Terra, Paleolitico
All'interno di una foresta di conifere due strani individui erano stati legati come salami a un albero. Uno di loro era un uomo sui quaranta con dei folti capelli biondi, ricci e folti. Indossava quello che si potrebbe definire come un orribile cappotto multicolore accompagnato da dei calzoni giallo accesso che erano un vero pugno nell'occhio. La ragazza, che era una bellissima castana, indossava una semplice maglietta rosa che risaltava le sue generose forme e del calzoni blu.
<< Dottore, quando torniamo al TARDIS ti trovo un nuovo look >> gli disse lei urtata.<< Che cos'ha che non va il mio?! >> le chiese indispettito lui.
<< Sembri una tavolozza di colori! >> gli urlò contro lei.
<< Questo è un capo elegante, ma un'umana, ovviamente, non può capire appieno la moda >> la criticò lui.
<< A volte sei così arrogante che... >>
<< Su continua >> disse lui sfidandola.
<< Lasciamo stare, piuttosto come ci liberiamo? >> gli chiese lei cambiando argomento.
<< Per prima cosa dimmi perché offendi il mio spettacolare abbigliamento >> insistette lui.
<< Perché gli uomini primitivi ti hanno visto da un chilometro di distanza appariscente come sei vestito così, inoltre ti hanno scambiato per un essere mistico dai mille colori ed ci hanno catturati per offrirci al loro dio sole >> le spiegò più che urtata lei, mentre faceva cenno verso un gruppo di uomini vestiti di pelle animale che stavano costruendo una specie di altare sacrificale con qualche roccia e pezzo di legno.
<< Non è colpa mia se sono degli idioti! >> disse mentre si era slegato.
<< Ma come hai...? >>
<< Sono stato allievo di Houdini >> rispose mentre la liberava.
<< Il tributo sta scappando! >> urlò una Primitiva al resto dei suoi amici, che subito si precipitarono verso i due.
<< Peri dobbiamo andarcene! >> disse mentre la tirava su.
I due vennero inseguiti per mezza foresta non solo dai primitivi, ma anche dai cani lupo che avevano addomesticato.
<< Dottore da questa parte! >> urlò lei indiando la cabina blu, che per loro fortuna non era così lontana dall'accampamento dei loro rapitori.
<< L'avevo vista Peri, ora andiamo >>.
Una volta dentro la cabina i due si riposarono, poi la ragazza si addentrò nei meandri infiniti di quella magica cabina e dopo pochi minuti ritornò con in mano una camicia bianca dei jeans blu.
<< Che ne dici di questo? >>
<< Che vestiti orrendi, ti ho detto che adoro questo vestito! >> le rispose più che urtato il Dottore.
<< Allora la prossima volta che vieni scambiato per un'entità astratta e vogliono sacrificarti, non chiedere il mio aiuto! >> disse arrabbiata lei. C'erano certe volte che trovava il Dottore davvero insopportabile, onestamente le mancava la precedente versione del Signore del Tempo, quella gentile con il sedano.
<< Va bene, tanto non è che sei stata così utile la fuori, visto che ho fatto tutto io >> la sfottè lui.
<< D'accordo mister arroganza, adesso dove andiamo? >> gli chiese lei preferendo cambiare argomento.
<< Intanto mi smaterializzo, poi vediamo >>, ma appena abbassò la leva tutto si abbuiò.
<< Si è fulminato un fusibile? >> chiese scherzosamente lei.
<< E' molto peggio di così Peri >> disse lui facendola preoccupare
<< Che intendi? >>
<< Intendo che il TARDIS sembra morto >> disse mesto.
<< Ma può morire? Insomma è solo una macchina >> chiese giustamente li.
<< E' viva e ti può sentire, quindi eviterei di offenderla >> la informò.
<< Magari la luce è finita da un'altra parte? >>
<< Peri alcune volte mi sorprendi >> dissementre accendeva una torcia tirata fuori dalle sue tasche apparentemente infinite, per poi avviarsi verso una meta non ancora ben nota a nessuno dei due.
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Doctor Who: The Fourteen Doctors (Sixty Years Special)
FanfictionQuando il Primo Dottore si ritrova ad affrontare un pericolo più grande di lui, il TARDIS manda le sue successive incarnazioni ad aiutarlo.