente accovacciandosi nel letto, prese il cellulare scrollando la sua galleria, finché non si focalizzò su una foto «ti amerò sempre Nicholas Olden» osservò la parte la lampante di quell'immagine,ovvero Nick seduto su quella Porshe tanto predigiosa.Spense il cellulare e si stirovacchiò la schiena fin quando qualcuno non bussò alla sua porta,aprì la maniglia ritrovandosi Gabriel con delle buste di plastica in mano,era inconsueto a sapersi essendo che non lo vedeva da più di un mese «charlie ti ho portato da mangiare, essendo che momentaneamente ti mantieni qui,in qualche modo dovrai stare fiorito e vegeto» nonché lui sghignazzò «ti ringrazio G» gli porse le buste tra le mani e finché fece per varcare la soglia charlie lo trattenne «gabriel.. puoi rimanere per qualche minuto qui?» si voltò di spalle stupefatto da quella domanda «okay..va bene» si sedette accanto a lui inquadrando il suo viso incupito «sei amareggiato,come sempre tra l'altro.Che succede charlie» penetrò il suo sguardo mentre serrò la bocca con il suo respiro ansimante «nicholas;io lo amo ma..» gli avvolse un braccio nella sua spalla e lo attirò a sé, quell'abbraccio caloroso lo rincuorò più che mai, non che avesse bisogno di un legame solidale pur essendo che le loro idee fossero così contrastanti «ti voglio bene fratello» gabriel fu sbalordito da quelle parole,fin quando fece un lungo respiro «anch'io ti voglio bene charlie, qualsiasi cosa io ci sono.E mi dispiace di essere stato un ipocrita nei primi tempi» si scostò da lui,e Gabriel gli diede un fazzoletto «forse vuoi intendere il trasferimento?» lui annuì di sì «lui vuole trasferirsi con me ed ipoteticamente vuole rinunciare agli studi.Ma io ho paura che rimpianga le sue decisioni per seguire un cretino come me» mentre singhiozzava «tu ti fidi di lui giusto?» annuì di sì «allora devi fidarti di ciò che lui vuole scegliere di fare nella sua vita,non puoi ostacolarlo.Se poi ha rimorsi di sicuro non devi essere tu ad  immedesimarti nei suoi panni,ricordati che l'ha voluto lui» sollevò il viso verso di lui «noah mi ha risposto in una maniera simile» «ah la carogna di turno» afferrò un cuscino e gliel'ho lanciò in faccia «smettila di provocarla!» mentre sghignazzarono entrambi «okay scusami» un'aria pacifica si innalzò tra di loro fin quando gabriel si alzò dal letto «charlie io adesso devo andare» sobbalzò dal letto e si alzò anche lui «ti accompagno all'ingresso se vuoi..» «non avevo mai visto un Charlie Anderson benevolo ed umile da quando ci siamo conosciuti» dandoli una pacca sulla spalla «comunque ti ho comprato i waffle essendo siano i tuoi preferiti» si morse il labbro inferiore perplesso da quell'affermazione «come fai a saperlo?» mentre scesero le scale arrivando all'ingresso «credi che tua madre sia un'estranea per me?» aprì la porta e con le chiavi Gabriel accese la macchina «tu dove sei diritto adesso?» gli chiese mentre si sedette al volante infilando la chiave nella serratura «devo andare da dei miei amici, stasera andiamo allo stadio» voltò la testa verso il cielo e pieno di nubi,serrò gli occhi per assaporare quell'aria limpida «charlie» afferò la  mano avvolgendola con la sua, si contemplarono negli occhi mentre gabriel lo leggeva dal suo sguardo quanto fosse demoralizzato «mi capisci no?» «come no..» mollarono la presa e gabriel si mise in moto.La sua attenzione continuava a centrarsi sulla macchina che continuava ad allontanarsi sempre di più,fin quando non scomparì definitivamente dalla sua vista..

WHAT I SAW IT WAS THE SUN☀️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora