Capitolo 15.

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Alexis' POV

Ashton mi consigliò di non andare da Luke e di lasciarlo solo, così poi uscii velocemente, perché con tutto quel fottuto casino da cui non sapevo come uscire, mi stava venendo da piangere, e non volevo piangere davanti ad Ashton o a chiunque altro.

Per andare dall'altra parte della strada e per accorciare non andai sulle strisce, né guardai se passavano macchine. Grosso errore: una macchina passò velocemente e nonostante il tentativo di fermarsi, fui presa in pieno, e da lì non vidi più nulla.

Sentii poi una voce familiare, e riuscii ad aprire un po' gli occhi, giusto per vedere chi fosse. Era Ashton, che mi guardava, tenendomi in braccio e parlandomi. Non riuscii a capire cosa mi disse perché persi di nuovo i sensi, e non mi risvegliai per svariato tempo.

Però sentivo ogni tanto le voci delle persone intorno a me, a volte ovattate, a volte quasi bene.

Mi parve di sentire qualcuno toccarmi la mano e dirmi di essere bellissima o qualcosa del genere, ma non capii chi fosse stato.

Dopo quelli che dovevano essere giorni, o settimane, mi svegliai. Aprii gli occhi, riconoscendo subito i capelli colorati di Michael, girato di spalle, intento a parlare con qualcuno al telefono.

"Sono con lei, non sì è ancora svegliata... Ho capito, ma non so se funzionerà!... Okay, va bene, le dirò che la ami... No? E cosa dovrei dirle scusa?... Va bene, ciao."

Chi diavolo mi amava? Non mi interessava molto, perché mi ero risvegliata e volevo riabbracciare Michael.

"Mike..." Solo questo riuscii a dire, debolmente. Michael si girò, con la stessa espressione di chi ha visto un fantasma.

"Alex! Oh mio Dio..." mi venne subito vicino, prendendomi il viso tra le mani e stampandomi un bacio a lato della bocca. Poco importa, una volte mi aveva dato un bacio a stampo, ma si fa tra amici... Credo. E comunque, senza iniziare a pensare male, siamo solo migliori amici.

Sorrisi: "Mi sei mancato tanto..."-"Anche tu punkcake" Sorrise, e io ridacchiai piano. Avevo un fortissimo mal di testa.

"Chiamo gli altri e i dottori, aspetta." Annuii, mentre lui correva fuori a chiamare "gli altri".

Dopo una manciata di secondi, ecco che arrivò un dottore, seguito da Michael, Calum e Luke.
"Oh mio Dio sei sveglia" disse Luke, mentre Calum iniziò a piangere.
"Ehi Cal non piangere." Dissi, ancora debolmente, mentre mi abbracciavano.

Si misero intorno a me, a chiedermi come stavo eccetera, compreso il dottore, che nonostante i miei amici mi fossero praticamente addosso, continuava a farmi delle analisi.

Io però volevo sapere dove fosse Ashton.
Quindi dopo aver risposto e averci ripensato un attimo, chiesi:
"Ma Ashton dov'è..?"
Si guardarono in faccia, poi prese parola Michael: "È andato a fare la spesa... O almeno così ci ha detto."
Ashton che fa la spesa non ce lo vedevo proprio, ma decisi di far finta di averla bevuta, quindi annuii.

Dopo la visita dei miei amici, e in seguito di mia madre, mi fecero riposare.
Mentre dormivo, ad un tratto sentii una mano calda toccarmi la mia. Sussultai leggermente, ma non aprii subito gli occhi.
"Ciao Alexis" mormorò qualcuno. Quella voce... Ashton.
Avrei voluto sentire cosa aveva da dirmi nel caso non avessi aperto gli occhi, ma la voglia di vederlo era talmente grande che spalancai gli occhi.
"Ashton!" Sorrisi, mentre lui balzava in piedi dalla sedia su cui era seduto e si precipitava ad abbracciarmi forte.
"Dio Alexis, pensavo che non avrei più rivisto i tuoi occhi e il tuo sorriso..." sussurrò tempestandomi di baci sulla guancia.
Gli presi il viso fra le mani: "Tu invece mi sei mancato, piccolo rompiscatole." Sorrisi per poi dargli un bacio, senza pensarci. Fu un bacio spontaneo, che lui penso ricambiò con altrettanta spontaneitá.

Quando ci staccammo rimisi le mani sul grembo, e Ashton si sedette.
In quel momento mi sembrò di essere ancora più convinta che Ashton mi avesse fatta guarire..

"Ashton.. quanto tempo sono stata in coma?" Chiesi. Volevo saperlo, ma nessuno me l'aveva mai detto.
"Un mese, circa."
Aprii la bocca dallo stupore: "Oddio." Seppi solo dire, mentre Ashton sospirava.
"Avevo paura di non riuscire a resistere senza i nostri litigi." Disse per poi farsi scappare una risatina, e io lo seguii.
"E io come avrei fatto senza di voi e le vostre cazzate?" Scuotendo la testa poggiai di nuovo la testa al cuscino.
"Uhm credo che tu debba riposare... Vado a chiedere quando potrai uscire, aspetta." Annui. Ashton si alzò e andò via.
Mi stupii quando sentii una strana sensazione di vuoto, mentre lui non c'era.
Che mi stava accadendo?

Il riccio tornò sorridente: "Potrai uscire tra due giorni, oh mio Dio!"
Sorrisi: sarei tornata a casa!
Aprii le baccia, e Ashton si fiondò tra di esse, stringendomi a se.
Stavo così bene...
Non lo lasciai finchè, dopo svariati secondi, non lo fece lui.
"Io devo andare adesso, ho le prove con i ragazzi... Ci vediamo presto piccola."
Sorrise ed io arrosii al suo nomignolo, guardandolo poi andare via.
La sensazione di vuoto era tornata, ma ero felice perchè entro poco sarei tornata alla mia vita normale -anche se normale non lo era molto.

Ciao belle!
Scusate, scusate, scusate.
Vi ho fatto aspettare molto, ma solo adesso mi è venuto lo stimolo di scrivere :(
Comunque... Alexis si è risvegliata, bene, anzi benissimo direi.

Ma passiamo ad un fatto successo tipo ieri sera, che ho scoperto stamattina: CHE CAZZO HA FATTO MICHAEL?!
Spiegatemi come ha fatto a bruciarsi i capelli e la faccia, poverino!

Boh...
Adesso vado a fare colazione dolcezze, byeee

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