Terra, Venezia, 1388
La bellissima città portuale era in festa, gli abitanti stavano festeggiando il carnevale più famoso dell'universo. Le strade erano piene di nobili mascherati che sfilavano in gondola per i canali della città. Le vie erano in pieno regime. Allontanandosi dal centro la città diventava degradante e spoglia e non era raro trovare qualche ubriacone dormire appoggiato ad un muretto o un malfattore intento a rapinare il poveraccio di turno.In una di queste vie malfamate stavano passeggiando un quartetto di persone al quanto singolari, tra di loro vi era un vecchio gentiluomo dai capelli bianchi che ostentava un senso dell'abbigliamento edoardiano leggermente eccentrico, indossando un cappotto doppiopetto di velluto nero ebano con un collo a scialle, un gilet di tweed beige sopra una camicia bianca con una cravatta a nastro blu reale, pantaloni scozzesi grigi e stivali elasticizzati lucidi.
Costui era il Signore del Tempo conosciuto come il Dottore, un vecchio scontroso e testardo che viaggiava nello spazio e nel tempo con sua nipote Susan e i loro amici Ian Chesterton e Barbara Wright.Ian era bello tarchiato e ben fatto, con una faccia aperta e allegra. I suoi lineamenti regolari e i capelli neri ben divisi gli davano un'aria di onesta affidabilità. Indossava la tradizionale giacca sportiva e la flanella di un maestro di scuola . Barbara era alta, con i capelli scuri, magra ed estremamente bella. Indossava un dolcevita beige maglione e pantaloni neri. Susan aveva capelli scuri tagliati corti che incorniciavano un viso elfico pallido e rotondo. Indossava dei vestiti molto simili a quelli di Barbara, ma più giovanili. I quattro al primo sguardo sembravano una simpatica famigliola in vacanza.
<< Direi che è stata una bella serata, non è vero Nonno? >> gli chiese Susan.<< Certo Susan >> le rispose il vecchietto.
<< Questi due si sono già dimenticati di essere stati attaccati da alieni travestiti con delle maschere veneziane >> disse Ian rivolto a Barbara che scosse la testa rassegnata. Poche ore prima il quartetto si era ritrovato a dover fronteggiare un gruppetto di invasori alieni che avevano avuto la simpatica idea di camuffarsi utilizzando le maschere veneziane. Per fortuna che il Dottore era intervenuto in tempo e con il suo solito ingegno e un piccolo colpo di fortuna, aveva rimandato gli alieni da dove erano venuti.
<< Magari ci avranno fatto l'abitudine >> rispose lei mentre ammirava uno di tanti canali tipici della città.
<< Gli alieni hanno reso solamente il carnevale un pizzico più interessante >> rispose il vecchietto.<< Sono stato quasi ucciso in quella festa e lui lo ritiene interessante >> si lamentò l'insegnante
<< Ragazzo mio, smettila di lagnarti >> lo rimproverò lui con il suo solito tono burbero.
<< Il Dottore comunque è stato bravo a smascherare il finto Doge >> affermò Barbara.
<< Mio nonno è il migliore >> disse abbracciandogli un braccio << solo a volte è un po' arrogante >> concluse ridendo
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Doctor Who: The Fourteen Doctors (Sixty Years Special)
Fiksi PenggemarQuando il Primo Dottore si ritrova ad affrontare un pericolo più grande di lui, il TARDIS manda le sue successive incarnazioni ad aiutarlo.