ritorno in pace

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Lui osservava nick amareggiato disteso su quella cella,mentre si dirigevano verso l'ospedale,sembrava ancora incredulo a quella situazione.Quando arrivarono a destinazione charlie scese dal furgone,mentre trasportavano nick in sala operatoria «posso entrare per vederlo?» «mi dispiace ma adesso dobbiamo fare dei controlli,magari può aspettare in sala d'attesa» si sedette nella stanza intravedendo la porta chiudersi,il suo respiro era sempre più lieve mentre iniziò a piangere mettendosi le mani in testa.Passarono due ore e charlie decise di andarsene,fin quando un medico lo fece attendere «il paziente è in coma etilico» si girò di scatto sbalordito da quelle parole «sappiamo già che sia svenuto,ma inoltre gli abbiamo somministrato al paziente delle medicine.Se avesse trascurato la situazione sarebbe diventato fatale» «adesso come sta?» «è sotto controllo momentaneamente,sta riposando per ora.Può passare a visitarlo domani naturalmente» «la ringrazio» disse affannato.Tornò a casa e si rimboccò a letto nelle coperte,ma lui non riusciva a dormire per quanto fosse rammaricante tutto questo.Passarono giorni e settimane e lui veniva a trovarlo all'ospedale in quel poco tempo libero che gli restava.Momentaneamente charlie si ritrovava nella stessa stanza insieme a gabriel,mentre si vestivano «non capisco cosa ci vedi di tanto rilevante in Nick,sei adirato e sopraffatto da settimane» nonché sbuffò e alzò la testa «gabriel vuoi stare zitto!» «oh mai sia che qualcuno te lo tocchi» disse alzando le mani in alto «me ne vado,sei sempre in grado di fare polemica» «vai pure» sbattendo la porta vigorosamente.
Finché arrivò il giorno in cui i dottori avvisarono che nick sarebbe uscito dall'ospedale «e dopo lunghe settimane oggi è il grande giorno» disse noah con euforia, entrarono in macchina dirigendosi all'ospedale.Quando arrivarono Charlie si recò nella stanza in cui fu operato ma notò che non c'era «nick?» urlò mentre iniziò a girovagare per tutti i corridoi «nick dove sei» disse perplesso. sogguardando tra le stanze,la sua attenzione cadde in una stanza con dei dottori che stavano avendo una conversazione con un ragazzo,e quello era proprio nick,con quel volto avvincente come sempre immancabile.Si appoggiò su un angolo attendendo che lui lo inquadrasse,ben che fu così;sbigottiti da quel momento inconsueto Charlie uscì a retrogrado e nick lo perseguitò fino all'uscita dell'ospedale con la pioggia fitta e quel bagliore riflettuto dai fari nella sera.Nick si avvicinò a lui prendendoli la mano ormai bagnati fradici,lo prese dal collo e lo baciò con ardore «non lo farò mai più promesso».Charlie gli prese la faccia tra le mani e lo baciò «forza andiamo al riparo»   fin quando proseguirono alla macchina Nick gli aprì lo sportello e si sedettero nel sedile posteriore.Ci fu un momento di quiete quando Nick balbettò «char tu non meriti questo» lui voltò la testa turbato da quelle parole «nick..che stai dicendo?» «tu meriti qualcuno che non ti tormenti per i propri problemi,non meriti qualcuno che non sappia tutelarsi non meriti..» Charlie gli prese la mano facendolo ammutolire «nick..» incominciò ad ansimare mentre ogni emozione gli pulsava dentro di sé «ma tu hai penetrato il mio cuore ed ormai non può essere limitata come cosa» «nick ascoltami.È normale avere problemi,non so se tu ci hai mai fatto caso ma ricordi tutte quelle volte che avevo un'attacco di panico? e quante volte sono stato di malumore ma a vedere il tuo viso raggiante ciò si alleviava? Non è irrilevante come cosa anzi,sei stato e sarai sempre il mio punto di sollievo,sei rimasto qui anche sbagliando ed una tra le tante cose che mi piace di te.Come tu hai fatto con me ipoteticamente devo farlo anch'io con te, è reciproco»  gli tolse le mani dal viso e nick lo attirò a sé in maniera vigorosa iniziando a baciarlo,nonché Charlie si sedette a cavalcioni sopra le sue gambe.Le sue mani sfioravano i suoi capelli fino a focalizzarsi sul suo collo «lo sai che non possiamo farlo in macchina di noah» disse sussurrandogli «e a chi importa» facendolo sdraiare sotto di lui.Qualche minuto dopo erano ridotti a dorso nudo,e nick era appoggiato sopra il suo petto accarezzandoli con i polpastrelli la sua pelle morbida «charlie..» balbettò mentre lui annuì di sì «andiamo a vivere insieme» «nick devi finire l'università» «e quindi?» «hai una stanza riservata assieme a madelyn» «dall'anno prossimo non più,il contratto è limitato» mentre sghignazzava «non hai bisogno di farlo per me» fin quando lo ammutolì appoggiandoli una mano in proporzione della sua bocca «io sono autoritario e posso imporre ciò che voglio» «non fare troppo il presuntuoso» «invece sì» bisbigliandoli all'orecchio intrecciando la mano di nick con la sua..

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