Da qualche parte nello spazio aperto, Guerra del Tempo
In questo oscuro periodo, protetto da una nebulosa, vi era una nave Dalek. All' interno vi erano milioni di macchine da guerra pronte a sterminare tutto il creato, ma non erano soli: nei sotterranei della nave vi era un soldato ormai vecchio e stanco di questa guerra, stava rubando dei dati per conto della sua gente, quando...<< Voltati Dottore! >> disse una voce elettronica dietro di lui.
<< Io non sono più il Dottore >> disse lui rivolto alla creatura meccanica dall'aspetto decisamente ridicolo, tanto è vero che ricordavano vagamente delle saliere aliene. Nonostante il loro aspetto bizzarro, i Dalek erano la razza più crudele e temuta dell'intero universo.
<< Sarai egualmente Sterminato! >>
<< Non oggi, ma presto giungerà la mia ora >> disse rassegnato mentre un suono per lui fin troppo familiare giunse all'orecchie di tutti.
<< TARDIS in avvicinamento! >> urlò l'alieno << Sterminare! Sterminare! Sterminare!!!>>
Purtroppo quando il suo raggio partì il Dottore era già al sicuro dentro la sua nave, successivamente lui azionò i comandi ed andò via dalla nave.
Gli interni della cabina erano logori e devastati tanto quanto il proprietario. La console sembrava un circuito di cavi esposti e rovinati. Intorno vi erano delle colonne che somigliavano vagamente a dei coralli. Ovviamente non mancavano le pareti bianche con le cose rotonde.
Mentre il Dottore stava osservando i dati che aveva appena rubato nel suo monitor, notò il suo riflesso: era vecchio, con i capelli grigi, e il volto ricoperto dalle rughe e dai segni della guerra. Anche la sua giaccia di pelle marrone era logora e consumata dal tempo e dalle battaglie.
All'improvviso una donna bionda di mezza età comparve nello schermo. La donna indossava il classico vestito dei Signori del Tempo, ovvero una lunga veste rossa con rifiniture dorate e un grande copricapo anch'esso dorato.
<< Signora >> la salutò lui.
<< Dottore, sei riuscito nella tua missione? >> le chiese lei con il suo solito tono autoritario.
<< Certo, ora vi invio i Dati >> le disse lui.
<< Perfetto >> affermò lei compiaciuta.
<< Comunque era meglio se la facevo esplodere quella nave >> borbottò il "Dottore".
<< Ne abbiamo già parlato, farla esplodere avrebbe allertato le altre flotte Dalek e non era il caso >> lo ammonì lei.
<< Così i Dalek continueranno a mietere vittime innocenti! >> le urlò contro lui più che urtato.
<< Non per molto, la tua prossima missione è quella di andare su Svon II e disinnescare delle bombe, capito? >> gli ordinò e lui annuì << allora passo e chiudo >>.
Il Dottore però non aveva più intenzione di eseguire gli ordini dell'alto consiglio e decretò che era arrivato il momento di farla finita. Decise di far esplodere il suo mondo insieme alle flotte Dalek, ma per far ciò doveva allertarle, infatti disubbidì agli ordini e fece esplodere la nave nemica.
<< In questo modo tutte le flotte adirate andranno a Gallifrey, ed io potrò farla finita con il Momento >> pensò a voce alta.
Quando abbassò la leva però tutto si fece buio, per poi rilluminarsi subito dopo.
<< E ora che ti succede? >> disse lui rivolto alla macchina, ma non ci fu risposta, neanche un gemito << è come se l'energia fosse stata deviata, per poi ritornare di colpo. >>
Pensato ciò, sempre a voce alta per giunta, decise di lasciar perdere. Aveva una missione, il resto avrebbe dovuto aspettare.
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Doctor Who: The Fourteen Doctors (Sixty Years Special)
Fiksi PenggemarQuando il Primo Dottore si ritrova ad affrontare un pericolo più grande di lui, il TARDIS manda le sue successive incarnazioni ad aiutarlo.