Avevamo deciso di andarci con calma.
Ora c'era anche Ruby e non volevo sconvolgerla troppo con altre novità.
Lei comunque aveva imparato a definire Travis come zio, sentendo Liam e Noah parlare di lui in questo modo.
Quella sera uscimmo a cena, Ruby era dai nonni. Nessuno era a conoscenza di me e Travis, solo Michelle.
-Rosie sei pronta?- mi chiese dal salotto, sorrisi e mi guardai allo specchio: avevo messo un paio di jeans larghi e un dolcevita blu, molto semplice.
Scesi le scale
-eccomi- dissi afferrando la borsa dal divano, Travis mi avvolse un braccio attorno alla vita, mi attirò a sé e mi diede un bacio sulla guancia.
Lui era molto per il contatto fisico, anche io, ma mi trattenevo per vedere come si sarebbe svolta la cosa, ero ancora terribilmente confusa
-andiamo- mormorò poi prendendomi la mano.
Arrivammo in un posto molto carino, era un ristorante piccolo ed intimo, ci fecero sedere
-allora Rosie- disse unendo le mani poggiando i gomiti sul tavolo, mi guardava, mi guardava dritto negli occhi
-raccontami, che hai fatto in questi anni?- mi chiese, ammetto che mi dovetti trattenere dal fanculizzarlo e risposi
-beh ho fatto la mamma, mi sono laureata in anticipo ed ho iniziato a lavorare, sono riuscita a comprare la casa dove vivo ora e sono contenta- mi misi nella su stessa esatta posizione e lo guardai, ancora
-e tu Trav?-
-ho messo da parte un po' di soldi e sono riuscito a farmi trasferire qui- sorrisi, poteva finalmente stare con noi
-e ti ho pensato- sussultai
-non ho fatto altro che pensare a te e a Ruby, a quanto non vi meritassi, a quanto saremmo potuti essere felici- allungò una mano e gli permisi di prendere la mia
-non l'ho mai detto a nessuno ma sono in cura, sto andando in terapia- ero sconvolta, mi stava lanciando così tante informazioni che mi stava andando ancora più in tilt il cervello
-io.. io ho capito cosa ha causato tutta questa mia insicurezza e lo sto superando- io lo sapevo, sapevo cos'era
-tua madre- affermai sicura, con voce tremante
-quella donna mi ha lasciato un trauma dentro che sto provando con tutto me stesso a superare per evitare che possa ferire ancora te e nostra figlia- una lacrima mi rigò il viso, sebbene fosse stato un bastardo non se lo meritava, non si meritava tutto quello.
-mi spiace Trav, non si quanto apprezzo che tu me l'abbia detto- mi asciugai il viso e poi arrivò il cameriere con la nostra roba.
Decidemmo di non parlare più di cose tristi, così chiacchierammo del più e del meno, mi chiese di Jacopo, ridemmo insieme di Mason e di quanto fosse un cretino.
La cena finí e tornammo a casa.
Mi era venuta in mente una cosa per lui, una cosa che stavo segretamente facendo da quando Ruby era nella mia pancia.
Lo invitai ad entrare e gli chiesi di aspettare sul divano, tornai giù con in mano una scatola, dentro c'erano quattro album, dentro c'erano foto e racconti della vita di Ruby
-Rosie è fantastico- mormorò lui sfogliandoli.
Ci mettemmo assieme sul divano a guardarli, pagina dopo pagina rivivemmo quei momenti, io per la seconda volta, lui per la prima.
Chiuse l'ultimo album e alzò lo sguardo su di me
-i..io non so cosa dire- gli accarezzai il viso
-non dire niente- sussurrai poco prima che mi baciasse, mi tirò a sé e mi strinse forte.
Salimmo di sopra, mi spogliò dei vestiti in un secondo e lo stesso feci con lui, le sue dita fredde mi sfioravano la pelle, sospirai il suo nome mentre entrò dentro di me
-che c'è?- mi chiese togliendomi un capello dal viso
-promettimi che resterai-
-te lo prometto-
-giuramelo- dissi poi
-te lo giuro- rispose muovendosi lentamente, lo baciai e andammo avanti a fare l'amore, si, l'amore, perché io ero fottutamente innamorata di lui.
La mattina dopo non sentimmo la sveglia, o la ignorammo, fatto sta che ci eravamo svegliati, abbracciati e subito ci era venuta voglia di ripetere tutto e proprio mentre stavo per urlare il suo nome sentì il campanello.
Ruzzolai giù dal letto e Travis mi seguì, feci in tempo ad afferrare la mia camicia da notte e le pantofole, aprí la porta e mi trovai di fronte mia madre
-ciao tesoro- disse facendo entrare Ruby
-ciao mamma- mormorai ancora leggermente rincoglionita da quella notte
-Oh no Rose, dimmi che sto sognando- disse, non capii e mi voltai, Travis era immobile sulle scale, aveva su solo un paio di pantaloni lunghi
-oh cazzo- mormorai passandomi una mano sulla faccia
-Rosemarie, ti prego dimmi che mi sto sbagliando e che non è successo nulla-
-mamma ascolta, te lo spiegherò in un altro momento- dissi socchiudendo la porta
-ti prego- aggiunsi con un mezzo sorrisino
-e va bene, ci sentiamo- disse andandosene, mi voltai e guardai Travis
-Ma che cazzo Trav! non potevi stare su!?- esclamai
-mamma non si dice!- disse Ruby dal divano, Trav la indicò e alzò le spalle come per dirmi "Rose non si dice"
-hai ragione tesoro, scusa ma Travis mi ha fatta arrabbiare- mi andai a sedere accanto a lei e le accesi la tv, tempo di sistemarmi un attimo e tornai di sotto.
mi fermai sulle scale a guardare quella scena: Ruby era in braccio a quello che non sapeva essere il suo papà, stavano facendo un giochino con le mani mentre canticchiavano la canzone che c'era in TV.
mi si scaldò il cuore.
Travis era stata la scelta migliore e la peggiore nello stesso momento.
era tutto così terribilmente perfetto con lui, tutto così bello.
STAI LEGGENDO
Siamo solo io e te
RomanceRose e Travis stanno per diventare ufficialmente fratelli, o meglio, fratellastri. un matrimonio, un matrimonio che li obbligherà a vivere insieme per un po', che li costringerà a fare delle scelte e che gli faranno prendere due strade diverse, nono...