Sentendo quelle parole, il giovane Atid sorrise tra le lacrime. Annuì e si piegò all'altezza di Koray stringendolo in un abbraccio. Mise il viso nell'incavo del collo del maggiore per trovarne conforto. Il cuore batteva all'impazzata e le parole gli morivano in gola ma non poteva lasciare il maggiore senza risposta. Fece un respiro profondo e alzò lo sguardo per affrontare quello del maggiore.
- "Perché non dovrei volerlo sciocco di uno spilungone."
Koray sorrise e gli accarezzò la testa mentre, con l'altra mano gli metteva l'anello al dito. Ogni preoccupazione del minore svanì e capì che il comportamento strano del maggiore era dovuto a ciò e non a qualche suo strano pensiero. Abbracciò, ancora una volta, il ragazzo dalle origini turche e gli accarezzò i ricci corvini, inebriandosi del suo profumo. Erano così concentrati su di loro, che non si erano accorti che tutti i presenti stessero guardando loro.
Quando il festival terminò, i due giovani amanti tornarono in hotel. Sotto le coperte, i loro corpi erano stretti l'uno all'altro. Si scambiavano baci, carezze e dolci parole mentre alcuni fasci di luce lunare illuminavano la stanza.
- "Mi hai fatto preoccupare, pensavo che oggi fossi strano perché stavi nascondendo qualcosa di brutto."
- "Allora la mia sorpresa è riuscita bene. Sei felice?"
- "Moltissimo, ma manca ancora qualcosa di molto importante."
- "Cosa ragazzino?"
- "Devi conoscere mia madre, pensavo di presentarvi il giorno della laurea visto che ci sarà anche lei."
- "Mi sembra perfetto. Secondo te le piacerò?"
- "Certo. Sei bello, intelligente, capo di un'agenzia...insomma sei come il protagonista delle serie tv che tanto ama."
- "Anche a te piaccio per questo?"
- "Ti sbagli, mi piaci perché all'inizio hai provato a tenermi testa ed erano anni che nessuno lo faceva. Quasi tutti mi trattano come se fossi un bambino, tu invece no. Mi piaci anche perché molte volte lasci parlare gli occhi al posto tuo e il loro colore attrae così tanto che spesso ho difficoltà a distogliere lo sguardo. Mi piaci perché hai permesso solo a me di vedere chi sei davvero mentre gli altri possono vedere solo il tuo lato serio. Mi piaci perché ti prendi cura di me, perché sei riuscito ad andare d'accordo con i miei amici e questo è molto importante per me perché non potrei mai scegliere tra i miei amici e il mio partner."
Continuò per molto tempo, il suo elenco di motivi per cui lo amava e il maggiore fu più che felice di ascoltare le parole del più piccolo. Ebbe l'ennesima conferma che il suo ragazzino lo amava per ciò che era e non per il suo status sociale. Appena la voce di Atid cessò di emettere suoni, Koray gli accarezzò le rosse ciocche dei capelli, gli rimboccò le coperte e gli baciò entrambe le guance. Più guardava il viso dormiente del minore più non voleva chiudere gli occhi. Gli accarezzò le morbide labbra cui aveva assaporato il sapore numerose volte e delle quali non si sarebbe mai stancato. Ma il sonno arrivò per prendere anche lui, le palpebre si chiusero lentamente. Si addormentò felice perché anche quella sera poté vedere il suo sole accanto a sé.
Il mattino seguente dovettero tornare a casa. Il lavoro aspettava Koray e le lezioni aspettavano Atid. Il maggiore ricordava bene gli orari del più piccolo, per quel motivo aveva azzardato a portarlo a Chang Mai il giorno prima. Entrati nella loro dimora fecero una doccia veloce. Il minore mise l'uniforme universitaria e poi preparò il pranzo per entrambi. Giunta ora di pranzo, consumarono il pasto insieme.
- "Oggi ti accompagno io a lezione."
- "Sicuro? Non farai tardi in azienda così?"
- "Non farò tardi."
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Where the sun rises
FanfictionUn gelido Ceo di un'azienda di automobili si troverà a dover accettare come tirocinante uno studente della facoltà di ingegneria meccanica. boyxboy Estratto: - "Questa è la parte della giornata che amo." - "Perché?" - "Perché è in questo momento c...