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Jeongin iniziava a credere che sarebbe potuto svenire davanti a tutti per l'agitazione, continuava ad osservare nella mensa l'unica persona con cui non voleva parlare:
al diavolo Bang Chan, la sua unica paura era la coordinatrice del comitato, una vipera nascosta dietro ciglia lunghe e del lucidalabbra.

Si fece un cenno con il suo migliore amico per avere un po' di coraggio, poi si alzò dal suo posto determinato ad affrontarla.

Finalmente la notò seduta ad un tavolo con delle compagne, sentiva di star rischiando a dargli una notizia del genere davanti a tutta la scuola ma sperava che tutta quella gente la frenasse dall'essere troppo cattiva.

"Noona, ti disturbo?"

La ragazza posò subito lo sguardo su Jeongin aprendosi in un sorriso fin troppo finto ma stette zitto avvicinandosi a lei. Appena furono più vicini prese coraggio, riteneva di aver esitato troppe volte in quel periodo, poteva farcela.

"Ho seguito i tuoi compiti e fatto tutto, ma Bang Chan non suonerà al ballo. Ci provo da più di un mese ormai e la sua unica risposta è no, ho provato di tutto"

Lo sguardo della ragazza mutò velocemente facendo intuire a Jeongin che non gli andasse a genio quella notizia.

"Troverò una soluzione, sto contattando altri DJ" si affrettò a dire per tranquillizzarla e fargli capire che comunque stava adempiendo al suo compito.

Purtroppo accadde tutto in pochi istanti per dar in modo che Jeongin si rendesse davvero conto di quello che stesse accadendo, la ragazza nervosa agì d'istinto afferrò il contenitore dei noodles che stava mangiucchiando per poi lanciarlo dritto al minore.

"NO"

Jeongin era immobile a nemmeno un metro da lei ormai zuppo di brodo caldo, in quel momento si sentiva morire dentro e avvertiva gli sguardi di tutti su di sé.
Desiderava di sprofondare in quel preciso istante, ormai la sua dignità gli era scivolata dalle mani e scappata via.

"Tu lo sai cosa ti ho chiesto" riprese a parlare.

"No" rispose quella volta Jeongin fermo nella sua decisione. "Bang Chan non vuole esibirsi, troverò un'altra soluzione"

Dopo quelle parole fece un piccolo inchino per congedarsi e ritornò sui suoi passi, cercò di non guardare nessuno mentre sentiva la divisa appiccicarsi al suo corpo e il liquido caldo arrivare dappertutto.

Non cercò nemmeno Seungmin sapeva bene che sarebbe corso da lui, quindi uscì semplicemente dalla mensa diretto al bagno del piano terra. Ad ogni passo si sentiva precipitare e sapeva che piangere avrebbe solo peggiorato tutto, cercò di trattenere le lacrime rimanendo con un'espressione seria.

Perché tutto a me?

KILL THE DJ /Jeongchan/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora