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TRAVIS

-se solo osi ancora fare come hai fatto anni fa considerati morto- disse Noah
-sul serio stavolta- aggiunse James, li guardai uno ad uno negli occhi
-io vi giuro, per la decima volta, che non accadrà- dissi quasi implorandolo della loro benedizione, insomma per me era importante ma anche per Rosie.
La ottenni.
Tornai a casa, a casa mia, a casa nostra, con del cibo cinese e un hamburger per Ruby, io e Rose avevamo deciso di parlare con lei proprio quella sera
-Travis!- urlò la bimba quando vide la scatola dell'happymeal attraverso il sacchetto
-grassie- mormorò prendendolo e portandolo in cucina, le diedi un bacio sulla testa
-figurati principessa- dissi fingendo un inchino
-qualunque cosa lei desidera lo avrà- aggiunsi ridendo, Rose scoppiò a ridere e mi diede un bacio sulla guancia ringraziandomi
-È andato tutto bene?- mi chiese guardandomi con quei grandi occhi scuri
-si, tutto benissimo- risposi prendendole la mano e portandola con me in cucina.
Cominciammo a mangiare, montai il giochino dell'HappyMeal a Ruby e poi, dopo uno sguardo veloce a Rose capì che era il momento
-Ruby, tesoro... io devo dirti una cosa- disse la sua mamma prendendole la manina
-ti ricordi che un po' di tempo fa mi chiedevi del tuo papà? ti ricordi? che a scuola hai portato lo zio Noah, che ti avevo detto?- mi venne una fitta al cuore sentire quelle cose, senza volerlo mi stava spiattellando in faccia quanto avessi fallito fin ora come padre
-si mamma, mi avevi detto che il mio papà aveva deciso di andare via- rispose la piccola addentando una patatina, Rose sorrise appena
-beh amore, si da il caso che il papà è tornato- gli occhi ambrati si spalancarono, guardarono Rose
-e dov'è?!- esclamò agitata
-Sono qui Ruby- mormorai facendola voltare verso di me
-e non andrò più via- aggiunsi sorridendo
-ma tu sei zio Trav... tutti ti chiamano così- disse guardandomi
-beh solo tu puoi chiamarmi papà- spiegai afferrandole la manina, lei sorrise
-davvero? tu sei il mio papà?- mi chiese ancora sbalordita
-si, sono il tuo papà- dissi.
Ruby saltò giù dalla sedia e mi abbracciò, è difficile ammetterlo ma mi scese una lacrima, e poi un'altra e un'altra ancora.
Rose si aggiunse all'abbraccio, eravamo una famiglia.
dovevo solo sposarla.

ROSE
-è fatta- dissi sedendomi sul letto, Ruby era tranquilla, non sembrava scossa, solo agitata
-già- disse lui, sorrise, anche lui ora pareva agitato
-mancherebbe solo una cosa e anche se mi hai già detto di sì- trattenni il respiro, lo guardai inginocchiarsi, mi sorrise
-Rosie vuoi sposarmi? ancora- sorrise, io piansi.
Fu una reazione spontanea, immediata; mi alzai in piedi, saltellai su me stessa
-davvero? davvero?!!- esclamai battendo le mani con le lacrime agli occhi
-ti sembra che io stia scherzando?- chiese continuando a sorridermi, piansi ancora e mi misi in ginocchio per terra, di fronte a lui
-certo che voglio sposarti- dissi abbracciandolo.
Solo la mattina dopo guardai bene l'anello, onestamente era la cosa che mi interessava di meno, era molto bello e semplice, adatto a me.
Avevamo fantasticato su come farlo, dove e quando. Entrambi eravamo d'accordo sul farlo in intimità, addirittura volevamo quasi evitare persone oltre i testimoni ma la nostra famiglia doveva esserci, era importante, per noi e per loro.
-Allora ricapitoliamo- dissi guidando verso la spiaggia, avevamo deciso di prenderci un giorno di pausa e avevamo portato Ruby al campo estivo
-tra un mese, con la nostra famiglia e Michelle, o in giardino o in spiaggia- mi rispose
-ottimo amore- dissi parcheggiando.
Facemmo una passeggiata sulla spiaggia, mano nella mano, continuando a fantasticare, sembravamo due bambini.

Siamo solo io e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora