voglia incessante

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Charlie si avviò nel reparto in cui si ritrovava nick e si avvicinò «che leggi?» chiuse alla sprovvista il libro e lo pose nel suo scaffale «poesie» mentre si allontanò da lui girovagando negli altri corridoi,charlie prese il libro che nick aveva sfogliato prima ed esaminò attentamente ogni pagina fin quando rimase stordito a quella stessa pagina alla quale nick scattò una foto,il suo pollice lo sfiorò con prudenza leggendo il contenuto di esso,fin quando ne recepì il significato.Alzò la testa verso il soffitto con una faccia incupita e si dirisse appositamente verso nick,mentre lui si incuriosiva di tutti i libri esposti,charlie gli afferrò il dito avvicinandolo a sé «ei» sussurrandogli all'orecchio,si accostò tra quegli scaffali mettendosi di fronte a lui «so cosa stavi leggendo prima ed ipoteticamente ti sentivi un po' in soggezione» nick toccò con l'indice il suo labbro inferiore da percepire tensione tra di loro «shh,non mi sentivo in soggezione,è soltanto un luogo di fortezza questo» charlie rimase incredulo a quella situazione che la sua bocca rimase leggermente aperta «caspita,la libidine nick..non adesso» avvicinandosi al suo orecchio «forse chi non riesce a resistere a queste labbra bramose non sono solo io» gli baciò la guancia fin quando non arrivò alle sue labbra,gli toccò le sue guance calde e si scostò da lui,charlie sgranò gli occhi agghiacciato da quell'attimo durato una frazione di secondo «dobbiamo per forza andare in carcere?» sbuffando «sì» balbettò stufato.Entrarono in macchina e prima che nick la mettesse in moto, osservò charlie che intravedeva il cielo dal finestrino, incastrò l'indice ed il pollice fra il suo mento e lo voltò lievemente verso di lui fin quando entrambi sghignazzarono «sei sicuro di volerci andare?» annuì di sì fin quando premette le labbra contro la sua fronte.Arrivò verso il cancello del carcere serrando gli occhi «ei andrà tutto bene» dandogli una pacca sulla spalla,gli uscì un sorriso dalle labbra e varcò la soglia, entrò dentro chiedendo alle autorità dove fosse la cella in cui si trovasse la madre, nonostante dovesse andare nella sala d'incontri,si dirisse verso la stanza mentre udiva alcuni dei detenuti provocarlo ed infangare la sua persona «è arrivato il figlio di puttana,una bella saponetta lì sotto te la darei» mentre ridevano da perdere il fiato «questo adesso chi sarebbe?» «figlio di nobili,del famoso pilota di Oxford.Mario Olden» nick nella sua indifferenza,non gli faceva rodere ciò che dicevano «Nicholas Olden giusto?» gli disse l'educatore con un tono acuto,lui annuì di sì «avete soltanto cinque minuti,entra forza!».La madre aveva uno sguardo tenebroso ed era conciata con una tuta rossa,impugnò le mani e si sedette di fronte a lei «sei esecrabile con questi capelli» strinse i denti ed iniziò a rivolgersi in una maniera impetuosa «non iniziare a provocarmi assieme ai tuoi scagnozzi che già è tanto se sono venuto a visitarti» «certo che non hai pietà per nessuno,tutt'ora mi pento di averti procreato» «io tengo compassione soltanto a chi se l'ho merita,non come te che mi hai sempre lasciato allo sbando,ti droghi nonostante l'incolumità di un figlio.In questi anni non mi hai saputo né salvaguardarmi né tutelarmi,per me a stento esisti» lei si lasciò posare il corpo per tutta la sedia «senti se sei venuto a fare polemica è meglio che te ne vai,tanto se non fosse stato per tuo padre è stato un grande errore averti con noi» L'educatore inquadrò la figura di nicholas con quell'aria adirata e con la tentazione di dare un pugno al tavolo, decidendo di dirigersi verso di lui «bello mio non siamo a boxer, perciò placati quegli ormoni o sennò è finita l'ora delle chiacchiere» si alzò dalla sedia dando un'ultima occhiataccia alla madre, l'educatore avvolse il braccio verso la sua schiena e lo portò fuori «forza,passi lunghi e ben distesi!» fin quando non lo riportarono all'esterno del carcere dove si ritrovava un campo da calcio ricamato di rosso.Charlie lo stava attendendo sotto l'arco in cui il cancello si apriva,lo vide con uno delle guardie e si intimorì del suo aspetto titubante che aveva in volto,gli mollarono la presa e nick si dirisse verso la macchina senza dare spiegazioni «nick che ti prende?» lo afferrò per un braccio,ma lui si rivolse in una maniera impulsiva «dammi un'attimo ti tregua,ho bisogno di riflettere okay!» si sedette in macchina e chiuse lo sportello vigorosamente, finché charlie non lo raggiunse «nick ti prego..» lo ammutolì da sopra «è andata male,come sempre d'altronde.Se qualcuno vuole graziarla pagandoli la cauzione buon per lei, sennò può restare a scontare le pena li dentro» mettendo le mani al volante senza che la macchina fosse in moto «ho sentito ciò che ti stavano dicendo..i cercerati voglio dire» sbuffando «non è la prima volta,non sono mai stato un detenuto ma so com'è fatto un carcere e specialmente i soggetti che tollerano là dentro» mentre si percepiva il suo respiro affannato,nick posò la sua mano sopra il petto iniziando ad avere il respiro corto.Charlie si sbalordì e si avvicinò a lui «stai avendo un'attacco di panico,lascia che ti aiuti» mentre nick gli levò la mano di dosso «lasciami, c'è l'ha faccio da solo!» ma lui insistette e lo fino a quando la sua respirazione non fosse regolare «non puoi sostenere tutto da solo,hai bisogno di me» nick lo esaminò con gli occhi inquadrando le sue labbra bramose, nonché charlie lo prese dal collo avvicinandolo di più al suo viso «facciamo un gioco» mentre nick aveva la tentazione di baciarlo «vediamo se riusciamo a non baciarci» nick sghignazzò «non puoi darmi questa penitenza char» scossando la testa «tu provaci» nel mentre resistevano il loro nasi si sfiorarono lievemente «sai che se mi fai spazientire potrei creare casini» mentre serrarono gli occhi nick tentò di baciarlo ma lui si scostò «char smettila..» uscendogli un sorriso fra le labbra «passiamo agli estremi rimedi» si mise sopra di lui muovendosi abilmente nella sua erezione.Nick tentava di raggiungere le sue labbra ma lui lo impediva «fermati charlie!» lui lo assecondò e lo baciò con ardore «siamo sulla tua Porshe,pensi che sia idoneo fare cose sconce?» gli mise un dito in proporzione delle sue labbra «zitto e baciami» finché non gli mise una mano nella sua parte intima da uscirli un gemito di piacere, charlie impugnò le mani quando il movimento diventò più forte fino a farlo sobbalzare incessantemente..

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