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Il ragazzo osservava con curiosità l'ambiente che lo circondava, una piccola vocina nella sua testa gli diceva che c'era qualcosa di strano sotto ma doveva solo calmarsi ed accettare che fosse lì per guardare un semplice film. La stanza era molto semplice, vari poster appesi nelle mura grigie, band che Jeongin non aveva mai sentito nominare, era particolarmente ordinata e sospettava che il maggiore l'avesse sistemata pochi minuti prima che arrivasse lui.

"Sei pronto?"

La voce di Chan lo risvegliò dai suoi pensieri e gli dedico un sorriso sistemandosi meglio sul pavimento. Sembrava quasi una barzelletta se l'avesse detto al vecchio Jeongin ed invece eccolo qua, nella stanza di colui che era, in teoria, del ragazzo che l'aveva fatto impazzire.

Quell'invito era stato così improvviso di certo non si aspettava che il grande Bang Chan lo cercasse e gli chiedesse di vedersi a casa sua, soli, per un film.
Jeongin non sapeva come reagire, aveva la sensazione che a breve sarebbe successo qualcosa.

Chan si sedette accanto a lui sul pavimento con un contenitore pieno di patatine che mise subito tra i due per poi premere play al film dal suo pc, Jeongin non aveva idea la minima idea di quello che  avesse messo, in quel momento avrebbe visto pure un documentario sui pinguini.

"Va tutto bene?" domandò Chan nonostante non stesse guardando in volto il minore ma era come se riuscisse ad avvertire che ci fosse qualcosa che non andava

"Si si" si affrettò a dire il minore che si posizionò meglio sul pavimento. "Solo che è una sorpresa che tu mi abbia invitato"

"Volevo solo passare del tempo con te, te l'ho detto mi trasmetti una buona impressione e voglio conoscerti bene"

Jeongin ringraziò che il maggiore non lo stesse guardando in volto perché le sue gote si colorarono di un leggero rosso. Prese un respiro profondo realizzando che pero' era arrivato il momento di affrontare un discorso.

"Hyung?" disse per attirare la sua attenzione. "Grazie"

Quella semplice parola richiamò tutta l'attenzione di Chris, che sorpreso da quelle semplici parole l'osservò alla ricerca di spiegazioni.

"Grazie per essere venuto in aula ieri e di aver parlato a mio favore, mi hai davvero salvato. Grazie mille"

Jeongin era tutto rosso sotto lo sguardo di fuoco del maggiore, che era visibilmente curioso di quelle parole. Alla fine lui non voleva parlare di tutto quello che fosse successo, per lui ormai avevano risolto ma ci teneva a ringraziarlo per ciò che avesse fatto.

"Jeonginie" lo chiamò con un nomignolo cute che lo fece avvampare. "Sai perché lei insisteva?"

Il ragazzo si ritrovò a negare con occhi pieni di curiosità e Chris si sarebbe voluto perdere in quegli occhioni così belli e grandi che in quel momento lo facevano sentire così vulnerabile, ed era uno dei motivi per cui voleva essere sincero, perché nascondere una cosa del genere ad una persona che voleva così vicina?!

"Quella che ti chiami vipera, ha un mezza cotta per me. Ci sono uscito due o tre volte prima di chiuderci definitivamente."

L'espressione che assunse il viso di Jeongin fu inspiegabile, gli occhi si spalancarono, come pure la bocca che si preoccupò di coprire con la mano immediatamente.

"Quell'arpia?" domandò senza filtri fregandosene di tutto e provocando una risata melodiosa al maggiore.

"Si Jeonginie, ci siamo sentiti per pochissimo capendo che non era cosa per me" spiegò con calma. "Solo che lei si diverte a chiamarmi come aiuto in qualsiasi cosa che fa, solo per provare a riconquistarmi"

Avrebbe voluto ridere, si, Jeongin sarebbe scoppiato per l'infantilità di questa ragazza ma non lo fece capendo che si era ritrovato in una cosa più grande di lui. Si sentì maledettamente in colpa per essere stato una pedina di quella ragazza.

"Io.. Hyung.." provo a parlare ma Chris lo interruppe subito.

"Non provare a scusarti o altro" disse comunque con serenità. "Tu non centri con tutto questo, é quella ragazza, quell'arpia come ti piace chiamarla. Ha solo pensato che non avrei saputo dire di no ad un faccino come il tuo" continuò a spiegare. "Peccato che sapessi già che era l'organizzatrice, quindi perdonami se per questo mese ti ho fatto impazzire"

Entrambi sentivano il cuore pieno di qualcosa di identificabile, ma era evidente che stavano bene per aver chiarito quel mese di "guerra". In un gesto quasi automatico il maggiore portò una mano tra i capelli di Jeongin accarezzandoglieli dolcemente per tranquillizzarlo.

"Va bene?" domandò con un sorriso il maggiore.

"Va bene" borbotto non pienamente convinto ma seguì quelle carezze e si posizionò al fianco del maggiore, più vicino a lui fino a poggiare la testa sulla sua spalla.

Quella strana e piccola complicità piaceva ad entrambi, anche se troppo confusi dal classificarla, ci avrebbe pensato quando si sarebbero ritrovati finalmente soli ognuno nella propria stanza, ma in quel momento andava bene così.

"Guardiamo il film"

KILL THE DJ /Jeongchan/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora