Canto XX

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CANTO XX - L'autore si scusa


Urge ch'io mi scusi, m'a ben tardi,

P'aver principiato un'opra tanto vuota

E anacronistica a li vostri sguardi,


Rime scritte in una lingua che se vota

A far riflesso, pur'opaco, dei magni

Che pullulano la letteratura noi nota


E pur quella, ch'alle fonti son stagni

Cui io credo, certamente far parte.

Deh, ma perché nell'era della Ferragni


E della morte dell'accademica arte

Io insisto a scrivere in tal essenza

Non dissimile da nostalgici imbrattacarte?


Già Ezra Pound e Lovecraft di Providenza

Andaron contro destini assai magri

Perché troppo indietro guardaron senza


Curar ch'avveniva ai tempi lor agri.

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