CANTO XX - L'autore si scusa
Urge ch'io mi scusi, m'a ben tardi,
P'aver principiato un'opra tanto vuota
E anacronistica a li vostri sguardi,
Rime scritte in una lingua che se vota
A far riflesso, pur'opaco, dei magni
Che pullulano la letteratura noi nota
E pur quella, ch'alle fonti son stagni
Cui io credo, certamente far parte.
Deh, ma perché nell'era della Ferragni
E della morte dell'accademica arte
Io insisto a scrivere in tal essenza
Non dissimile da nostalgici imbrattacarte?
Già Ezra Pound e Lovecraft di Providenza
Andaron contro destini assai magri
Perché troppo indietro guardaron senza
Curar ch'avveniva ai tempi lor agri.
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Una Piccola Commedia
PoetryLeggendo l'Eneide l'autore si addormenta e finisce in un terribile oltretomba scritto in terzine ma anti-Dantesco, dove non sono i morti a essere puniti, ma i suoi peccati letterari. Il buon Virgilio, come al solito, recupera la sua funzione di guid...