TRAVIS
mi dispiaceva per Rose.
doveva gestire tutta quella situazione da sola, o comunque con quell'agente immobiliare tutto fighetto che da lei voleva solo il suo corpo.
avrei voluto cancellare il passato, sebbene Ruby sia la cosa più bella che io abbia mai visto, amo troppo sua madre, non ci riesco a vederla così.
ad ogni modo, dovevo incontrarmi con Noah per pranzare con lui e la sua famiglia, così mi rivestii e scesi dall'appartamento in cui mi aveva portato una ragazza. La sera prima ero andato in un club per liberarmi dai pensieri brutti e avevo incontrato questa ragazza, forse la più facile che io abbia mai incontrato, e me l'ero portata a letto quella sera, assomigliava a Rose, esteriormente.
Vabbè insomma, me ne ero andato senza salutare.
-zio Trav!- urlò Liam correndomi in contro dal giardino di casa a braccia aperte, lo presi in braccio e ti feci fare una giravolta. Volevo bene a quel bambino da morire ma non avevo la stessa paura che avevo con mia figlia, era comunque un amore immenso ma diverso rispetto a quello per Ruby.
-ciao Ava- dissi abbracciando sua madre con il pancione enorme, mi sorrise e mi salutò, mancava molto poco al termine.
Pranzammo con della pasta al pomodoro e qualche verdura, Liam mi fece giocare con i suoi nuovi lego e Noah mi mostrò come aveva ripitturato la cameretta della bambina che doveva arrivare, era di un beige molto chiaro, a caratteri semplici ma eleganti c'era scritto il suo nome: Grace.
stavo mostrando al mio nipotino le foto della macchina che avevo visto ad un raduno quando sentì Ava sobbalzare, la guardai: viso sconvolto, il vestitino a fiori leggermente bagnato e una chiazza d'acqua a terra ai suoi piedi. Per la seconda volta accompagnai una donna in travaglio in ospedale. Liam era dai vicini che avevano una figli della sua età, Noah era con noi ma in stato di shock più totale (quando era nato Lewis era svenuto quattro volte); e poi c'ero io alla guida che tentavo di calmare Ava.
Ci mise un po' a far nascere Grace.
Era stato tutto molto diverso dal parto di Rose.
Questo era durato tantissimo ed era anche molto rischioso e so che sembra banale ma conoscevo il nome della bambina, lo conoscevamo tutti da un pezzo, con Rose no, lei lo ha tenuto segreto per tutto il tempo, fino alla fine.
Aiutare Ava e Noah mi ha fatto ripensare a me e Rose, a come saremmo potuti essere noi, la nostra famiglia, il nostro futuro, che avevo spezzato completamente.
Guardai il visetto addormentato di Grace in braccio a me mentre Ava dormiva
-come sta?- sentì dire dal corridoio, naturalmente avevo capito subito di chi fosse quella voce, Rose entrò nella stanza e mi vide
-Travis- sussurrò, non si aspettava la mia presenza, si avvicinò a me e guardò la bambina, le prese una manina, poi sollevò lo sguardo di scatto
-wow- mormorò
-sembra un flashback- aggiunse continuando a puntare i suoi occhi castani nei miei. Noah entrò e lei distolse lo sguardo andando verso suo fratello
-Noah è bellissima- disse
-secondo me ti assomiglia- dissi io d'istinto, lei è Noah mi guardarono
-nella foto che aveva tua madre in salotto, di te appena nata- spiegai
-siete uguali- lei sorrise e fece per prendere in braccio Grace
-assomigli alla zia eh?- sussurrò cullandola
-sei bella come la zia- aggiunse poi sorridente.
Mi ricordai di quando teneva Ruby in braccio così
-devo andare- dissi di scatto facendo due falcate verso la porta
-di già?- volevo fare un salto da Lewis e pensavo saresti rimasto qui
-Noah non ce la faccio- mormorai quasi con le lacrime agli occhi, Noah capí e anche Rose.
Quella ragazza era troppo sgamata, capiva tutto. Non proprio ragazza ormai, quella donna, che non era più mia.
uscì dalla stanza con impressa in mente la scena dell'amore della mia vita che teneva in braccio nostra figlia e che piangeva perché me ne stavo andando per la seconda volta.
-Trav!- sentì la sua voce chiamarmi dal corridoio, non mi voltai, sarei crollato e non se lo meritava
-Travis fermati per favore!- continuai dritto
-ti prego- la sentì sussurrare prima di uscire dall'ospedale, mi asciugai la piccola lacrima che mi era scivolata sulla guancia.
Che coglione che sono stato.ROSE
Tornai nella camera di Ava, ero spaventata, non credevo che Travis soffrisse così, non pensavo stesse così male da piangere. mio dio Travis che piange! non è mai successo!
Noah mi strinse forte
-tesoro mio devi cercare di sistemare questa cosa, è diventata troppo, per tutti- annuì consapevole del fatto che avesse completamente ragione.
Ci avrei pensato domani.
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Siamo solo io e te
RomansaRose e Travis stanno per diventare ufficialmente fratelli, o meglio, fratellastri. un matrimonio, un matrimonio che li obbligherà a vivere insieme per un po', che li costringerà a fare delle scelte e che gli faranno prendere due strade diverse, nono...