Capitolo 16.

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I due giorni passarono senza complicazioni, e così potei tornare a casa.
Al mio risveglio trovai già mia mamma e Michael con la mia borsa pronta. Mia mamma aveva già la mia roba in mano, per permettermi di cambiarmi e uscire.
"Metti questi per ora. " disse mia mamma, dandomeli in mano.
Li presi e, dopo che furono usciti entrambi, me li infilai.

"Andiamo." Dissi, desiderosa, dopo un mese, di tornare a casa.
Quando eravamo in macchina chiesi a mia mamma perché non ci fosse anche Michael con noi, ma non me lo volle dire.

Aprii la porta, trovandomi tipo mezza famiglia radunata attorno ad un lungo tavolo. Quando sentirono il rumore della porta, si girarono tutti con un'espressione molto stupita, quasi non sapessero che sarei tornata.

Vidi tutti, ma la persona che guardai per prima negli occhi fu Ashton, che sorrideva come non mai.

Le mie cugine, le gemelle Amy e Lily, mi saltarono addosso, riempiendomi di baci.

Toccò poi a tutti gli altri parenti, di cui alcuni non li vedevo da tempo, ormai. Tutti mi chiesero le stesse cose, ma finalmente arrivò il turno dei miei amici.

Calum mi si fiondò addosso, stringendomi fortissimo, come al suo solito.

"Ehi Cal, è tutto okay, sono tornata." Dissi carezzandogli i capelli con fare materno, per poi ridere.

"No è che... Mi sei mancata tanto, stronzetta." Disse per poi staccarsi e lasciare il posto ad altri.

Toccò poi a Luke, che mi abbracciò, facendomi sentire ancora più piccola, data la sua immensa altezza.

"Sei mancata molto anche a me Alex." Disse baciandomi i capelli.

"Anche a me siete mancati un botto." Risposi.

Si staccò, e dopo un veloce abbraccio di Michael, toccò ad Ashton, che mi si avvicinò, prendendomi la mano.

Non mi sembrava che ci stessero guardando tutti, perciò, la strinsi, e anzi, gli presi anche l'altra. Alzando lo sguardo, notai che mi guardava sorridendo.

"Andiamo un attimo fuori?" Mi chiese. Annuii, così andammo, ancora mano nella mano. Non riuscivo letteralmente a staccarmi, nonostante avrei dovuto farlo, avendo quel genere di problema.

Andammo nel retro di casa mia, dove si fermò e mi fece girare. Mi guardò per un paio di secondi e poi mi strinse a se, ondeggiando un po'.

"Sei mancata tantissimo anche a me Alexis..." Mormorò, mentre lo stringevo di più a me.

"Anche tu a me..." Mormorai cercando di respirare, data la stretta di Ashton.

"Ash mi stai soffocando" dissi con un filo di voce, per poi ridacchiare mentre scioglieva in parte l'abbraccio.

"Scusami, scusami, non volevo piccola." Disse. Sentii le guance andare a fuoco per il nomignolo, quindi abbassai lo sguardo ridacchiando.

"Devo farti un paio di domande..." Dissi, mentre lui annuiva: "Cioè?"

"Mentre ero in coma ho sentito qualcuno che mi diceva delle cose, delle belle cose... Chi era?" Chiesi spiegandogli anche le cose che avevo sentito, mentre Ash sembrava sudare freddo.

"Io...beh ecco..." Iniziò a balbettare cose incomprensibili, mentre io mi confondevo sempre di più.

"Ashton, che ti prende?" chiesi, carezzandogli la guancia per cercare di farlo calmare dato che sembrava che stesse per svenire da non so cosa.

"Nulla, è che... Dio, non posso dirtelo Alexis..." Si allontanò da me, per poi correre dentro e andare in chissà quale stanza, forse il bagno.

Ero ancora ferma a guardare un punto, che più che un punto si potrebbe dire nel vuoto, presa dai miei pensieri, quando qualcuno mi toccò la spalla. Mi girai, trovandomi il mi migliore amico dai capelli colorati davanti:

"Alex, tutto okay?" Mi chiese guardandomi negli occhi. Annuii: "Si Mike, solo che ho chiesto una cosa ad Ashton, e lui se n'è andato. Sembrava preoccupato o... non so cosa gli sia preso." risposi.

Michael sospirò: "Cosa gli hai chiesto? Magari gli hai fatto una domanda privata o.." Non lo feci finire.

"Gli ho chiesto se sapeva chi mi aveva detto delle cose dolci mentre ero in coma, e poi gli volevo anche chiedere chi... chi mi amava, dato che quando mi ero svegliata avevo sentito che parlavi con qualcuno..." Dissi, diminuendo il volume della mia voce nell'ultima frase.

"Sei sicura che lo vuoi sapere?" chiese. Annuii di nuovo, decisa a saperlo.

Anche perché avrei voluto proprio vedere chi aveva avuto quel coraggio ad amare una come me. Inoltre me lo chiedevo perché gli unici ragazzi con cui avevo avuto a che fare erano stati solo loro quattro.

Mi accompagnò sul dondolo nel retro di casa mia, e ci sedemmo.

"Alexis... Era Ashton, molto probabilmente, che ti ha detto cose dolci. E... Ed era Ashton al telefono..." Disse quasi sussurrando, mentre dentro di me, man mano che realizzavo il tutto, si scatenavano varie emozioni tra paura e felicità immensa.

"Davvero Michael..?" Chiesi, ancora incredula a quelle parole. "Sì, Alex."

Ashton Irwin mi amava, oddio...

Dopo credo qualche secondo corsi dentro casa, e andai al piano di sopra cercando di non farmi vedere dalle mie cuginette che altrimenti mi avrebbero seguita.

Cercai Ashton in tutte le stanze, guardando infine nella mia, trovandolo a guardare dei miei disegni. Nonostante avessi pensato al fatto che aveva sicuramente visto un mio disegno suo, tralasciai il pensiero.

"Ashton!" Dissi guardandolo e sorridendo, mentre lui si girava per guardarmi.

"Uhm si..?" Chiese, mentre poggiava i fogli sulla scrivania e mentre gli andavo velocemente incontro per cingergli il collo con le braccia e incollare le mie labbra alle sue.

Sembrò sorpreso dal mio gesto, ma poi si lasciò andare insieme a me in un altro bacio disperato.

Avevo bisogno di sentire di nuovo il sapore delle sue labbra, dei suoi abbracci, dei suoi sorrisi, dei suoi sguardi e in parte anche dei nostri litigi.

In quel momento capii di essere in qualche modo guarita dalla mia malattia.

Dopo circa un minuto intenso, ci staccammo, ancora uno vicinissimo all'altra.

"Quindi mi ami..?" Sussurrai guardandolo negli occhi e sorridendo. Lui annuì, e mi sentii... come dire, in Paradiso. Sapere che qualcuno mi amava mi fece travolgere da un'emozione fortissima.

Soprattutto se il ragazzo che mi amava era quel riccio, Ashton Irwin.

Lo strinsi forte a me, e lui fece lo stesso, carezzandomi tutta la schiena con le sue grandi e calde mani.

Il nostro piccolo momento intimo fu interrotto da una voce femminile che chiamava i nostri nomi, che poi ci raggiunse. Alla porta fece capolino mia madre, e improvvisamente entrambi ci staccammo, guardandola.

"Allora, scendete o no?" Annuimmo ridacchiando entrambi, consapevoli della figuraccia appena fatta.

"E tu Alexis, mi devi raccontare un po' di cose..." Disse, e io capii perfettamente cosa volesse dire, infatti annuii, poi quando se ne andò mi voltai verso Ashton, che mi guardava sorridendo, facendo poi nascere una risatina.

"Credo ci abbia scoperti.." Disse. "Già. Comunque Ash, per ora, qualunque cosa noi siamo, non vorrei farlo sapere al mondo intero..."

Lui annuì, per poi darmi un ultimo bacio a stampo e scendere di sotto, dove nessuno, a parte ormai mia mamma, sembrava sospettare di nulla.

Forse solo Michael, che però era occupato a flirtare con un'altra mia cugina, Rose.

OKAY GENTE CE L'HO FATTA

SCLEROO JFJWIIFJSKS

Beh vi dico solo che..

ci sentiamo al prossimo capitoluzzo vvb!


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